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Dinamo Sassari | Le Pagelle: Dowe ci prova, serata negativa per Bendzius

Chris Dowe in Dinamo Sassari-Reyer Venezia | Foto Luigi Canu
Chris Dowe in Dinamo Sassari-Reyer Venezia | Foto Luigi Canu
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Si interrompe a quota sette la striscia di vittorie consecutive della Dinamo Sassari, che perde per 87-74 contro la Scaligera Verona. I nostri giudizi sui biancoblù.

Robinson: 5. Torna subito in quintetto dopo un nuovo periodo di assenza, con la voglia di lasciare subito il marchio. Le scelte son migliori nel primo tempo, quando le energie lo assistono e a volte i soliti strappi si notano eccome. Nel secondo tempo invece cala vistosamente alla voce lucidità. Perde spesso la maniglia in penetrazione, nonostante alcune scorribande positive cancellate però da diverse scelte molto confusionarie. Non il ritorno che avrebbe voluto e si vede dal volto in alcuni momenti della sfida. Avrà però il tempo di ritrovarsi definitivamente.

Dowe: 6,5. Verona prova a limitarlo, mettendo tanto le mani addosso. Nel primo tempo non è il più continuo, anche se quando può fa sentire il proprio peso sul lato offensivo, anche se dall’arco stenta. Nel terzo periodo Sassari si affida tanto a lui. Una responsabilità che carica l’ex Prometey che cambia ritmo e prova a sfruttare meglio il proprio arsenale. Se la Dinamo non crolla prima è merito suo, ma nel quarto periodo anche il suo serbatoio si fa presto vuoto.

Raspino: 6. Apre la propria gara con un canestro dall’arco senza alcun ritmo. Maggiormente all’interno dei meccanismi offensivi, prova a dare anche il proprio solito apporto in difesa. Inizia bene anche il proprio terzo periodo con un gran canestro e fallo, poi però qualche difficoltà nella propria metà campo convince Bucchi a farlo sedere in panchina.

Bendzius: 5. Un passo indietro dopo la prova contro Tortona. Già quando in maglia Napoli, Davis era un giocatore capace di metterlo in difficoltà. Il lituano soffre lo statunitense anche con la canotta della Tezenis da una parte e dall’altra del campo, ma soprattutto non trova mai realmente il ritmo dall’arco dove la marcatura avversaria è asfissiante. Aggiunge un fallo evitabile nel finire di terzo periodo che fa iniziare a girare l’inerzia della sfida. Serata storta e da mettere subito da parte.

Stephens: 5,5. La squadra lo cerca spalle a canestro spesso sin dalla palla a due. Lui risponde bene, malgrado qualche difficoltà contro Smith. Importante lo sforzo sul finire di secondo periodo, quando consente a Sassari di prendere nuovamente slancio. Nel secondo tempo, Verona riempie meglio l’area e per lui si fa più difficile, anche perché dall’altra gli avversari trovano il modo di fargli male.

Devecchi: 6. Diversi minuti per il capitano nel primo tempo. Nessun canestro ma resta l’usuale impegno in difesa quando chiamato in causa.

Gentile: 6. Inizia non nella miglior maniera, con qualche forzatura per entrare in partita che in realtà non lo aiuta. Migliora con il passare dei minuti, dando il giusto supporto in regia e in difesa nel momento in cui Sassari comincia a scricchiolare. Poi le gambe e le idee – tranne che nel caso del passaggio in controtempo per Diop – non assistono nemmeno lui nel quarto finale.

Diop: 6,5. Prova a far valere i propri muscoli e le proprie consapevolezze sin dal suo primo ingresso in campo. Anche per questo gioca 23 minuti. Nonostante alcuni piccoli passaggi a vuoto e le difficoltà di un secondo tempo in cui Verona fa di tutto per evitare di subire il pick&roll sassarese, resta tra i migliori dei suoi, chiudendo con 13 punti e 7 rimbalzi la sua gara.

Treier: 5,5. Cresce il minutaggio, ma il tabellino resta a zero e in una serata del genere conta tanto. Perché l’estone tra terzo e quarto periodo ha diversi tiri aperti ma non riesce a mandarli a segno in una serata in cui ce ne sarebbe stato davvero bisogno. L’impegno c’è sempre, ma a Verona serviva qualcosa di più.

Chessa: 6. Si vede soprattutto nel primo tempo, con una tripla delle sue e con uno step back sul finale di secondo periodo che sembrano apparecchiare la tavola per un’altra serata positiva. L’intensità di Verona però lo toglie dal match, con il conteggio dei falli che indica qualche difficoltà in difesa.

Pisano: sv.

Gandini: sv.

Coach Piero Bucchi: 5,5. La Dinamo si ferma a sette nella striscia di vittorie consecutive, con una partita in cui la squadra non è riuscita ad assorbire la nuova assenza di Jones ma soprattutto la mancanza di un giocatore vitale per temperamento come Kruslin. Fiato ed energie mentali scarseggiano nel momento più importante. Sassari dopo diverse partite non riesce a trovare le letture giuste per andare oltre la buona difesa degli avversari e finisce per perdere il controllo della gara subendo la fame veronese. Con il poco impatto dalla panchina che stavolta incide più che in altre situazioni. Quella di Verona è una sconfitta che fa male, ma che può comunque dare l’occasione di creare ulteriori stimoli per il futuro.

Matteo Cardia

 

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