Il dado รจ tratto. L’annuncio atteso di Nate Renfro รจ arrivato nella serata di ieri, venerdรฌ 28 maggio. La Dinamo Sassari ha completato cosรฌ il disegno del suo puzzle per la prossima stagione. Un disegno in cui la scelta รจ stata chiara: quella di miscelare esperienza e fame, che sul campo si traduce anche nella possibilitร di poter sfruttare diverse caratteristiche a seconda dell’avversario che i biancoblรน avranno davanti.
Esperienza
Sarร il campo a dare il giudizio piรน importante. Sembra quasi banale dirlo, ma รจ in realtร l’aspetto piรน importante. Perchรฉ a volte anche gli incastri apparentemente perfetti poi nella quotidianitร possono non rivelarsi tali. Sulla carta perรฒ il lavoro fatto durante un’estate piรน lunga, ma resa piรน corta dai movimenti quasi immediati sul mercato e dalla futura partenza anticipata della preparazione causa Bcl (qui i dettagli), รจ positivo. Markovic ha utilizzato la scia della fase finale di stagione per far capire cosa avrebbe voluto modificare o mantenere per avvicinarsi piรน alla sua idea di pallacanestro. Idee che si sono unite al bisogno di progettualitร della Dinamo nel pacchetto italiani: Tambone, Udom e la permanenza di Cappelletti, piรน l’ingresso di un giocatore come Veronesi che ha atteso il passaggio al piano superiore e ha le potenzialitร per far bene, vanno nella direzione di una maggiore soliditร sul campo e fuori, con il tempo dalla propria parte. Aspetti che si uniscono alle scelte fatte per il quintetto base. Dove il rischio รจ stato ammortizzato al massimo dalla scelta di affidarsi a giocatori consapevoli delle difficoltร della pallacanestro europea, abituati a giocare in un sistema, ma anche di romperlo in caso di necessitร , vedasi Bibbins e Fobbs su tutti. Nessuna scommessa eccessiva, se non protetta – come Vincini e Trucchetti – da giocatori piรน esperti, e la evidente volontร di far vedere Sassari come una piazza che ha ambizione. Perchรฉ da un lato ha bisogno di certe risposte e risultati vista la sua storia, ma dall’altra puรฒ dare spazio per lanciarsi verso livelli piรน alti della pallacanestro europea.
Scelte
L’approdo di Renfro dร nello spot di cinque la possibilitร di avere due lunghi che potrebbero essere come lo ying e lo yang. Da una parte un giocatore estremamente verticale, a cui piace andare frequentemente sopra il livello del ferro, che ricerca piรน la profonditร del pitturato nei giochi a due. E che sull’altro lato apporta reattivitร a rimbalzo e sui cambi, che con l’ex Paok in campo saranno accettati con piรน serenitร . Dall’altra un lungo come Halilovic, tecnicamente piรน educato, in grado di ridare a Sassari l’opzione dell’isolamento spalle a canestro spesso mancata negli ultimi tempi e di portare chili e centimetri nei pressi del ferro anche in difesa. Il riassunto del pitturato descrive quello che sulla carta รจ stata l’idea di Sassari. Trovare giocatori che potessero far variare lo spartito a seconda delle necessitร . Markovic lo aveva giร fatto capire nella scorsa stagione. Utilizzando in alcuni casi tre piccoli nello stesso momento in campo, oppure scegliendo il quintetto alto, con Charalampopoulos, McKinnie e un lungo tra Gombauld e Diop contemporaneamente in campo. Situazioni che potrebbero ripetersi facilmente, anche nella prossima annata. Pensando soprattutto alla possibilitร di far convivere Fobbs con altri due piccoli, o di dare minuti a Udom da cinque, per fare due esempi. La parola chiave proprio per questo eclettismo รจ sembrata essere “equilibrio“. Sassari ha perso tiratori piรน che affidabili dall’arco, da Kruslin a Jefferson, ha provato a inserirne di nuovi come Bibbins, Sokolowski e Tambone a cui si unirร Bendzius. Ha deciso di lasciare andare Charalampopoulos per arrivare a un giocare polivalente come il polacco ex Napoli. Ha aggiunto fisicitร nello spot di cinque con Halilovic ma non ha voluto perdere totalmente il fattore atletismo inserendo Renfro. Fare differenti tipi di basket, con diversi tipi di bilanciamento ma senza perdere stabilitร , questo l’obiettivo. Con due principi cardine alla base, uno tipicamente da parquet, l’altro che vale per dentro e fuori il Palazzetto, ovvero intensitร e appartenenza.
Dubbi
Ora spetta a Markovic unire tutti i punti. Tracciare con la propria penna le forme differenti per ottenere il miglior risultato, mettere le fondamenta per far sรฌ che il gruppo che si formerร sia anche in grado di reagire agli eventuali imprevisti. Restano chiaramente i dubbi da fugare. Dall’impatto con il basket di piรน alto livello di Bendzius al ritorno dopo l’anno di stop, alle condizioni fisiche di Sokolowski dopo una stagione molto intensa, fino all’impatto con la fisicitร del campionato per Bibbins e Renfro, specialmente a livello difensivo. Incognite a cui si aggiunge quella di una programmazione stagionale che sarร diversa rispetto a quella degli anni passati. I Qualifying Round di Bcl implicano una partenza anticipata che avverrร presumibilmente nella seconda settimana di agosto, a un mese preciso o poco piรน dalle semifinali dei QR prevista per il 19 o il per il 20 settembre, in una sede ancora da definire. Con il lavoro dello staff che non cambierร nel quadro generale, ma potrebbe doversi adattare a differenti equilibri. Il quadro principale รจ comunque ormai pronto per la consegna. Non resta che attendere la prima palla a due per capire che Dinamo potrร essere.
Matteo Cardia














