I nostri giudizi sulla Dinamo Sassari sconfitta a Masnago dalla Openjobmetis Varese nel sesto turno del massimo campionato di Serie A.Â
Gombauld 6,5 – subito coinvolto dai compagni ripaga la loro fiducia facendo molto bene sotto i tabelloni, ma in difesa quando Cauley Stein l’ha portato lontano da canestro ha sofferto tantissimo. Chiude da topscorer biancoblù in una serata in cui comunque ha fatto il suo.
Tyree 4,5 – qualche sporadico squillo nel corso della gara. Davvero troppo poco per il talento a disposizione che, a eccezione della partita contro Treviso, non è mai stato un fattore. In quell’occasione arrivò l’unica vittoria per Sassari. Coincidenze?
Whittaker 6 – i numeri parlano di una discreta partita (16 punti), ma manca ancora nei momenti chiave della gara: il plus minus di -17 è una statistica che fotografa bene questo aspetto
Treier 5,5 – qualche imprecisione e due tiri pesanti sbagliati dall’estone in una partita di grande sacrificio in cui è stato utilizzato da lungo vista l’emergenza sotto i tabelloni.
Gentile 6 – tante piccole cose che non vanno sotto la voce punti segnati nel momento della rimonta sfiorata dai biancoblù. Peccato per lo 0/3 da oltre l’arco su tiri nati in momenti delicati della partita.
Raspino s.v. – pochi minuti sul parquet per dare respiro ai compagni.
Charalampopoulos 6,5 – impatto discreto dalla panchina dell’ala greca che sfrutta con mestiere alcune lacune difensive di Varese, per poi mettere la sua prima tripla della gara e regalare il -4 in avvio del quarto finale. Negli ultimi minuti Bucchi gli preferisce Mckinnie, a posteriori forse è stato un errore.
Mckinnie 5 –Â va a corrente alternata, a tratti sparisce e a tratti si accende in entrambi i lati del campo come in occasione della stoppata su Cauley Stein. Il tempo passa e il percorso di integrazione sembra non procedere come sperato.
Kruslin 5 – non la migliore versione del croato, sia in difesa che in attacco: parte in quintetto da “tre” senza mai incidere chiudendo con 1/6 da oltre l’arco
Cappelletti 7 – non rifiuta di prendersi delle responsabilità durante alcuni momenti chiave della gara e lo fa anche bene: il numero 0 biancoblù si merita il tanto minutaggio concesso da Bucchi ed è uno dei protagonisti della rimonta fino al -4 biancoblù.
Pisano n.e.Â
Gandini n.e.
coach Bucchi 6 – le sfide lo divertono, e forse sarà spuntato un sorriso sul suo volto quando la Dinamo si è riportata a contatto dopo 30′ a inseguire a distanza: in emergenza e in una situazione più dinamica che mai nata da varie vicissitudini, si è affidato spesso a delle certezze, trovando anche qualche buona risposta da giocatori che fin qui non hanno totalmente convinto come Whittaker e Charalampopoulos. Sono ancora troppe le carenze e i passaggi a vuoti di una squadra che rimane cantiere aperto, ma impossibile imputargli tante colpe.
Matteo Porcu














