Titoli di coda, punto di non ritorno, fine dei giochi. Chiamatela come volete, ma la separazione tra Gianmarco Pozzecco e la Dinamo Sassari pare ormai matura, nonostante le recenti dichiarazioni del coach alla Gazzetta dello Sport di appena un mese fa.
Tira e molla
Una stagione quella 2020/2021 che l’ex stella di Varese poteva anche non iniziare in Sardegna con quell’addio preannunciato, ma mai annunciato e anzi smentito dopo poche ore in una conferenza stampa insieme a Stefano Sardara. Tutto risolto, la costruzione della squadra prosegue secondo le indicazioni di allenatore, staff e GM e tutto procede a meraviglia fino a febbraio: le Final Eight dell’ex playmaker della nazionale durano poco, doppio tecnico, sconfitta e ramanzina sulle colonne de La Nuova Sardegna da parte del patron. Alla vigilia della sfida con Milano la famosa dichiarazione sul budget ridotto, anche questa commentata dal numero uno biancoblù. Un botta e risposta che è poi sfociato in un comunicato, arrivato in una tranquilla mattina di inizio maggio: “Sospensione di dieci giorni per motivi disciplinari per Pozzecco”. Sardara ha poi spiegato all’ANSA che è questione di regole e rispetto, anche se non è ben chiaro a quale episodio possa essere riferito, garantendo che lo stesso trattamento sarebbe stato riservato a un altro tesserato.
La sanzione
I fatti, non chiariti dal comunicato, parlano di “comportamenti sanzionati dagli organi competenti della Basketball Champions League, i quali fanno seguito a precedenti analoghi sanzionati dalla Federazione Pallacanestro Italiana” che si riferiscono al caldo finale di Nymburk dove Pozzecco si è lamentato con l’arbitraggio per alcune decisioni. Anche in questo caso (come a dicembre per la famosa bestemmia nel timeout con il Bakken Bears) è arrivata una sanzione amministrativa come abbiamo raccolto dall’Ufficio stampa della Basketball Champions League: il club è stato sanzionato a inizio aprile per le dichiarazioni pubbliche e negative del coach in conferenza stampa. Dichiarazioni che comunque non sembravano essere così pesanti da meritare una sospensione disciplinare.
Tempismo imperfetto
La mossa della Dinamo Sassari arriva in un momento che sembra tutt’altro che azzeccato: la sanzione disciplinare (ognuno decide in casa propria, ci mancherebbe) arrivata a inizio aprile poteva essere comminata prima e non a dieci giorni da un momento delicato come l’inizio dei playoff. Tifosi e una squadra plasmata e “innamorata” del proprio allenatore (basta leggere le dichiarazioni recenti di Miro Bilan) in che modo affronterà queste ultime due gare di regular season e i quarti dei playoff alle porte? La risposta arriverà presto, ma quel che sembra sempre più certo è che la panchina della Dinamo dovrebbe cambiare proprietario al termine dei playoff, ovvero a fine stagione: il ritorno di Demis Cavina, che bene sta facendo a Torino, è l’ipotesi più calda al momento, anche se a Sassari non sono nuovi i colpi di teatro. Proprio come quello che portò Pozzecco alla Dinamo, un Pozzecco che inseguirà quella che potrebbe essere una “Last Dance” con i suoi ragazzi per regalare un’altra emozione ai suoi tifosi.
Matteo Porcu