Dinamo Sassari | Le Pagelle: Dowe è spaziale, Bendzius si riscatta nel quarto finale

Vittoria importante per la Dinamo Sassari che sbanca il PalaLeonessa di Brescia per 80-93 e ribalta così la differenza canestri dell’andata. I nostri giudizi sui biancoblù.

Dowe: 8. Brescia prova a togliergli fiducia mettendogli tanta pressione addosso e provando a negargli di giocarsi le proprie carte chiedendo tutte o quasi le linee di penetrazione verso il ferro. Lui risponde iniziando bene in regia e trovando gli spazi giusti per essere decisivo nel nuovo allungo a fine secondo quarto. Nel quarto periodo si prende la partita: mette dentro più della metà dei suoi 22 punti finali nel solo periodo, con canestri e liberi (10/10 alla fine) pesantissimi nei momenti più caldi e non contento continua a vedere meglio di tutti i compagni, come in occasione della tripla di Bendzius. Decisivo.

Kruslin: 7. Marcare Della Valle è un compito che richiede un discreto dispendio di energie. Legge bene le iniziali situazioni sul pick&roll servendo due assist perfetti per Stephens, ma per la prima tripla deve aspettare sino a due minuti dalla fine del secondo periodo. Nel terzo quarto ingaggia un duello nervoso e balistico con l’ex Reggio Emilia, la stanchezza sembra provarlo ma rimane dentro la gara nella maniera giusta. Chiude con 16 punti e tanto tanto lavoro sulle gambe che lo limita ancor di più ai liberi, al momento suo unico tallone d’Achille.

Jones: 5. Serata da dimenticare per colpa di un rapporto con i falli che sembrava aver migliorato. Gli ultimi tre sono spesi ingenuamente, l’ultimo per un corpo a corpo con Petruccelli con cui aveva imbastito un duello tutto fisico che avrebbe potuto portare avanti se solo non avesse avuto tre falli già alla pausa lunga. La sua partita finisce al terzo quarto, quando la Dinamo avrebbe bisogno anche delle sue capacità offensive per rispondere al rientro di Brescia. Dovrà essere più freddo perché la squadra ha bisogno di lui sempre.

Bendzius: 7. Gabriel è uno dei giocatori in grado di dargli più fastidio con il proprio primo primo passo e un’energia di tipo diverso. Deve pazientare anche con un tiro dall’arco che nella prima parte di gara arriva poche volte senza contestazione, ma resta dentro il match con alcuni sprazzi importanti. Si prende un tecnico inutile che riaccende una Brescia apparentemente sfiancata, poi nell’ultimo quarto si fa in parte perdonare con alcune giocate decisive, come lo sfondo preso e la tripla segnata che mette fine definitivamente alla contesa.

Stephens: 6,5. Sa anche lui che è chiamato a fare una gran partita per contenere l’energia dei lunghi avversari. Si fa trovare maggiormente lavorando bene sul roll sin dal primo quarto, ma lavora anche bene in difesa condizionando le prove degli avversari. Non gioca i minuti finali ma il suo apporto è comunque importante.

Robinson: 7. Torna e si fa sentire. Un po’ di ruggine all’inizio c’è e si nota, nel modo di trattare la palla, da una tripla presa con tanto spazio ma che scheggia appena il ferro ma anche da qualche indecisione con i compagni sui cambi. L’assist di tocco per Diop segnala l’arrivo della crescita, confermata da un terzo quarto in cui è il protagonista della resistenza sassarese con due canestri pesanti e in regia. Anche per questo resta a lungo in campo nel quarto finale.

Gentile: 6,5. Entra e appare piuttosto caldo. Va in doppia cifra in 9 minuti, con un 3/3 che fa pentire Brescia di lasciargli spazio sull’arco. Quando Bucchi gli chiede di restare su Della Valle sembra perdere un po’ di sicurezze, mentre nel secondo tempo una difesa sempre più arcigna della Germani lo mette maggiormente in difficoltà in attacco, anche se l’assist per l’alley-oop di Stephens varrebbe il prezzo del biglietto. Si prende anche lui una fetta di meriti bella grande per la vittoria.

Diop: 7.  Chiedetegli fisicità e lui ve la darà. Impatto importante per il lungo senegalese su ambo i lati del campo, con Odiase principale vittima, vedasi la stoppata nel secondo periodo per credere. Ancora dentro nei minuti decisivi della gara, rischia di macchiare un’altra prova molto positiva con alcune indecisioni negli ultimi minuti. La crescita però continua.

Treier: 6,5. Apre solo una volta il fuoco da tre, ma cerca di fare bene dall’altra parte per compensare. E a tratti ci riesce, limitando un Gabriel che fino all’ultimo quarto era rimasto un gran rebus per tutti.

Chessa: Pochi minuti in campo.

Devecchi: sv.

Coach Piero Bucchi: 7. Mentalità costruita su lavoro e sacrificio. Ancora un primo tempo importante dal punto di vista difensivo e positivo al tiro. La squadra sente la partita e rischia quasi di farsela scivolare complici certe ingenuità nel terzo quarto, ma poi si ricorda di cosa sia diventata e si prende la quinta vittoria nelle ultime sei, la seconda consecutiva in trasferta. La Dinamo si è trasformata, guardare Dowe per credere, e il merito, come detto da Diop in settimana, è suo.

Matteo Cardia