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Dinamo Sassari | Tra mercato e ambizioni: ora il focus sulla programmazione

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Consistenza e fame. Sono le parole più cercate nel vocabolario della Dinamo Sassari tra la fine della primavera e l’inizio di un’estate che sarà più corta rispetto agli anni passati in casa sassarese. Perché la dimensione europea dovrà essere guadagnata sul campo e porterà a una strutturazione della stagione in parte differente. La motivazione principale resta però quella dichiarata sin dal termine dell’annata terminata recentemente: ridare un senso all’appartenenza biancoblù con un gruppo che possa sentirsi squadra.

Base

La consistenza prima di tutto, la presenza, l’energia, la volontà di essere all’interno di un sistema importante, che è quello che ci è mancato quest’anno. Questi alti e bassi che abbiamo avuto fondamentalmente nascevano da un’inconsistenza di base che non mi è piaciuta“. Il GM della Dinamo Sassari Federico Pasquini ha spiegato ai nostri microfoni quale dovrà essere l’identikit generale di una squadra costruita in meno di due mesi. La possibilità di “aggredire subito il mercato”, per utilizzare le parole dello stesso dirigente del club sassarese, ha fatto la differenza. Perché la gran parte degli elementi ha scelto di accettare la corte di Sassari prima di conoscere quali potessero essere i destini europei o senza voler aspettare che il mercato potesse riempirsi di proposte tra cui scegliere. Le consapevolezze nate dall’ultima stagione hanno lasciato il segno sull’indirizzo da prendere. Quella a cui si dovrebbe aggiungere Renfro nei prossimi giorni sarà una squadra da considerarsi esperta. Al di là di Trucchetti (2006) e dell’inserimento confermato di Vincini (2003), il giocatore più giovane e che dovrebbe avere più minutaggio sarà Giovanni Veronesi, classe ’98. Saranno poi gli incastri tra i vari elementi a far la differenza. L’idea però sembra rispecchiare il credo di Markovic di avere più spartiti possibili da interpretare. Aumentare la pericolosità offensiva, sia nell’interpretazione con diverse letture possibili sul perimetro e in situazioni di post-up (sia con Sokolowski, che con Halilovic ma anche con Fobbs), ma non perdere intensità e capacità di letture in difesa. Avere, insomma, un equilibrio mancato nell’ultima stagione, non solo a livello mentale ma anche nei fondamentali puramente cestistici.

Ultime scelte

L’unico dubbio alla vigilia degli arrivi di Fobbs e della futura firma di Renfro poteva essere quello della parvente poca esplosività sulle gambe di diversi elementi. Con una costruzione che aveva lasciato trasparire una preferenza per il QI cestistico rispetto all’atletismo. L’arrivo dell’ex Bonn soprattutto però consente di creare un backcourt che tra fisicità e potenzialità con il pallone in mano di Bibbins dovrebbe sulla carta completarsi. Fobbs nonostante la fisicità evidente ha la qualità per creare vantaggi per sé e per gli altri. E con la maglia di Sassari potrebbe andare a completare quel processo di crescita che in tre stagioni l’ha visto passare dal Belgio alla Germania senza perdere in apporto nonostante la differenza di sistema. “Cerchiamo un giocatore che abbia energia, verticalità, capacità di cambiare sul pick and roll, capacità di essere un giocatore che dia una profondità diversa all’attacco nel momento in cui c’è bisogno di fare qualcosa di diverso“, ha affermato ai nostri microfoni Pasquini. Un identikit che per stessa ammissione del GM corrisponde all’ex Peristeri, che dovrà però dimostrarsi capace di offrire quanto richiesto ma rispondere anche alla fisicità della Serie A. Sarà una sorta d’esame di maturità per due giocatori con storie e prospettive diverse, in cui però il minimo comune denominatore sarà il ruolo del gruppo italiani, quello più esperto. Che oltre al ruolo sul campo avrà il compito di cercare tenere insieme le diverse anime presenti.

Tempi

Sullo sfondo resta ora la visione più larga, quella di medio-lungo periodo nei prossimi due mesi. I Qualifiying Round di Champions League a metà settembre impatteranno sulla programmazione della società. Anche in questo caso, saranno gli incastri a fare la differenza. Soprattutto per Sokolowski e Bendzius. Il primo al momento è impegnato con la Polonia che prepara il Pre-Olimpico del 2-7 luglio di Valencia. In caso di qualificazione ai Giochi, l’impegno si protrarrebbe almeno fino al 3 agosto. Con la compressione dei tempi tra riposo e attività che potrebbe essere da osservare in maniera ravvicinata. Discorso diverso per Bendzius, anche se resta da capire se le prove con la Lituania B possano essere l’anticipo di una chiamata per il Pre-Olimpico di San Juan (lo stesso dell’Italia), che dovrà continuare il proprio processo di rientro in biancoblù. Le prove contro il Libano hanno fatto capire che certe cose non sono cambiate. Con il giocatore lituano che potrebbe essere l’acquisto più importante dell’annata. Tutto però si capirà solo quando le scarpe cominceranno a risuonare sul parquet. Con la Dinamo che spera di dire la sua sia in un’Europa da conquistare con la propria fame e un campionato in cui provare a essere protagonisti, consapevoli dell’importanza acquisita dal progetto sassarese negli anni.

Matteo Cardia

 

 
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