Domenica 2 giugno 2019 rimarrà una data storica per i tifosi della Dinamo Sassari. Vittoria consecutiva numero 22 per la banda di Gianmarco Pozzecco e un secco 3-0 rifilato ai campioni d’Italia uscenti di Milano.
L’ARIA CHE TIRA – La Dinamo vive uno stato di grazia che non ha eguali. Il perentorio 3-0 contro Milano, che segue il medesimo risultato conseguito contro Brindisi e la vittoria nella Fiba Europe Cup, infatti, è un ruolino di marcia che non può neanche essere paragonato alla stagione 2014-15, quello dello storico Scudetto. Con la partita di domenica sera il Banco centra la 22esima vittoria di fila, ma soprattutto ci arriva dopo un cambio di allenatore in corsa – Pozzecco per Esposito – e il grave infortunio di Scott Bamforth, uomo copertina della squadra. La buona performance delle Final Eight di Coppa Italia è stata solo il preambolo di un finale di stagione pazzesco: Sassari non conosce più la sconfitta, vince e convince. Ora la Dinamo aspetta di conoscere l’avversario della finale: una partita per nostalgici contro la Cremona allenata da Meo Sacchetti o la più esperta Venezia, battuta ai quarti di Coppa Italia ma comunque molto temibile.
GARA 3 – La serata di festa al Palaserradimigni è stata paradossalmente la peggiore delle tre partite giocate contro i campioni in carica dell’Olimpia. La squadra ha sentito “il peso del cappotto”, ovvero ha avvertito l’importanza di chiudere la serie senza sconfitte nel primo appuntamento utile fra le mura amiche. Ne emergono un attacco un po’ inceppato, il ritorno del problema ai liberi – già visto alla fine della stagione regolare – e soprattutto quelle 17 palle perse che fanno suonare un campanello d’allarme. In finale, qualora si presenti Cremona contro il Banco, perdere tutti questi palloni favorirebbe il gioco fatto di corsa e transizioni di Sacchetti; e non è che con Venezia ci sarebbe maggiore clemenza.
I RITORNI – Ieri si è visto un Jamie Smith da urlo. Il playmaker da Alabama entra prepotentemente nella serie e nei playoff dopo una lunga degenza post-infortunio. Bombe ignoranti, visione e una bella dose di leadership che alla squadra serve come il pane. Positivo anche l’impatto di Justin Carter che, nel momento di buio di inizio terzo quarto, si applica in difesa e confeziona prima un assist e poi una schiacciata che non solo ha svegliato i compagni, ma forse ha anche scacciato qualche demone che si portava dietro da troppo tempo. Ancora non pervenuto McGee, ma i giorni di riposo che avrà la Dinamo rispetto all’avversaria potrebbero essere fondamentali per rimetterlo pienamente in sesto in vista della serie finale. Non sembra essere un problema, invece, la pausa presa ieri dal trio italiano Spissu-Gentile-Polonara: i tre hanno tirato la carretta nelle ultime partite e una flessione è più che fisiologica.
Lello Stelletti