Vittoria schiacciante della Dinamo Sassari nella prima uscita dell’Areas Cup, ultimo impegno della preseason sassarese. I nostri giudizi dopo la vittoria sul Gravelines.
Dowe: 7. Tanti minuti da play ma fa vedere tutto il suo arsenale offensivo trovando anche la soluzione dai 6,75 dal palleggio. Bravo a gestirsi e a dare il suo contributo anche in difesa.
Kruslin: 7. Aumenta il proprio carico difensivo e trova anche una buona continuità al tiro. Da sottolineare anche i 7 assist a fine partita.
Raspino: 6,5. Si carica presto di falli influenzando la sua partita. La volontà c’è, come dimostra anche l’ultimo quarto dove prova a prendersi qualche responsabilità in più.
Bendzius: 7. Spacca la partita come sa fare solo lui. Già 16 all’intervallo, apre con due triple il secondo tempo poi scava il solco definitivo presentandosi più volte al tiro libero. Chiude a quota 27.
Onuaku: 7. Rebus per Johnson e per l’intera difesa transalpina così come Bendzius. Meno evidente rispetto alle prime uscite ma quando viene trovato sotto non ha problemi a farsi largo tra gli avversari. Buono anche l’atteggiamento difensivo in alcune situazioni.
Chessa: 7. Solita prova di sostanza per il play sassarese, caldo ancora una volta dall’arco ma soprattutto sempre attento su ambo i lati del campo.
Diop: 7. Inizia ancora una volta un po’ leggero, poi fa capire di esserci prima in difesa e poi in attacco, soprattutto nel secondo tempo.
Gandini: 7. Esempio di abnegazione e applicazione per i più giovani e non solo. Si sbatte tanto su ambo i lati, divertendosi anche quando può in attacco.
Pisano: 7. Risponde con personalità all’opportunità concessa da coach Bucchi. E fa bene, una sorpresa positiva che fa pensare meno almeno per questa notte alle tante assenze.
Piredda: 6,5. Meno minuti rispetto al compagno di avventure Pisano, ma fa in tempo a provare a iscriversi a referto.
Coach Bucchi: 7. Sassari gioca senza cinque pedine delle rotazioni previste, ma la testa c’è e si vede. Al di là delle difficoltà dell’avversario, la squadra si muove bene, collassa e collabora meglio in difesa rispetto alle prime uscite e si diverte. E questo non può che far bene al clima di uno spogliatoio in cui le assenze potenzialmente potrebbero essere pesanti.
Matteo Cardia
