La squadra di Pozzecco fa il cappotto e supera Brindisi 87-92: ancora una grande prestazione degli americani, con Cooley e Thomas sugli scudi.
TABELLINO
HAPPY CASA BRINDISI: Banks 25, Moraschini 9, Brown 10, Gaffney 16, Chappel 7, Cazzolato, Greene 10, Guido, Orlandino, Zanelli 4, Rush 6, Taddeo.
DINAMO SASSARI: Smith 12, Pierre 16, Thomas 18, Cooley 20, Spissu 11, Gentile 11, Devecchi, Carter 2, Polonara, Magro, Diop, McGee.
La Dinamo vola a Brindisi forte del 2-0 casalingo, frutto di due prestazioni di squadra molto positive. I padroni di casa, però, sono stati sinora avversari strenui e puntano sul sostegno del Palapentassuglia per riaprire i giochi. Il Banco si porta subito avanti con l’apporto delle sue ali, o ancora meglio, i suoi alfieri Thomas e Pierre, ma anche di uno Smith più presente sin dalle prime battute. Dall’altra parte c’è Moraschini, l’uomo ovunque dell’Happy Casa, con le sue fiammate. Secondo quarto più equilibrato, anche perché colpevolmente i sassaresi calano d’intensità: difesa più blanda e attacchi meno fluidi. Nel mentre Brindisi acquista fiducia e resta in scia grazie anche a Gaffney. Il primo tempo si chiude 42-43.
Riprendono le ostilità e il primo segnale delle ritrovate velleità dei padroni di casa è il risveglio di Banks che fa venire gli incubi alla Dinamo. Sassari allora cerca “l’usato sicuro” appoggiandosi alla fisicità di Cooley sotto le plance. La partita prende una piega nervosa e diverse chiamate arbitrali quantomeno dubbie non favoriscono lo spettacolo: ogni minimo contatto viene fischiato e il gioco ne risente. Come spesso accade ultimamente nei quarti periodo il Banco si appoggia agli italiani, in particolare Spissu e Gentile. Banks, però, non vuole mollare e tiene in linea di contatto l’Happy Casa. Nel finale c’è da fare a spallate e chi meglio di “Big Jack” Cooley per garantire il 3-0 finale. La Dinamo è indomabile: con questa sono 19 vittorie di fila e l’accesso garantito alla semifinale, in attesa di capire chi sarà l’avversario fra Avellino e Milano.
LE PAGELLE
Smith 6,5 – Si rivedono le sue triple ignoranti. Ora serve che riprenda la regia della squadra.
Carter 5 – Impreciso e meno convinto di 48 ore fa. Peccato.
Pierre 7 – Se Jack è il “ministro della Difesa”, lui è il “maestro del perno”.
Thomas 7,5 – Quasi infallibile nel pitturato. Fondamentale per le sorti offensive del Banco.
Cooley 8 – La lotta con Brown non gli dispiace. In difesa soffre, ma in attacco è decisivo.
Spissu 7 – Ci mette un po’ a carburare, poi spara tre triple pesanti.
Gentile 7 – Porta in dote dalla panchina punti importanti.
Devecchi sv
Polonara 5 – Manca la sua grinta, soprattutto nei rimbalzi in attacco.
Magro sv
McGee sv
Pozzecco 6,5 – La partita più difficile da preparare. Brindisi tira fuori tutta la rabbia possibile per allungare la serie ma “Poz” sfrutta la fisicità di Cooley, come avvenuto in Gara 1. I cali d’intensità mostrati nel corso della partita sono comprensibili, ma ora servirà ricaricare le pile senza però staccare la spina.
Lello Stelletti