Secondo posto in campionato con conseguente qualificazione alla Final Eight di Pesaro e una posizione al vertice nel Girone A di Champions League: finora la stagione da punto di vista dei risultati della Dinamo Sassari è stata impeccabile.
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La partita persa con Ostenda nel decimo turno della competizione europea non può di certo cambiare il giudizio sull’annata biancoblu. “Una sconfitta non cambia nulla, dobbiamo continuare il nostro percorso, giocando la nostra pallacanestro”- le parole di un Gianmarco Pozzecco che si è reso inconsapevolmente protagonista di un piccolo show in sala stampa in Belgio. Difficile non essere d’accordo col commento del triestino, guida tecnica e spirituale di un gruppo unito che sta ottenendo risultati importanti. La stagione del Banco di Sardegna sta però giungendo a uno snodo fondamentale della stagione col primo vero appuntamento da dentro e fuori datato 14 febbraio (quarto di Final Eight contro Brindisi) che si sta avvicinando sempre più: per questo urge fare un bilancio su quei (pochi) limiti che sono emersi fin qui.
Il Back to Back è un problema: Un aereo dopo l’altro e le soste in aeroporto di certo non farebbero bene a nessuno, ma la Dinamo Sassari ogni qual volta ha giocato al martedì in Coppa ha avuto più di una difficoltà. Le vittorie faticose con Holon e Litkabelis (squadre non proprio irresistibili) e le sconfitte con Manresa e,ultima in ordine di tempo, a Ostenda possono essere considerate un campanello d’allarme quando il calendario diventerà ancora più serrato, fatto riconosciuto anche dallo stesso Pozzecco in conferenza stampa: “Abbiamo accusato un po’ di stanchezza e non abbiamo messo l’intensità di sempre”. Ecco quindi che emerge la necessità di trovare una soluzione al più presto, soprattutto nel reparto lunghi dove Evans e Bilan hanno fin qui tirato da soli la carretta (in maniera eccellente).
McLean che fai?: Proprio nel reparto lunghi nasce il problema più evidente del Banco di Sardegna: le voci su Jamel McLean hanno fatto ripiombare il numero 1 in un limbo che di certo non è un toccasana per le sue prestazioni sul parquet. L’ex Milano, dopo una prova ordinaria a Pistoia, è stato autore di una prestazione incolore in quel di Ostenda, ad eccezione di un lampo con giro sul perno e schiacciata nel quarto finale: non era sicuramente nel migliore McLean visto a Sassari nella seconda metà di dicembre, guarda caso quando le voci di un suo trasferimento si erano placate e non c’erano nubi suo suo futuro. Saranno giorni fondamentali su questo fronte per il giocatore (che ha diritto all’uscita libera dal contratto entro il 31 gennaio, fatto salvo un preavviso di 15 giorni) e per la società che potrebbe dover correre ai ripari per sostituirlo. Il due di picche ricevuto da Lauvergne potrebbe far tornare alla carica lo stesso Partizan Belgrado alla ricerca di un lungo per dare l’assalto a un Eurocup in cui le italiane stanno ben figurando. Chi vivrà, vedrà, ma una presa di posizione da parte della Dinamo con un ultimatum al giocatore potrebbe accelerare le cose e dissipare ogni dubbio.
Matteo Porcu