Torna a vincere la Dinamo Sassari, che al PalaSerradimigni sconfigge per 86-76 la Scafati di David Logan. Questi i nostri giudizi.
Robinson: 7. È il primo a dare l’esempio in difesa, non riesce a mettersi in ritmo a livello personale ma riesce a far girare molto meglio i compagni rispetto a quanto visto prima della sosta. Chiude con 8 assist a referto ed è la miglior notizia, in attesa che torni anche quel primo passo visto solo a tratti anche contro la squadra di Caja.
Kruslin: 6. Torna in quintetto, ed è bravo inizialmente a guardare più i compagni che il proprio tabellino personale. Due falli commessi nel giro di pochi secondi nel secondo periodo lo innervosiscono tanto con sé stesso. Nel secondo tempo prova a darsi una scossa in difesa ma va a corrente alternata.
Jones: 7,5. Non ha fretta di aggredire la partita, ma conosce le proprie responsabilità e non rifiuta i tiri quando aperti. Nel momento più difficile a inizio secondo tempo prende per mano la squadra e ricaccia indietro Scafati, arrivando a quota 19 con ottime percentuali. Importante il suo apporto anche a rimbalzo. Un altro passo avanti nella sua crescita.
Bendzius: 7,5. Il lituano era atteso dal pubblico e non solo, perché nelle ultime uscite la sua mano era mancata eccome. Finalmente messo in ritmo dai compagni, approfitta anche di qualche metro di troppo concesso da Scafati segnando 14 dei 22 punti totali di Sassari nel primo quarto. Non si ferma e nel terzo periodo insieme a Jones non sbaglia praticamente mai al tiro. Una serata che ci voleva, chiusa con 23 punti (7/9 da tre). Determinante.
Stephens: 6,5. Quello che può dare alla Dinamo in difesa lo si vede sul cambio che dopo un paio di minuti lo porta su Logan, costretto a una persa dopo il tentativo di attaccarlo. Subito in quintetto, con tanta energia e soprattutto un linguaggio del corpo estremamente positivo. A inizio secondo tempo va però difficoltà quando Scafati tenta di tornare sotto. Mette minuti nelle gambe importanti per la conoscenza della squadra nel finale.
Diop: 6,5. Cerca di impattare come aveva abituato, ma inizialmente qualche granello nei suoi meccanismi sembra esserci. Cresce però alla distanza, portando quell’energia necessaria a tamponare Scafati nel terzo periodo quando Bucchi chiede di alzare il ritmo in difesa.
Gentile: 6. Lavoro prezioso ma invisibile alle statistiche nei primi due quarti principalmente nella propria metà campo. Perde qualche giro però nel secondo tempo e la mano resta fredda.
Nikolic: 6. Prova ad avere un impatto diverso rispetto alle ultime uscite e ci riesce al suo primo ingresso in campo. Più una partita di gestione che di aggressività dal secondo periodo in poi per lui.
Treier: 7. Torna dopo mesi di lontananza da quel parquet che ne aveva testimoniato la crescita importante della passata stagione e si ripresenta con una tripla di quelle a cui aveva abituato. Va con coraggio a lottare sotto i tabelloni e sembra non soffrire troppo il ritmo partita. Chiude in doppia cifra a quota 10.
Devecchi: sv. Solo pochi minuti in campo.
Chessa: 6,5. Dopo aver assaggiato il parquet nel finale del primo tempo, torna nell’ultimo periodo e ci mette poco a mettere la mano a servizio della squadra dall’arco. Nove punti, in nove minuti. Non male.
Gandini: sv.
Coach Piero Bucchi: 6,5. La vittoria di Sassari è costruita nel primo tempo ma prende definitivamente forma nel timeout che il coach biancoblù chiama a inizio terzo periodo quando Scafati si riavvicina sino al -6. Sassari appare più dinamica nella metà campo avversaria e con migliori spaziature, ma la differenza la fa l’intensità difensiva vista in alcuni tratti della gara, soprattutto nel primo e nel terzo quarto sul perimetro. Quella con Scafati è però una vittoria importante per il morale che sarà fondamentale per la preparazione di una sfida difficile come quella con Pesaro del prossimo turno.
Matteo Cardia














