agenzia-garau-centotrentuno

Dinamo Sassari | Le Pagelle: Jones spacca la partita, Gentile la chiude

Jamal Jones esulta in Gara 3 tra Dinamo e Reyer | Foto Luigi Canu
sardares
sardares

La Dinamo Sassari vince anche gara 3 e porta così la serie contro la Reyer Venezia sul 2-1. I nostri giudizi sui biancoblù dopo il successo per 80-69.

Dowe: 7. Venezia deve provare a limitarlo per provare ad avere la meglio e ci prova. Lui non fa un passo indietro, anzi inizia attaccando convintamente il solito Parks. Nel terzo quarto si trasforma in un perfetto direttore d’orchestra, sfruttando sapientemente soprattutto Jones (9 gli assist finali). Nel quarto periodo ha voglia di chiudere la gara, mette insieme però giocate preziose e qualche forzatura di troppo che lo portano a innervosirsi. Rimane però fondamentale per mettere il risultato in cascina.

Kruslin: 6,5. Partita più da difensore che da attaccante. Si attacca a Granger nel primo tempo e gli fare tanta fatica, prima che sia Bramos a farne fare a lui. Poi il croato si mette sulle tracce di Spissu, che solo una volta riesce a eludere una marcatura asfissiante. Nel quarto periodo sembra mettere la tripla che può chiudere la partita, poi però Venezia reagisce guidata proprio dal sassarese che lo porta verso qualche errore. Chiude anticipatamente la partita con 5 falli a carico.

Jones: 8. Il primo minuto sembra un incubo. Spende due falli in un amen, con Parks che si dimostra più furbo di lui. Resta così a lungo in panchina nel primo tempo. Negli ultimi 20′ a disposizione invece si trasforma e il brutto sogno è nella testa veneziana. Dodici punti in un amen che spezzano la partita e fanno volare via Sassari, con due triple che incendiano il palazzetto. Chiude a quota 15, con diversi minuti importanti anche a livello difensivo. Decisivo.

Bendzius: 6,5. La Reyer sembra scegliere di regalargli più spazio sul perimetro per collassare dentro l’area. Il lituano inizia così a prendere i tiri di sempre, mette la prima tripla e aggiunge non molto più tardi la seconda. Dall’altra però anche Willis lo mette in difficoltà fronteggiando maggiormente il canestro. Sembra essere l’anteprima di uno scontro dall’alto tasso di importanza nel secondo tempo, ma l’evento non si svolge perché la partita torna a essere più simile ai primi due atti. Il contributo dell’ex Vilnius però resta importante, come dimostrato da alcune giocate sul proprio lato del campo.

Stephens: 6,5. Porta sempre quell’energia in difesa necessaria per infastidire gli avversari, su tutti un Watt che non approccia bene la gara anche per merito suo. Prova sempre a dar fastidio a rimbalzo e a disturbare ogni linea di passaggio, ed è fondamentale nel momento migliore della Dinamo nel terzo periodo. A volte eccede nella foga, ma è molto più importante di quanto possa dire il tabellino.

Raspino: 7. Bucchi lo deve mandare in campo dopo un minuto e lui ancora una volta risponde presente. Gioca quattordici dei primi venti minuti, spesso rifiuta tiri comodi ma fa un lavoro enorme a rimbalzo e in difesa che aiuta la Dinamo a tenersi avanti dopo la prima parte di gara. Prezioso.

Diop: 8. Entra acclamato dal pubblico del PalaSerradimigni e subito risponde con un jumper dalla media che sorprende Watt. Il suo impatto è ancora una volta buono, lo statunitense non riesce a trovare un rimedio al suo momento buono tanto che Spahija alla lunga ci rinuncia. Ingaggia la solita lotta con Tessitori, che inizialmente lo mette in difficoltà. Poi con il passare dei minuti è ancora lui ad aver ragione nel pitturato, sia in difesa che in attacco, dove aggiunge anche una ormai ottima visione per i compagni.

Robinson: 6,5. Gioca più che bene nella prima parte di gara, con due accelerate che fanno perdere la testa a Mokoka per iniziare. Gestisce bene i possessi senza forzare e sembra ovunque, come quando sul fil di sirena mette dentro i due punti che regalano il +6 a fine primo tempo. Dopo l’intervallo va invece più a sprazzi, non riuscendo a trovare confidenza con il tiro. Alterna così alcune buone cose ad altre non positive, come quando nel finale soffre la pressione sulla palla veneziana. Ma la sua prestazione resta positiva.

Gentile: 8. Solidità e sfacciataggine. Il connubio è quello conosciuto da tempo, che quando viene fuori esalta il pubblico del PalaSerradimigni. Già nel primo tempo è tra i più lucidi con il pallone in mano, aggiungendo la capacità di sfruttare bene il suo runner. Nel momento più caldo della partita torna in campo, perché nella tensione si sa che Sassari ha bisogno di lui. Venezia ruggisce, ma lui tira fuori la museruola delle grandi occasioni e con una tripla pesantissima chiude un match che sembrava riaprirsi.

Treier: 6,5. Bravo ancora una volta a farsi trovare pronto. Dà tanto respiro a Bendzius e una grossa mano a rimbalzo, ottenendo diverso spazio anche nel quarto finale. Stavolta non tentenna neanche quando ha il mismatch a favore ed è segno che il carattere necessario c’è.

Chessa: sv.

Devecchi: sv.

Coach Piero Bucchi: 6,5. Venezia aggiusta qualcosa nella protezione del pitturato, ma la sua squadra reagisce bene giocando con fluidità e senza rifiutare mai un tiro aperto. All’intervallo tocca ancora una volta le corde giuste, l’intensità si alza e la precisione al tiro pure. Sassari corre, azzanna la partita, si diverte e lo può fare anche perché i minutaggi sono finalmente ben distribuiti. Il terzo quarto è quasi ancora una volta perfetto, così come parte dell’ultimo, fino a quando la tensione si abbassa troppo e si riaffacciano i fantasmi dell’ultimo mese. Nel finale però anche lui fa le scelte giuste, tiene Gentile dentro e prova a tenere la barra dritta. La serie anche per questo gira a favore di una Sassari che tornando in Sardegna non ha perso una fame che potrebbe essere decisiva.

Matteo Cardia

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox