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Pierre: “Poz fantastico, puntiamo sempre al primo posto”

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Per costanza di rendimento e capacità di essere determinante quando il pallone pesa, Dyshawn Pierre sta vivendo una stagione magica con la maglia della Dinamo Sassari.

Il canadese è ai vertici delle classifiche delle statistiche individuali nel campionato italiano e in corsa per il titolo di MVP in Basketball Champions League; un giocatore completo che ha attirato le attenzioni di mezza Eurolega (CSKA in primis) e che magari potrebbe ancora covare il sogno NBA, lui che non è mai stato draftato in gioventù. Lo abbiamo intervistato a qualche ora dal ritorno in campo contro il San Pablo Burgos nel Round of 16 della Champions League dopo una lunga pausa forzata, tra sosta nazionali e l’emergenza coronavirus che ha causato il rinvio con Cantù.

Dyshawn, questa pausa è stata l’occasione per ricaricare l’energie e passare un po’ di tempo con la tua famiglia e la piccola Kyra. Quali sono le tue sensazioni al rientro?

“È stato piacevole tornare a casa e passare del tempo con la famiglia e gli amici; anche mangiare i miei piatti preferiti a casa mi ha reso felice. Ora ho qui con me la mia compagna e la mia figlia, sono entusiasta di averle qua e tornare a giocare”

La gara con Cantù è stata rinviata e ora alle porte c’è la gara di Champions contro Burgos. Non la squadra più semplice da affrontare, cosa pensi degli avversari?

Penso che abbiamo il talento sia in campo che in panchina per fronteggiare ed essere competitivi contro chiunque.

Iniziano in Europa i match da dentro o fuori, cosa serve alla Dinamo per arrivare in fondo?

Dobbiamo essere concentrati e costanti durante le partite. Quando sbagliamo dobbiamo capire che gli errori possono capitare, ma dobbiamo essere attenti e svegli per non ripeterli.

L’obiettivo in campionato sono ovviamente i playoff: pensi che il secondo posto sia già un buon risultato o punterete al primo posto ora della Virtus Bologna?

Puntiamo sempre al primo posto ovunque, ma pensiamo solo partita dopo partita. Se ci focalizziamo sul vincere il match alle porte, ci metteremo nella migliore posizione possibile.

Qualche settimana fa Pozzecco ha dichiarato che meriteresti di giocare in NBA, è qualcosa che sogni per la prossima stagione?

Il coach cerca sempre di migliorare la nostra fiducia. Penso che l’NBA sia un sogno per tutti i giocatori di basket soprattutto del Nord America, ma non penso così lontano e sono concentrato solo questa stagione.

Cosa ti ha lasciato Kobe Bryant e qual è l’eredità che questa leggenda ha lasciato al mondo del basket?

Ricordo da piccolo di aver indossato la maglia di Kobe quando provavo a fare la schiacciata in 360 nel canestrino della mia cameretta. Kobe era un competitivo, le storie sulla sua etica sportiva mi ha ispirato quando ero più giovane. Ha infondato in me il pensiero che se lavori duramente come faceva lui, potresti diventare speciale anche tu.

Cosa pensi di coach Pozzecco? Ha cambiato il tuo modo di giocare?

Poz è fantastico. Ti dà la fiducia di giocare liberamente, ma allo stesso tempo ti permette di fare degli errori e imparare dagli stessi. Mi piace giocare per lui e mi sento molto fortunato ad averlo come coach.

C’è un avversario che ti piacerebbe affrontare e uno che ti piacerebbe averlo in squadra?

L’unico giocatore che vorrei affrontare è LeBron, penso sia il migliore di tutti i tempi.

Sei un giocatore completo, quali sono le tue specialità e dove pensi tu possa ancora migliorare?

Penso che la mia abilità principale sia giocare in post. Potrei lavorare meglio sui blocchi e i tiri dal palleggio, ma ci sono molti aspetti su cui vorrei migliorare per essere un giocatore ancora più completo.

Per te è il terzo anno a Sassari, come è vivere in Sardegna?

Sto vivendo una grande esperienza qui in Sardegna in questi anni. La squadra e lo staff sono splendidi, i tifosi calorosi, le spiagge meravigliose e il cibo è magnifico.

Infine, ci racconti com’è nata questa passione della squadra per Mario Kart? È qualcosa che rafforza la coesione del gruppo?

Ogni trasferta che dobbiamo affrontare comporta viaggi in aereo quindi abbiamo molto tempo da passare insieme e lo utilizziamo per sfidarci a Mario Kart. Ognuno pensa di essere il migliore e questo ci rende molto competitivi tra noi, ma ci divertiamo davvero tanto. Ora anche Jamie Smith dovrà prendersi una Nintendo Switch (ride ndr).

Matteo Porcu

 

 

 
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