In occasione della prima puntata della nuova stagione di Trick’n’Roll, il nostro approfondimento dedicato al mondo della palla a spicchi isolana, come ospite è intervenuto il Club Manager della Dinamo Sassari Giacomo Devecchi. Di seguito vi riportiamo un estratto delle parole dette dall’ex capitano dei biancoblù, intervenuto come ospite nei nostri studi.
Sul nuovo ruolo
“È meglio stare in campo che a bordo campo (ride ndr), in queste settimane sto un po’ soffrendo. Il difficile non sta tanto durante la preparazione, che non è la parte che preferivo della stagione, quanto durante le gare. Il parquet mi manca tanto, ma l’adrenalina che si prova nel guardare la Dinamo giocare è sempre la stessa, anzi forse anche maggiore, non poter dare una mano ai ragazzi ti fa soffrire di più”.
Sull’inizio della stagione della Dinamo
“L’anno scorso eravamo in una situazione simile, il coach in questo senso è stato bravissimo nel non caricare di pressioni e responsabilità la squadra. Un tecnico della sua esperienza sa come gestire al meglio queste situazioni. Abbiamo avuto in questo avvio più problemi dall’infermeria che all’interno del terreno di gioco. Come dico spesso, non bisogna fasciarsi la testa alle prime difficoltà. Ancora si deve creare la vera chimica di squadra, ma questo è normale considerati i problemi avuti nel precampionato legati agli infortuni. Il calendario non è dalla nostra, abbiamo un percorso molto difficile da affrontare, però andiamo avanti. Ora l’obiettivo primario è chiudersi in palestra e lavorare sodo, certo i risultati sono importanti ma ora serve lavorare maggiormente sul gruppo squadra”.
Su Tyree
“Tyree è un giocatore molto offensivo, lui può risultare determinante. È un ragazzo che ha tutte le carte in regola per prendere in mano la situazione e condurre lo spogliatoio. Può diventare un leader sia sul campo che nel gruppo. Come detto, in queste prime settimane, serve equilibrio, ecco lui potrebbe essere il peso che permetterà di mettere alla pari i due piatti della bilancia. Il gioco che chiede coach Bucchi non è semplicissimo, per i nuovi arrivati serve tempo, ancor di più se non hai modo di allenarti con l’intera rosa a disposizione”.
Su Gentile
“È stato facile lasciare a Stefano l’eredità da capitano. Lui è un ragazzo in gamba e dalla grande personalità, conosce benissimo il club e le dinamiche che ruotano attorno alla società. Lui darà una grossa mano anche al coach. Può fare la differenza in campo, il suo ruolo è cambiato però sono convinto che farà benissimo in questa stagione”.
Sulla difficoltà di dover inserire ogni anno tanti nuovi elementi nel roster
“Sicuramente dare continuità all’organico del roster aiuta ad affrontare al meglio le stagioni. Sassari negli ultimi anni è stata sempre un trampolino di lancio verso l’Europa che conta e i campionati che contano. Questo è un po’ il nostro DNA, nei primi anni di Serie A siamo riusciti a tenere un buon zoccolo duro. Però c’è anche da considerare che, quando abbiamo vinto lo scudetto, la squadra era quasi interamente composta da nuovi giocatori. Quindi questo ci fa ben sperare”.
Sul problema al cronometro in occasione del BCL contro lo Stettino
“È la prima volta che in 30 anni di pallacanestro mi capita una situazione del genere. È abbastanza grave che accada una cosa simile a questi livelli, noi abbiamo fatto il possibile al termine della gara presentando il ricorso”.
Sulle emozioni della gara di addio “Jack To The Future” e sulle ambizioni da Club Manager
“Le emozioni di quella serata sono state bellissime, le ho paragonate a quelle dello Scudetto. In quella serata ho fatto un viaggio lungo la mia carriera. Il mio obiettivo da Club Manager è quello di puntare più in alto possibile, far crescere giorno dopo giorno e stagione dopo stagione tutto il mondo Dinamo, a partire dalla maschile, passando per le Women e la Lab, senza dimenticarsi però del settore giovanile. Voglio far fare uno step ulteriore di crescita a questa società. L’entusiasmo che c’è intorno a noi ci dà tanta benzina per far bene, questo è stata la nostra arma vincente durante questi anni”.
La Redazione














