Continua il conto alla rovescia in vista del big match tra prima e seconda di campionato in programma domenica 17 dicembre alle ore 14.00 tra il Cesena e la Torres. Da un lato l’obbligo della vittoria da parte della squadra di Domenico Toscano, dall’altra la spensieratezza e la voglia di continuare a stupire degli uomini di Alfonso Greco. Un match in cui le motivazioni si trovano da sé. Una sfida che, seppur in condizioni di classifica decisamente differenti, per l’entusiasmo che si vive in città ricorda quelle della stagione 2005/2006 contro il Napoli. Ai nostri microfoni, in vista dello scontro al vertice del 18° turno del girone B della Serie C, è intervenuto Felice Evacuo, bomber di quella indimenticabile annata. Di seguito le sue parole.
Evacuo, domenica ci sarà il big match del girone B di Serie C tra Cesena e Torres. Una sfida importante per le sorti del campionato. Che partita si aspetta?
“Da quello che hanno dimostrato le due squadre fino a questo momento sarà sicuramente una bellissima partita. Il Cesena, come tutti sappiamo, è stato costruito per vincere il campionato e sta facendo un percorso davvero straordinario. La Torres sta facendo sognare, sta andando oltre qualsiasi aspettativa. È partita con altri obiettivi e sul campo sta dimostrando di essere una squadra gagliarda con delle qualità importanti. Grazie all’astuzia e la competenza del diesse Andrea Colombino è stata costruita una rosa compatta, composta da giocatori di grande valore sia tecnico che umano. Sarà una partita aperta, in cui il risultato non sarà scontato”.
Il Cesena contro la Torres è obbligata a vincere. I rossoblù, consapevoli dei propri mezzi, vogliono fermare la striscia positiva dei bianconeri e andranno a caccia del sorpasso. Quanto pesano nella testa di un calciatore queste pressioni?
“Sicuramente la pressione la sentirà maggiormente il Cesena. La squadra bianconera è costretta a vincere o, quantomeno, a fare la partita. La caratura dei calciatori di Toscano fa sì che la pressione sia sopportata in maniera ottimale. La Torres arriverà con la spensieratezza che l’ha contraddistinta in questa prima parte di stagione, ma consapevole di potersi giocarsi le sue carte. I rossoblù hanno costruito il giusto mix tra giovani ed esperti con una forte anima e identità sarda: come Idda, Giorico o Mastinu per citarne alcuni. Questi tre sono calciatori che si sono calati alla perfezione nel campionato e nell’ambiente. La pressione può incidere, ma in una sfida dalla grande posta in palio come quella di domenica questo sarà un fattore che peserà su entrambe le squadre”.
Sassari grazie alla splendida annata che sta facendo la Torres, dopo tanti anni di delusioni sportive, si sta riabituando a sognare. Secondo lei, il match di domenica, in che cosa può essere paragonato alle sfide contro il Napoli della stagione 2005/2006?
“Quell’anno noi non siamo partiti benissimo, siamo venuti fuori alla distanza. Nel nostro girone abbiamo affrontato avversarie importanti, società dal grande blasone come Napoli e Frosinone. La Torres in questo momento è riuscita, grazie ai risultati, a creare un testa a testa contro il Cesena, riuscendo a staccare di molto la terza in classifica. I rossoblù sono stati molto bravi in questo. L’analogia maggiore tra queste due gare sta nell’affiatamento del gruppo. Noi, così come loro, eravamo molto coesi. Quando si crea questo tipo di alchimia tra giocatori e staff in campo si riesce a dare quel qualcosa in più che ti permette di andare oltre. È giusto e lecito sognare, però c’è una differenza: noi sognavamo il raggiungimento dei playoff, loro hanno le carte in regola per raggiungere il primo posto”.
Trentatré presenze nella Serie C 2005/06 e sedici reti. Il suo primo gol in rossoblù è arrivato dopo sette giornate, nel match contro il Lanciano. Una lunga attesa che poi si è trasformata in continuità. Stessa cosa è capitata a Manuel Fischnaller che, come lei, si è sbloccato al 7° turno di campionato. Oltre a questa curiosità, cosa rivede in sé dell’attaccante altoatesino?
“Fischnaller lo conosco benissimo, siamo stati compagni di squadra ai tempi dell’Alessandria. Lui è un ragazzo eccezionale, tecnicamente siamo due giocatori diametralmente opposti per caratteristiche. Manuel è abile sia nel dialogare con i compagni che nell’attaccare la profondità ed essere cattivo al punto giusto sottoporta. È cresciuto tantissimo negli ultimi anni, le sue qualità lo rendono un giocatore determinante per la Torres. Io sono molto legato a Sassari, la porto nel cuore. La mia esperienza è stata molto positiva. Peccato non essere riusciti ad andare avanti nella cavalcata playoff”.
Come si vivono nello spogliatoio questi giorni di attesa prima di un match così importante?
“L’attesa è sempre bella da vivere quando devi affrontare un match importante come quello che attende i rossoblù. Sono convinto che la stiano vivendo nel modo giusto perché ci sono tutti i presupposti per far bene. La partita sarà rilevante in termini di classifica, ma non decisiva. Il campionato è ancora lungo, c’è un intero girone di ritorno ancora da affrontare”.
Lei a Sassari è rimasto una sola stagione, qual è il più bel ricordo che la lega e alla città e quale gol ricorda con più piacere in maglia rossoblù?
“I gol contro il Napoli (vinto per 2-0 dai sassaresi all’Acquedotto, proprio grazie a una doppietta di Evacuo ndr), essendo io tifoso dei partenopei, sono stati molto particolari per me. Quella giornata la ricordo benissimo, come se fosse ieri. Lo stadio era bellissimo, c’era tantissima gente. Il Vanni Sanna così caldo, unito a quelle reti, non sono solamente il ricordo più bello che ho della mia esperienza a Sassari ma tra i migliori della mia carriera”.
Andrea Olmeo