Dinamo Sassari sconfitta in trasferta sul parquet di Treviso, che vince 77-70 contro i biancoblù. Questi i nostri giudizi.
Jefferson: 5,5. La sua partita ĆØ un saliscendi continuo, sovrapponibile perfettamente alla gara di Sassari che dipende volente o nolente anche dalle sue prestazioni. Parte mettendosi due falli sul groppone, poi rientra in campo e trova più di una volta la chiave per regalare chilometri ai compagni sul perimetro per il rientro definitivo. Nel terzo quarto fa lo stesso, prima di forzare qualcosa di troppo al tiro e soffrire un po’ più del dovuto contro Robinson. Nel quarto finale aggiunge una palla persa sanguinosa dopo due triple consecutive che sembravano poter stravolgere tutto. Troppo discontinuo.
Tyree: 5,5.Ā Sarebbe una sufficienza piena, perchĆ© al di lĆ di alcune sbavature le scelte in attacco sono più di una volta lecite e tiene in vita Sassari con alcuni canestri pesanti sia nel terzo che nel quarto finale. DĆ tutto, ma l’uno su sei dalla lunetta però pesa troppo nell’economia della gara e per una guardia con tanti punti nelle mani non ĆØ un buon segno.
Kruslin: 5,5. Olisevicius ĆØ un brutto cliente in una serata in cui le energie non sembrano tantissime come evidenziato dal finale quando anche Bowman gli fa sentire le gambe pesanti. Energie che pesano anche al tiro dopo un inizio importante, con due triple aperte dall’angolo che finiscono direttamente sulla parte alta del tabellone. La gara resta sufficiente per il modo in cui resta in campo, anche a rimbalzo, ma in fin dei conti non basta.
Charalampopoulos: 5,5. Da una sua tripla nasce la prima reazione sassarese dopo l’approccio troppo fioco dei sassaresi. Treviso ĆØ al completo, Allen torna a coprire lo spot di quattro perennemente e glielo fa capire mettendolo spesso in difficoltĆ con la sua esperienza e non solo. Fa come al solito tante piccole cose che sono utili alla squadra per rimanere in scia, deve però crescere in malizia e fisicitĆ perchĆ© alcune volte ĆØ troppo leggero.
Gombauld: 6.Ā Lavora bene nel pitturato in attacco, meno consistente nel primo tempo nella protezione del suo. Ć un po’ il filo continuo della sua gara, nonostante una crescita evidente a livello offensivo in una seconda parte di gara in cui Treviso spesso non trova il modo di porgli un limite.
Diop: 6,5.Ā Gioca un primo tempo da autentico dominatore dell’area, tornando a fare la voce grossa come aveva abituato. Ć lui a dare la scossa vera e propria a una squadra troppo molle ancora una volta nelle prime battute. Pecca di precisione con il passare dei minuti, quando Treviso non rinnega l’uso della mannaia per non farlo diventare un fattore. Il più positivo e continuo tra i suoi.
Gentile: 5,5.Ā Ci mette la solita voglia, ma zero punti in sedici minuti non sono un buon biglietto da visita per il capitano biancoblù. Sassari ha bisogno anche dei suoi punti dalla panchina per alzare il proprio livello, non solo del tentativo di dare l’esempio nella propria metĆ campo.
Cappelletti: 5,5. Apre la sua partita con una grande invenzione per Diop, sembra portare il fosforo giusto per aiutare la squadra dopo la cattiva gestione della prima fase della gara a livello offensivo. Si perde però nel lungo periodo e il pallone perso nel quarto periodo che concede a Mezzanotte il contropiede che si chiude con l’inchiodata per accendere ulteriormente il PalaVerde ne ĆØ la conferma.
McKinnie: 4,5. Spesso un giro in ritardo in difesa, spesso troppo leggero tranne che in alcuni momenti del secondo quarto, troppo impalpabile in attacco. Diventa difficile capire cosa possa fargli cambiare marcia, perchƩ di fiducia ne ha avuto spesso ormai.
Treier: sv.
Raspino: sv.
Pisano: sv.
Coach Piero Bucchi: 5,5.Ā Quella di Treviso ĆØ più una partita persa dai suoi che vinta dagli avversari, che lasciano più volte la strada per il completo rientro e per il sorpasso. La squadra non ĆØ mai lucida quando ha l’opportunitĆ di rientrare, oltre alla stanchezza dell’ultimo doppio impegno stagione sente troppo la pressione di dover conquistare due punti fondamentali per il proprio percorso. L’aspetto psicologico sembra essere quello su cui il tecnico dovrĆ lavorare, insieme a cercare delle risposte diverse da una panchina che al di lĆ di Diop produce troppo poco per la squadra a livello offensivo.
Matteo Cardia














