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Dinamo Sassari | Le Pagelle: Diop ci mette energia, Whittaker in difficoltà

Ousmane Diop durante Dinamo Sassari-Napoli | Foto Luigi Canu
Ousmane Diop durante Dinamo Sassari-Napoli | Foto Luigi Canu
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Sconfitta all’esordio per la Dinamo Sassari, che perde al PalaSerradimigni per 90-111 contro la GeVi Napoli. Una gara condizionata sia dall’ottima prestazione al tiro avversaria che dalle rotazioni sassaresi ancora piuttosto corte. I nostri giudizi.

Whittaker: 5. Il battesimo non è per nulla semplice contro Pullen ed Ennis su cui si alterna insieme ai compagni. Giocatori che lo mettono in difficoltà in difesa, dove aveva più impressionato durante il periodo estivo, togliendogli lucidità ed energie anche sul lato offensivo. Tante le difficoltà nel mettere in ritmo i compagni. Prova a prendersi qualche responsabilità in più con il passare dei minuti, ma le forzature il più delle volte non pagano.

Pisano: 5,5. Primo quintetto base in Serie A. Sente però come alcuni dei suoi compagni lo scotto della prima gara e soprattutto l’intensità differente messa in campo dagli avversari.

Kruslin: 6. La sua tripla e il suo urlo nel primo quarto sembrano poter scuotere Sassari dall’iniziale torpore. Anche lui patisce la qualità sul perimetro dei partenopei, ma per diversi tratti della sfida è quello che mette l’aggressività giusta in attacco quando servirebbero coraggio e decisione. Chiude con 13 punti nonostante la serata non perfetta dall’arco complice il buon lavoro avversario in uscita dai blocchi.

Treier: 5. Se Napoli ha nei due piccoli la dinamite per far potenzialmente esplodere le partite, Zubcic è chiaramente la chiave in mano a Milicic per aprirle. L’estone prova a prendersene cura, ma subisce spesso l’ex London Lions bravo ad alternare le giocate vicino e lontano da canestro. In attacco poi non è serata per tutta la squadra, ma lui prende appena quattro tiri in venti minuti. Troppo pochi in questo momento.

Gombauld: 5,5. Per impatto offensivo è il giocatore insieme a Kruslin che fa meglio nella prima metà di gara, con buoni movimenti vicino al ferro. Nella propria metà campo però qualche difficoltà c’è, soprattutto nelle letture in aiuto. Può e dovrà continuare a crescere, ma gli aspetti positivi ci sono.

Cappelletti: 6. Tra gli esterni è quello che ha le letture offensive migliori, sia per sé che per i compagni (nove gli assist al 40′). I falli complicano la sua serata, così come anche l’efficacia avversaria tra i pari ruolo. Ma è un buon segnale per il futuro a cui obbligatoriamente Sassari deve già guardare.

Gentile: 5,5. Non la prima serata che avrebbe voluto probabilmente avere da capitano di questa nuova Dinamo. Con gli arbitri non scatta il feeling, prova a creare qualcosa dal palleggio con la giusta personalità ma l’alternanza tra cose positive e negative è la cartina di tornasole. Prova poi a tenere il timone della squadra a partita già finita dimostrando di essersi calato bene nel ruolo.

Diop: 6. Rientra in campo dopo l’assenza forzata negli ultimi due test prima dell’inizio della stagione ed è visibile la voglia di spaccare tutto già dalla prima azione, quando raccoglie tre rimbalzi offensivi di fila. Prova a mettere la solita energia, Bucchi non vuole giustamente chiedergli troppo, ma alla fine risulta tra i migliori anche per approccio mentale alla sfida.

McKinnie: 6. Il primo canestro in maglia Dinamo è un buon presagio per il futuro, con un movimento senza palla che dice qualcosa anche sulla possibilità di adattarsi bene al gioco della Dinamo dell’ex Golden State. Servirà tempo, come noto, per vederne gli effetti sugli equilibri offensivi e difensivi della squadra. Chiude in doppia cifra a quota 15 punti, con Bucchi che nel momento in cui i ritmi si abbassano lo lascia in campo probabilmente anche per prendere condizione.

Raspino: sv.

Gandini: sv.

Coach Piero Bucchi: 6. L’insufficienza sarebbe qualcosa di troppo. Fa quel che può, con quel che ha a disposizione (fuori Charalampopoulos, Tyree, Raspino e ovviamente Benzsius), probabilmente anche con qualche problema in più del previsto visto le difficoltà di alcuni giocatori – da Whittaker a Treier – e la forza di una Napoli che corre il campo a ritmi altissimi e soprattutto raramente sbaglia al tiro. Il lavoro principale nella settimana sarà di recupero di energie prima mentali e poi fisiche. Un primo tassello per concentrarsi successivamente sull’aspetto difensivo (troppe le difficoltà di comunicazione e troppi i 55 punti subiti nel primo tempo) e sull’inserimento di un McKinnie che ha lanciato buoni messaggi in attacco.

Matteo Cardia

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