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Dai e Vai| Dall’MVP alla Rivelazione, sulla Dinamo Sassari c’è però il segno di Bucchi

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Piero Bucchi | Foto Luigi Canu
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Si è chiusa in semifinale la stagione della Dinamo Sassari. La squadra biancoblù è stata protagonista di un’annata chiusa in crescendo, conclusa tra le prime quattro squadre in Italia. Con uno speciale Dai e Vai, Nando Mura assegna i premi di MVP e di Rivelazione dell’anno, e chiude con un commento su coach Piero Bucchi.


MVP

“And here’s to you, Mrs. Robinson”, cantano Simon e Garfunkel: cambiate il sesso ed ecco il giocatore che ha cambiato la Dinamo. Playmaker sfacciato, leader non solo tecnico, esplosivo penetratore e micidiale “triplista”, Gerard Robinson è stato un grande perché ha saputo parlare tante lingue. Quelle dei suoi compagni: facendoli giocare tutti bene. Anzi meglio.

RIVELAZIONE

In una Dinamo che ha giocato soltanto su solide certezze, la rivelazione è stato l’alto minutaggio (spesso in doppia cifra) concesso a uno “junior” di ormai 37 anni, Jack Devecchi, che da capitano non giocatore è diventato, grazie alla fiducia del coach e alla sua eccezionale disponibilità, un affidabilissimo meccanismo nel consolidato sistema di gioco sassarese.

COACH

Che non fosse un “TappaBucchi” l’avevamo capito il giorno stesso del suo arrivo in Sardegna: Piero Bucchi ha rifondato, ridisegnato e rilanciato una Dinamo che era scivolata al penultimo posto. L’ha portata prima ai playoff e poi in semifinale scudetto. Dandole un’identità prim’ancora che un gioco. Vincente: ma anche bello da vedere.

Nando Mura

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