Nuova sconfitta per la Dinamo Sassari in Basketball Champions League. Al PalaSerradimigni passa Dijon 72-85. Questi i nostri giudizi.
Robinson: 5,5. Ingaggia sin da subito un duello con Holston, che alla lunga però lo limita fortemente con la propria difesa e vince la battaglia mentale come evidenziato dalla terza palla persa, la più pesante, a metà ultimo quarto. L’ex Virtus Roma in diverse situazioni fa girare bene la squadra, ma al di là di una tripla pesante nel terzo quarto ha meno impatto sul fronte offensivo rispetto ad appena tre giorni fa.
Kruslin: 6. È il giocatore più continuo sugli scarichi ed è forse l’unico che riesce, anche se parzialmente, a mettere qualche pressione in più a Holston che però ha una marcia in più rispetto a qualunque difensore. Prova comunque positiva.
Jones: 6. Croce e delizia. Inizia selezionando bene i tiri e leggendo bene le diverse situazioni offensive anche per i compagni. Si ferma anche lui nel momento peggiore dei sassaresi, si rifà mettendo una diversa intensità nella seconda parte di gara quando tiene vive le speranze sassaresi trovando canestri importanti. Poi però, negli ultimi 10′, arrivano almeno due palle perse evitabili che macchiano una partita che al di là delle basse percentuali dall’arco poteva essere molto più che sufficiente.
Bendzius: 5,5. La prima tripla arriva a sei minuti dalla sirena finale e descrive la complessità della gara. McDuffie per caratteristiche è il tipico giocatore che può metterlo in difficoltà e così accade. Tira con il 50% dal campo e prova a dare una mano a rimbalzo, ma nell’arco dell’intera gara si vede poco.
Stephens: 6. La schiacciata in apertura e quella sul rimbalzo offensivo danno il benvenuto al PalaSerradimigni a una Dijon non intensa quanto lui. I due falli spesi in un amen sul finale di primo periodo però lo condizionano. Soffre quando Ware si allontana da canestro, sul lungo periodo perde qualcosa sotto il profilo dell’energia ma è il giocatore che probabilmente rimane dentro il match con più continuità malgrado Dijon si sacrifichi per limitarlo tanto nel secondo tempo.
Dowe: 5,5. Non ha lo stesso impatto avuto con Tortona, Holston lo punisce quasi sempre ma soprattutto ha poche energie per far male in attacco. E senza l’utilizzo della prestanza fisica fa fatica visto che ancora il tiro non c’è. Troppi, inoltre, i quattro errori dalla linea della carità .
Gentile: 5. Al di là di una palla recuperata e di una fuga in contropiede sembra in apnea. Troppe indecisioni quando chiamato in causa e non è da lui.
Diop: 5,5. Tanti minuti in campo soprattutto nel primo tempo. Alterna cose buone a palle perse banali, ma spesso ha soprattutto il timing sbagliato sui giochi a due avversari. Ed è una cosa che pesa.
Treier: 5. Poco in campo, anche perché prende alcune soluzioni forzate che non soddisfano molto Bucchi nel momento in cui la Dinamo avrebbe più bisogno di cercarsi.
Devecchi: sv.
Gandini: sv.
Chessa: sv.
Coach Piero Bucchi: 5,5. Sassari parte benissimo, ma ancora una volta i quarti centrali portano brutte notizie. L’attacco si blocca nel secondo segnando solo 10 punti, mentre la difesa nel terzo ne subisce 27, troppi per rimettersi definitivamente in carreggiata nonostante i biancoblù rischino di farlo ma manchino ancora in quei dettagli non da poco importanti, come i liberi e soprattutto le palle perse che consentono a Dijon di gestire i ritmi. Rimangono aperte pochissime speranze per il futuro europeo, ma cercare subito di darsi una continuità positiva almeno in campionato potrebbe rendere meno impossibile sognare.
Matteo Cardia














