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Dinamo Sassari | Rimpianti, errori e rotazioni corte: ai biancoblù serve uno step in avanti

Massimo Bulleri durante Dinamo Sassari-Pallacanestro Varese | Foto Luigi Canu
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“La differenza l’ha fatta il momento in cui, sul +15, invece di azzannare la gara abbiamo concesso a Cremona la possibilità di credere di poterla riaprire. Questo deve essere il prossimo step: imparare a chiudere le partite quando le conduciamo con merito”. Così Massimo Bulleri, coach della Dinamo Sassari, ha commentato a caldo la sconfitta dei suoi per 79-75 contro Cremona. Una nuova occasione persa dopo il ko interno contro Varese all’esordio in campionato (102-105) che già aveva lasciato una serie di dubbi e rimpianti.

Luci e ombre
Decisamente non il miglior modo di iniziare la stagione per i biancoblù, che hanno perso subito due ghiotte occasioni per mettere preziosi punti in tasca in vista di un’annata che si preannuncia non semplice fin dalle prime battute. Al PalaRadi di Cremona è emersa una prima verità, peraltro prevedibile: il roster in mano a Bulleri è corto e l’assenza di Nate Johnson (problema alla mano accusato durante la settimana precedente), ancor più che quella di Ceron, ha pesato tanto sull’economia del match. Sia sulle rotazioni, che per la mancanza di uno dei principali – potenziali – realizzatori di una Dinamo che, a dirla tutta, ha letto bene la gara fin dai primi minuti di gioco, in cui Buie ha indossato senza problemi i panni del leader tecnico. L’americano ex Ludwigsburg ha preso per mano i compagni, trovando nel connazionale McGlynn un ottimo “partner in crime” sotto canestro: la coppia a stelle e strisce ha messo insieme ottimi numeri – per Buie 15 punti, 11 assist e 5 rimbalzi, con 21 di valutazione; per McGlynn 16 punti, 4 rimbalzi e 2 stoppate con 18 di valutazione (perché solo 22 minuti in campo per lui?) – , trascinando i sassaresi fino al massimo vantaggio (+15) espresso a metà del terzo quarto. Poi, una volta raggiunta la vetta, la spinta della Dinamo si è affievolita: Marshall si è acceso a intermittenza, (10 punti e 7 rimbalzi) mentre Beliauskas ha provato a fare il suo, peccando però di precisione da 3 punti.

Serata no
Ciò che però è mancato è stato senza dubbio l’apporto degli italiani. Per descrivere il rendimento deficitario a Cremona dei vari Vincini, Zanelli e Mezzanotte basta guardare un dato, ovvero il plus/minus durante il loro impiego in campo: -18 per il primo, -15 il secondo, -17 il terzo. Cifre che ben spiegano la serata no dei tre, soprattutto se confrontate a quelle dei compagni. Troppi errori, falli ingenui e una serie di letture sbagliate costate care a una Dinamo spuntata, arrivata soprattutto con il fiato corto nel momento topico della gara. Bulleri in sala stampa ha lodato l’atteggiamento dei suoi, definito “encomiabile” per aver tenuto òa partita in bilico fino alla fine anche dopo il ritorno della Vanoli, che con un parziale di 26-9 tra la fine di terzo quarto e l’inizio dell’ultima frazione ha ribaltato risultato e predominio psicologico del match. Vero, ma lo è anche che nei minuti più caldi del finale i sassaresi hanno pagato lo sforzo a livello fisico e mentale, venendo meno in fatto di lucidità nelle scelte decisive. Lo ha dimostrato la gestione dell’ultimo pallone, a 12 secondi dal termine del match, con Thomas che si è fatto anticipare dal sempiterno Burns sull’assist di Buie, ponendo di fatto la croce su ogni possibilità di overtime.

Futuro
E così per la Dinamo è arrivata la seconda sconfitta in altrettante gare, con diverse nuvole che tornano ad aleggiare nel cielo sopra Sassari viste le prossime due partite in Serie A contro Milano e Bologna. Per la squadra di Bulleri c’è subito l’occasione di resettare tutto con il debutto in Fiba Europe Cup in casa dello Sporting Lisbona, match in programma mercoledì 15 ottobre con palla a due alle 20:30. Vincere diventa un imperativo per Thomas e soci, chiamati a una prova d’orgoglio per l’esordio europeo per approcciare nel modo migliore possibile il prossimo impegno casalingo contro l’Olimpia Milano, domenica alle 12 al PalaSerradimigni. Un matinée carico di prestigio e difficoltà, in cui la Dinamo dovrà mostrare quei progressi e quelle sicurezze espresse soltanto a tratti contro Cremona.

Francesco Aresu

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