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Farris: “Voglio far bene nelle cronoscalate sarde, che brividi la Scala Piccada!”

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A poche settimane dalla gara di casa dell’Alghero-Scala Piccada abbiamo fatto una chiacchierata con Sergio Farris jr: il pilota catalano ci ha raccontato come sta andando la sua stagione 2024 nel campionato riservato alle cronoscalate, il CIVM, e come sta vivendo la sua esperienza nei rally storici. Ma non solo, si è soffermato sui tanti successi e sulle emozioni più grandi raggiunte nell’arco della sua carriera .

Sergio Farris, grande specialista di cronoscalate, ma ultimamente anche impegnato in rally storici come l’ultimo Costa Smeralda: ci racconti un po’ che esperienza è stata e come ti sei trovato a bordo della Porsche 911 Gruppo B?
“È stata una cosa diversa dal solito, soprattutto perché la nostra specialità sono le cronoscalate. Questo è successo per via di un guaio alla gara di casa all’Alghero Scala Piccada 2021 e quindi l’Aci di Sassari ha voluto che facessi parte ad una gara organizzata da loro. Mi hanno aiutato trovando un navigatore, Giuseppe Pirisinu, con cui mi sono trovato benissimo, e da lì è nata quella di intraprendere una specialità come il rally. Con la 911 mi sono trovato bene grazie al Team Guagliardo, uno dei migliori team sul preparare Porsche: l’auto era di grandissimo livello, anche se parliamo di auto storiche”.

Nell’ultimo evento del CIVM, il 59° Trofeo Luigi Fagioli, ti sei posizionato in 9° posizione assoluta, ti va di fare un recap della tua stagione sino ad ora? E quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“Allora parto nel dire che da due anni faccio parte del Team Wolf Racing Cars per quanto riguarda la specialità delle cronoscalate, sono contento di far parte di questo gruppo. Dovevamo partire con una motorizzazione diversa che era il TCR e invece, causa disguidi, siamo partiti con la motorizzazione 1100 turbo, adottato anche da case madri come Norma e Osella. Per questo nei primi appuntamenti, non avendo punti di riferimento, ci siamo dovuti adattare partendo da 0. Siamo arrivati al Trofeo Luigi Fagioli dove non abbiamo potuto disputare prove per dei guai meccanici, ma grazie al team, capitanato dai fratelli Bellarosa di Brescia, ma anche ad Andrea e Diego della Wolf Hillclimb Division, che ci hanno dato una grossa mano, siamo riusciti a partire la domenica. I tempi erano quelli da prova, ma siamo contenti di aver macinato chilometri. Come obiettivo invece punto a fare bene nelle gare di casa di Iglesias, Alghero e Burcei”.

Tante stagioni e gare da ricordare, con alcuni successi importanti, tra tutte le tue esperienze, quali sono quelle che ti hanno emozionato di più?
“Sono tantissime quelle che mi hanno emozionato, sono arrivato ad avere nel palmares un quantitativo di almeno 230 gare disputate per ora, con 12 campionati italiani vinti, però l’Alghero Scala Piccada dove c’è il trofeo dedicato a mio padre è quella che mi da maggiori brividi”.

Sergio Farris

Rimanendo sempre in tema cronoscalate, come vedi lo stato di salute dell’automobilismo isolano? Vedi bene il movimento motoristico, parlando di piloti e gare in Sardegna?
“Vedo bene senza ombra di dubbio bene le gare in Sardegna, soprattutto dopo il rinnovo della commissione Aci di Sassari, con Giulio Pes presidente. Ora sta cercando di portare sempre gare su gare, come l’Xtreme a Teulada, mondiale dedicato ai colossi elettrici, il Rally d’Italia Sardegna e l’Alghero Scala Piccada che è la finale del Campionato Italiano Velocità Montagna. Per i piloti abbiamo grossi miglioramenti come nel rally per esempio Valentino Ledda e Lorenzo Cossu invece per la pista, manca qualcosa nelle cronoscalate, ma sono sicuro che da qui a poco nascerà qualcuno di veramente forte”.

Figlio di Sergio Farris senior, anche lui grande pilota isolano, che come te si è distinto anche al di fuori della Sardegna, com’è portare avanti la sua eredità e quanto pesa avere quel cognome?
“Questa domanda è quella che mi tocca più di tutti. Non è facile, quando tu parti già da una base e devi salire i gradini e riesci a portarti in alto, puoi dire che è tutto frutto tuo. Ma quando parti dal basso e ti ritrovi con un cognome come quello di mio padre, è difficile riuscire a portarlo avanti e tenerlo in alto. Non so se lo sto portando come vorrebbe lui, ma ce la sto mettendo tutta. Serve avere le spalle grandi per avere un livello alto in queste competizioni”.

Infine, si avvicina la Scala Piccada ad Alghero che si svolgerà dal 27 al 29 Settembre, cosa ne pensi del tracciato? Tu che lo conosci bene e hai anche vinto nel 2015, in che posizione la collocheresti per difficoltà?
“Lei è una delle gare dove c’è tutto dentro, velocità, tecnica, devi sapere dove mettere le ruote ed è difficile andare forte. La Scala Piccada è facile da conoscere, ma difficile da affrontare. La colloco per difficoltà tra le prime in Italia, ma anche tra le prime per bellezza visiva. Sono contento perché è organizzato da Aci Sassari che ci sta mettendo tutto l’impegno per migliorare e portare gare in più in Sardegna. Infine, sono contento di portare nella gara di casa la Wolf Mistral che grazie ai fratelli Bellarosa citati prima, si sta lavorando a portare avanti un progetto elettrico. Probabilmente saremo i primi in Europa a portarla per le specialità delle cronoscalate. Il prossimo anno ci hanno richiesto di fare la Pikes Peak in Colorado ma è tutto da vedere per via degli impegni stagionali che ci aspettano”.

Flavio Masala

TAG:  Motori
 
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