Tra gli eroi dei tifosi della Torres e di tutti gli appassionati sardi del calcio c’è sicuramente Antonello Cuccureddu. Una vera e propria leggenda del pallone: bandiera della Juventus con 432 presenze collezionate, che proprio in bianconero ha conquistato 6 scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. A Sassari Cuccureddu è rimasto nella storia per aver condotto ai playoff i rossoblù nella stagione 2005/06, una delle annate più belle vissute in quel del Vanni Sanna. Questa la nostra intervista all’ex tecnico dei sassaresi in vista dell’inizio dei playoff.
Domani inizia la fase a eliminazione diretta della Lega Pro. La Torres però dovrà ancora attendere prima di scendere in campo. Lei in carriera ha vissuto tante volte momenti simili a questo. Come si prepara un playoff e come si vivono queste settimane di avvicinamento?
“Non c’è una ricetta segreta per preparare al meglio i playoff, bisogna vivere questo momento così importante allo stesso modo di come si trascorre una normale partita di campionato. Ora serve solo allenarsi e dare il massimo durante queste settimane. La Torres è una squadra che gioca bene, gestita da un bravo allenatore con alle spalle una società importante e strutturata. I giocatori sono dei professionisti e sanno come gestire la pressione. In rosa ci sono tanti calciatori esperti che in passato hanno vissuto questi momenti, questo potrà tornare utile in questi giorni particolari. Non c’è un modo preciso per vivere queste settimane di attesa, i rossoblù devono essere convinti dei propri mezzi perché in queste gare da dentro fuori può succedere di tutto, nessun risultato è scontato”.
Una domanda sia al Cuccureddu allenatore che al Cuccureddu giocatore. Come si affrontano e come si vivono questi momenti in cui si gioca spesso e si ha poco tempo per preparare una partita?
”È una fase della stagione bella da vivere, queste emozioni ti tengono vivo e ti danno tanto entusiasmo. La cosa principale è crederci sempre, in ogni momento, anche durante gli allenamenti bisogna essere consapevoli di quello che si può fare. Testa e mente devono viaggiare allo stesso ritmo, l’una non esclude l’altra. La Torres è arrivata ai playoff con merito, da seconda in classifica e battendo avversarie blasonate, questo basta per far capire ai giocatori che possono affrontare i playoff senza mettersi limiti”.
La stagione 2005/06 con lei in panchina rimane una delle più belle vissuta a Sassari. A partire dalla grande rosa a sua disposizione, passando per le tante avversarie blasonate che avete sfidato, concludendo con il traguardo che siete riusciti a raggiungere. Che ricordi ha di quella annata?
”I ricordi di quella stagione sono bellissimi, quando si raggiungono determinati traguardi le annate ti rimangono stampate nella mente. Sarebbe stato ancor più bello arrivare in fondo ai playoff durante quell’annata e giocare la finale. Riuscire a qualificarsi è stato un grandissimo traguardo sia per i tifosi che per la società. Come li abbiamo affrontati? Senza timore, senza metterci limiti e cercando di dare il massimo”
Una stagione straordinaria quella della Torres, uno spogliatoio solido con tanti giocatori talentuosi e una rosa dalla forte anima sarda. Quale sarà per lei l’arma in più da sfruttare e come vede i rossoblù in vista di questa fase del torneo?
”Avere tanti sardi in squadra è un grande vantaggio per la Torres, in particolare quando giocherà di fronte al proprio pubblico. La forte identità isolana che compone le rosa dei rossoblù è un’arma in più da sfruttare a differenza delle altre squadre. In più nello staff di mister Greco ci sono due figure importanti come Tore Pinna e Alessandro Frau, loro hanno vissuto in prima persona questi momenti, sanno come si affrontano e sono delle fonti importanti da cui attingere per i vari consigli. Questo è un gruppo che se la può giocare contro tutte, non dico tranquillamente, però ha tutte le carte in regola per fare un bel percorso. L’importante è arrivare in finale, poi tutto il resto verrà da sé. Favorita dei playoff? Le squadre del sud sono sempre le più difficili da affrontare, ma anche noi sardi non scherziamo (ride ndr). Non so dire chi sia la favorita vedo tanto equilibrio tra le varie contendenti”.
Andrea Olmeo