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Concretezza, gol e solidità: con il Parma un Cagliari a immagine di Pisacane

Fabio Pisacane durante Cagliari-Parma | Foto Luigi Canu
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“I numeri della gara sono dalla nostra parte, questo non toglie i loro meriti però io sono soddisfatto dei miei a metà. Ma consapevole che gli errori si possono limare perché li abbiamo creati noi”. Sembra essere incontentabile Fabio Pisacane, dopo il 2-0 con cui il Cagliari ha regolato il Parma nella terza giornata di Serie A. Un ottimo modo di tornare in campo dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, due settimane utili per il tecnico rossoblù per continuare a trasmettere a Pavoletti e compagni i suoi principi tattici.

Difesa
Contro i ducali è arrivata la prima vittoria stagionale per un Cagliari che, piano piano, inizia ad assomigliare sempre più al suo allenatore. Che già da calciatore faceva di concretezza e pragmatismo due doti fondamentali del suo agire e che ora, nelle vesti di guida in panchina, continua a professare un calcio pratico ed efficiente, senza però rinunciare a provare a rendere protagonisti della manovra tutti gli undici giocatori in campo. Un processo ambizioso e, ovviamente, ancora ben lontano dal traguardo. Pisacane lo sa ed è per questo che a fine partita ha voluto sottolineare come alcuni aspetti della prestazione dei suoi ragazzi non lo abbiano soddisfatto. A partire dalle difficoltà nella prima costruzione, dovuta anche alla poca velocità nella circolazione della palla. Imputato numero uno Yerry Mina, croce e delizia di questa squadra: leader maximo in fatto di personalità e richiami ai compagni di squadra, autore del gol che ha incanalato il match sui binari rossoblù, ma pure più svagato del solito in area di rigore (con l’attenuante delle fatiche in maglia colombiana, viaggi intercontinentali compresi) e non particolarmente rapido in fase di impostazione. L’ex Everton è uno dei pilastri irrinunciabili nell’undici tipo di Pisacane, che probabilmente ha avuto il dubbio di lasciarlo fuori dopo la trasferta in Sudamerica, ma poi ha puntato sulla sua voglia di essere punto di riferimento per i compagni venendo ricompensato dal gol del momentaneo 1-0. Con alcune sbavature compensate dalla giornata clamorosa di Elia Caprile tra i pali, che con le sue 6 parate ha messo la griffe sul primo successo stagionale del Cagliari, ricordando a tutti quanto sia fondamentale per le sorti rossoblù.

Singoli
Le risposte positive per Pisacane però sono arrivate da diversi singoli: su tutti i protagonisti del 2-0, ovvero Palestra e Felici. Il primo ha fatto capire, una volta di più, perché l’Atalanta non abbia accettato il diritto di riscatto nella trattativa per il prestito: fisicità, tecnica, corsa e sfrontatezza sono le doti viste nella sgasata che ha originato il gol del raddoppio. Ovvero il primo in Serie A per Felici, passato in pochi giorni dal fallimento del passaggio al Venezia – Stroppa avrebbe fatto carte false per averlo in Laguna – ad arma a gara in corso ritrovata e sfruttata da Pisacane. Due ottime notizie per il tecnico partenopeo, che ha avuto la riprova di poter contare su una rosa ampia e ben assortita, dopo le ultime entrate in chiusura di mercato in tutti i reparti. C’era tanta attesa, comprensibilmente, anche per il debutto di Belotti con la maglia rossoblù. Il Gallo ha mostrato buona voglia di fare e di lottare per i nuovi colori, ma pure di essere ancora lontano dalla migliore condizione fisica. Così come Gaetano, cui Pisacane ha dato fiducia dal 1’, ricevendo in cambio una prestazione ordinata e un’occasione da gol non sfruttata a dovere, segnali positivi nel percorso di crescita dopo i problemi fisici della scorsa stagione. A centrocampo Prati ha confermato i progressi in fase di non possesso e di equilibrio già visti nelle prime uscite, in linea con i compiti a lui assegnati dal tecnico rossoblù. Meno evidente in fase di costruzione, praticamente perfetto in quella di equilibrio, come dimostrano i numeri a fine gara: primo per sponde (5), secondo per minor numero palle perse (4, contro le 15 di Gaetano, le 14 di Folorunsho o le 13 di Esposito), primo per palloni positivi dal centrocampo in su (29). Non è ancora al 100% nel processo di trasformazione in centrocampista “completo”, ma le cifre dicono che la strada è quella giusta.

Esame Lecce
Concretezza, panchina profonda, approccio giusto da parte dei nuovi e, soprattutto, prima vittoria in campionato nel primo scontro diretto del calendario. Il 2-0 sul Parma rappresenta per Pisacane e i suoi ragazzi un ottimo modo, se non il migliore, per avvicinarsi alla prossima gara, prevista per venerdì 19 settembre (ore 20.45) in casa del Lecce. La giusta occasione per mostrare la voglia di migliorare negli aspetti non positivi visti contro i ducali. Pavoletti e soci non saranno magari spettacolari come vorrebbero i più fini esteti presenti sulla piazza cagliaritana, ma sono certamente concreti e solidi. Due doti che favoriranno senza dubbio il percorso di crescita di squadra già impostato da Pisacane, che già negli anni alla guida della Primavera su queste basi ha costruito risultati e certezze.

Francesco Aresu

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