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Dinamo Sassari, Le Pagelle | Gentile lotta fino alla fine, Bilan soffre Hines

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Stefano Gentile in Dinamo-Milano | Foto Luigi Canu
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Finisce in gara 3 la corsa della Dinamo Sassari, che al PalaSerradimigni perde lo scontro decisivo con l’Olimpia Milano per 69-87. Questi i nostri giudizi.

Robinson: 6. Shields lo prende sin dalla palla a due, rendendogli complesso il lavoro di playmaking ma anche la possibilità di essere costante nell’attacco del ferro. Se accelera lui, la Dinamo sfrutta meglio le proprie caratteristiche. Prova a prendersi qualche responsabilità in più, spesso però i palleggi finiscono per essere troppi e a non creare vantaggio.

Kruslin: 5,5. Alterna cose buone a errori in maniera continua. Alcuni suoi canestri sono utili a Sassari per non sprofondare subito. Anche se resta troppo poco.

Burnell: 5,5. Prova a dare in difesa quello che non riesce a dare in attacco. Alla sua prova quasi nulla a livello offensivo, anche se rimane freddo dalla lunetta, si uniscono però alcune distrazioni che non ti aspetti da lui nella propria metà campo. Dopo essere stato decisivo con Brescia, l’ex Cantù ha avuto troppe difficoltà quando il livello si è alzato.

Bendzius: 6,5. Una tripla e una schiacciata per aprire la sua gara e far capire a Milano che la serata può non essere diversa rispetto a due sere prima. Melli è però una spina nel fianco, un’altra sua conclusione dai 6,75 nel terzo periodo riscalda il pubblico e dà qualche speranza alla squadra nel terzo periodo. Si ferma lì ma è tra i migliori.

Bilan: 5,5. Parte forte, poi però il signor Kyle Hines sale in cattedra e lui lo soffre su ambo i lati del campo. Una delle serate più difficili per il croato.

Gentile: 6,5. L’atteggiamento è quello giusto e non è una novità. Dopo un parziale personale di 4 punti e un pallone recuperato, gli viene fischiato un antisportivo – molto dubbio – che gli toglie lucidità. Rientra in campo con l’elmetto e combatte fino a quando ha energie, anche se Baldasso lo punisce ogni volta che si stacca in aiuto.

Logan: 5,5. La difesa milanese non gli lascia alcuno spiraglio. Il primo canestro arriva nel terzo quarto e sul +20 milanese. È il manifesto della sua serie con i meneghini.

Diop: 5,5. Aggressività tanta, troppa, perché in due minuti spende altrettanti falli già nel primo periodo. Torna nel secondo tempo, la volontà e anche l’orgoglio nell’ultimo periodo ci sono, le scelte azzeccate però nel complesso sono poche.

Treier: 5,5. Un po’ troppo timido contro Biligha prima e Ricci poi. I due lo mettono in difficoltà sotto le plance e l’esperimento non paga. Nell’ultimo periodo anche lui, come Diop, prova a tirare fuori un po’ di fierezza.

Devecchi: sv

Gandini: sv.

Pitirra: sv.

Coach Piero Bucchi: 6. La Dinamo è arrivata al capolinea con le energie fisiche e mentali. Ci ha però provato almeno fino al secondo quarto e inizio del terzo periodo, quando uno scatto d’orgoglio è venuto fuori. Troppe palle perse e troppa libertà in area per gli uomini di Messina, e poca fluidità offensiva hanno condannato la squadra ad alzare bandiera bianca. Per la partita la sufficienza non ci sarebbe, per la stagione il voto dovrebbe essere chiaramente più alto. Ricorriamo a una sorta di media perché Sassari è tra le prime quattro squadre d’Italia e gran parte del merito è suo.

Matteo Cardia

 

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