E ora: sotto a chi tocca. Nel post-partita di Olbia-Monterotondo, scontro diretto tra ultime in classifica che ha lasciato i bianchi sul fondo della serie D dopo 5 turni, il presidente Guido Surace ha siglato l’ennesimo coup de theatre di questa tragedia che da quasi un anno è in scena dalle parti di via Ungheria. La presenza de visu in conferenza stampa del presidente certifica la volontà di metterci la faccia, ma di fatto prova soltanto a distrarre dallo sfacelo del campo annunciando che la società sta cercando l’allenatore “giusto” e che c’è un “attaccante molto forte in attesa di permesso di lavoro”.
In pratica: tutto e niente. Con buona pace dei proclami e delle aspettative di una piazza che ormai va al Nespoli con la leggerezza di chi non si aspetta nulla.
Il dato
D’altronde, negli ultimi 12 mesi, i bianchi hanno vinto solo quattro volte, che diventano due da quando si sono insediati gli svizzeri. Nell’ordine: 2-1 alla Fermana il 25 ottobre 2023, 1-0 al Pineto il 2 novembre, 1-0 all’Arezzo il 28 gennaio e 4-1 alla Recanatese il 17 marzo. Si aggiungano 7 pareggi e poi si contino la bellezza di 25 sconfitte. Una caduta senza fine per i bianchi, con l’ultima in ordine temporale contro il Monterotondo che ha lasciato i bianchi come fanalini di coda del girone G di serie D. Troppo fumosi gli attaccanti di mister Isoni, promosso per l’occasione dall’under 19 a cui farà ritorno appena arriverà il nuovo allenatore. Difficile capire verso quale profilo si orienterà la proprietà svizzera e il suo entourage, ma una cosa sembra abbastanza certa: dev’essere una via di mezzo tra un condottiero spartano e un medico in grado di resuscitare i pazienti.
La squadra
Dalle parole del presidente Surace emerge, volente o nolente, il sostegno all’attuale rosa, cui si aggiungerà soltanto un attaccante “molto forte”. L’ironia olbiese ha suggerito subito che ci vuole letteralmente un fuoriclasse per far svoltare un reparto in cui il solo Furtado ha trovato lo specchio della porta e sembra aver piedi di categoria differente. Purtroppo, per lui e per l’Olbia, non si può dire altrettanto dello stato di forma, che sembra ancora lontano da quella ideale. Generosi, ma inconcludenti, Cabrera e Santi, tanto volenterosi quanto pasticcioni ma lo stesso discorso si può dire per tutta la squadra, che al cospetto di un avversario cinico oltre le proprie capacità non è riuscita a mostrare nulla di più che una reazione nervosa nel finale, chiudendo tra i fischi della curva e gli inviti a cambiare mestiere e gli applausi d’incoraggiamento della tribuna centrale.
Partnership
Non porterà punti ma segna un parziale radicamento nel tessuto locale l’accordo tra Olbia e Bruno Selleri, da ieri ufficialmente nel network “Olbia Academy” per costruire un settore giovanile solido e offrire alla prima squadra l’apporto di giovani che possano, un giorno non troppo lontano, indossare la casacca bianca. Sorrisi e strette di mano tra i presidenti delle due società, Emanuela Selleri e Guido Surace, e la prospettiva di un futuro migliore dell’attuale.
Claudio Inconis