Vittoria fondamentale in Basketball Champions League per la Dinamo Sassari, che batte Ludwigsburg in trasferta per 79-89. I nostri giudizi sui biancoblù.
Whittaker: 7. Altra partita positiva dell’ex Wurzburg che conferma la prova arrivata a Varese, che cresce alla distanza su ambo i lati del campo. Quando attacca con convinzione il ferro approfittando anche della differenza di peso e passo contro le guardie avversarie Sassari crea sempre vantaggi. Dimostra di avere attributi importanti quando sfidato si prende e segna una tripla pesante che indirizza il match.
Kruslin: 6. Un diesel in difesa, lato su cui cresce con il passare dei minuti per lo più contro Graves, un motore che sbuffa e ogni tanto accelera con successo in attacco. Partita tutto sommato positiva per il croato, che resta importante in ogni caso e in ogni situazione per il gruppo biancoblù.
Charalampopoulos: 5,5. Dopo la gara positiva con Varese, il greco conferma di essere ancora alla ricerca di una condizione ideale. In difesa prova a fare il suo e in parte ci riesce, tenendo bene anche sui cambi in diverse situazioni. In attacco però è troppo timido, nonostante soprattutto inizialmente Sassari lo cerchi in post, e finisce per rifiutare anche tiri che sarebbero suoi, oltre che a perdere qualche palla di troppo.
McKinnie: 7,5. Fisicità e atletismo, ma anche la capacità di aprire il campo. Questo poteva offrire alla Dinamo sin dal suo arrivo e questo dà in una serata in cui Bucchi gli chiede una mano ulteriore nel pitturato. È vero, c’è ancora qualche fallo e qualche persa di troppo dopo la palla a due, ma nella gara hanno un impatto decisivo sia la maggior fiducia dall’arco nel secondo tempo e il lavoro continuo a rimbalzo che lo porta sino alla doppia doppia finale.
Gombauld: 8. Dal primo al quarantesimo minuto, il francese gioca la sua partita migliore in maglia Dinamo. Ha le mani ovunque in difesa, dove protegge anche il ferro esaltandosi con le stoppate. In attacco inizia bene vicino a canestro, trovando fiducia anche poi così aprendosi nel mezzo angolo. Chiude con 19 punti, 9 rimbalzi e 5 stoppate, confermando la crescita delle ultime settimane.
Gentile: 6,5. Come Cappelletti entra bene dalla panchina e regala subito l’apporto caratteriale e tecnico che serve alla squadra per recuperare il distacco creato dalla buona partenza tedesca. Resta costante nel suo apporto, a volte paga qualcosa in difesa, ma dà il segnale più importante quando nel quarto periodo ricaccia indietro gli avversari con una tripla voluta quanto fortunosa.
Treier: 6,5. Ancora una partita di sacrificio sotto i tabelloni, dove in più di un frangente soffre e si nota. Si fa perdonare quando la Dinamo sfrutta – così come fa con McKinnie – la possibilità di fare show o cambiare con più tranquillità . In attacco riesce a incidere poco dall’arco, ma è preciso dalla lunetta e sono canestri a cronometro fermo che hanno il loro gran peso.
Cappelletti: 7. Ha il merito di alzare il ritmo della squadra al suo primo ingresso in campo su ambo i lati del campo. Resta a lungo in panca nonostante il buon momento, anche perché crescono pure i compagni di reparto, e forse lo accusa quando nel secondo tempo Bucchi gli richiede di gestire i ritmi della squadra. Nel quarto periodo però torna a crescere e in un momento delicato fa stropicciare gli occhi con un gran canestro e una gran lettura sul pick&roll per Gombauld.
Tyree: 7. Doveva dare un segno e il segno è arrivato. Il suo ingresso arriva tardi nel primo quarto, l’ingresso non è ottimo perché prova subito a forzare qualcosa, poi però nel secondo quarto con una sfuriata toglie via il tappo e si accende offensivamente. La prima fiammata fa sì che il prodotto di Ole Miss entri in partita, con le soluzioni migliori trovate soprattutto aggredendo il ferro, tra cui un canestro di fondamentale importanza nel finale del quarto periodo. Chiude con 14 punti e soprattutto +21 di plus/minus.
Raspino: sv. Pochi secondi in campo quando c’è bisogno di spendere falli.
Gandini: sv. Non gioca, ma la trasferta con la squadra è importante per il gruppo ed è un segnale positivo per i lavori settimanali dopo l’operazione.
Pisano: sv.
Coach Piero Bucchi: 7. Una vittoria che ci voleva, che equivale a una boccata d’aria fresca dopo aver passato diverso tempo chiusi una stanza in cui tutto stava diventando pesante. Ha il merito di ottenere dai suoi quello che vuole, anche a gara in corso, quando riesce a mettere un freno allo short roll avversario. I due punti regalano speranze in Europa ma non solo, perché tutti i protagonisti hanno potuto cercare di dare il loro apporto in qualche modo. Ed era il segnale più atteso dopo le tante, troppe, difficoltà vissute nelle ultime settimane.
Matteo Cardia














