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Dinamo Sassari, le Pagelle | Bendzius è a tratti immarcabile, Logan c’è

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Eimantas Bendzius in Milano-Sassari | Foto Luigi Canu
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La Dinamo Sassari lotta alla pari per quasi quattro periodi ma è Milano a conquistare gara 2, fissando il risultato sul 90-82 finale. I nostri giudizi.

Robinson: 5,5. Ha pazienza, e a inizio partita è tanto necessaria, nel mettersi in partita e guidare i compagni prendendo per mano anche Bilan che entra in partita quando messo in ritmo dal suo play. Con lui in campo la Dinamo sembra girar meglio per tre quarti, non trova spesso il canestro perché Hall è fastidioso ma attaccare continuamente il ferro porta i suoi risultati. Nell’ultimo quarto però non riesce più ad accendere la lampadina e non è freddo: prima passa sotto il blocco che porta alla tripla pesantissima di Rodriguez, poi forza affrontando Hines in penetrazione. Peccato.

Kruslin: 5,5. Inizio difficile per il croato, poche le scelte lucide in entrambi i lati del campo. Cresce di pari passo insieme a Logan, con due triple di striscia cambia il risultato e la faccia di una Sassari che diventa sfrontata. Sembra trovare continuità, nel momento cruciale però soffre difensivamente Shields e soprattutto perde la palla nel possesso che consegna definitivamente la partita a Milano.

Burnell: 6,5. Milano gli nega sempre la possibilità di ricevere in post, rimane silenzioso in attacco cercando di spendersi in difesa. È lucido nell’approccio al terzo quarto in attacco, bravo nel trovare i compagni, ma soprattutto si attacca a Shields facendolo innervosire. Non trova però più spazio nell’ultimo periodo, quando la Dinamo per larghi tratti sembra trovare la quadra con un diverso quintetto.

Bendzius: 7. Il lituano si fa trovare con i piedi apposto oltre l’arco mettendosi così subito in partita e scrollando la tensione dalle spalle della Dinamo a inizio gara. Sempre presente a rimbalzo, tiene in piedi i suoi quando Milano sembra poter accelerare e quando la squadra di Messina mostra il suo miglior lato per riavvicinarsi. Lo sforzo è massimo, finisce una partita a tratti monumentale con 23 e 9 rimbalzi, e con un po’ di stanchezza che si nota negli ultimi minuti.

Bilan: 6,5. Sfrutta al meglio la buona verve di Robinson in regia per mettersi in partita. Lavoro di sacrificio in difesa, con show altissimi che complicano la vita di Milano. I compagni vanno da lui nei momenti complessi, ed è bravo il croato come al solito a lavorare con sagacia. La lotta con Hines e con Melli lo stanca, il metro degli arbitri pure, e i liberi sbagliati pesano sul lungo periodo. La sua prova rimane comunque importante.

Gentile: 6. Non l’impatto migliore per il nativo di Maddaloni, che entra e manda in lunetta Hall a pochi secondi dalla fine e chiude il primo periodo con una persa che porta Milano nuovamente avanti dopo il grande sforzo sassarese. Un colpo al collo gli complica ancora di più la vita, il duello difensivo con Rodriguez – a tratti immarcabile – gli fa salire quella tensione giusta che lo rimette parzialmente in partita.

Diop: 6,5. Concentrazione ed energia maggiore rispetto a gara 1 e si vede sin dal suo inizio. La stoppata su Ricci è un esempio della crescita del giovane senegalese, così come il lavoro a rimbalzo a inizio ultimo periodo, quando sostituisce Bilan con coraggio e non solo.

Logan: 6,5. I fantasmi di gara 1 sembrano ancora presenti nella mente del Professore. Spende due falli in maniera rapida e nervosa, poi però cambia qualcosa. Si alza dall’arco per due volte di fila e si muove solo la retina, unisce una recuperata, un assist e un canestro in penetrazione mettendo il suo segno sul parziale di 12-2 che la Dinamo firma nel secondo periodo. Messina chiede ai suoi il massimo sforzo per placarlo, Hall in parte ci riesce anche se il nativo di Chicago è uno degli ultimi ad arrendersi.

Treier: sv. Pochi minuti per l’estone, grazie soprattutto alla prova positiva di Bendzius.

Devecchi: sv. Pochi istanti di gara per il capitano.

Gandini: sv.

Pitirra: sv.

Coach Piero Bucchi: 6. Il suo timeout dopo il 7-0 iniziale di Milano rimette le cose apposto, perché Sassari difende meglio e trova le soluzioni offensive con pazienza, riuscendo a mettere in ritmo finalmente anche le sue guardie. La squadra lotta, è a immagine e somiglianza del suo allenatore, nel lungo periodo la stanchezza però si fa sentire. La prova rimane comunque ottima. Unico neo, forse, la mancata presenza di Burnell nell’ultimo periodo dopo un buon momento su Shields nel terzo quarto.

Matteo Cardia

 

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