Il Cagliari è alla prese con le tante voci di mercato in entrata e in uscita mentre Maran prepara l’importantissima gara contro l‘Empoli di domenica alla Sardegna Arena valida per la prima giornata di ritorno di Serie A.
La partita contro i toscani potrebbe essere fondamentale per mettere un altro mattone verso il raggiungimento della salvezza, ma risulta essere decisiva più per gli uomini di Iachini che per Barella e compagni.
L’umore con il quale il Cagliari arriva alla sfida non è dei migliori viste le difficoltà dell’ultimo mese e l’ultima sconfitta in Coppa Italia contro l’Atalanta, al contrario di come venne affrontata la gara del Castellani quando i rossoblù si presentarono sull’onda dell’entusiasmo per il nuovo allenatore in sella dopo l’ultima tormentata stagione e gli anni di un mai completamente amato Rastelli.
Ad Agosto arrivò una sconfitta pesante che riportò sulla terra il Cagliari, domenica invece sarà importante sterzare rispetto alle problematiche di gioco e di mentalità delle ultime uscite.
Al contrario però di quanto avvenuto in trasferta, Maran potrà contare su un Cagliari che in questo campionato non ha mai sbagliato gli scontri diretti fra le mura amiche: delle squadre che seguono i rossoblù in classifica, infatti, le tre che hanno fatto visita alla Sardegna Arena (Genoa, Bologna e Chievo) sono tornate a casa con un pugno di mosche.
Iachini dovrà peraltro rinunciare a due elementi importantissimi del suo centrocampo come Bennacer e Krunic, mentre Maran saluta il ritorno in gruppo di un Pavoletti lontano dal gol dal pareggio segnato a Ferrara due mesi or sono e desideroso di tornare a mettere il timbro su una vittoria.
Saranno anche interessanti le risposte che la gara darà sul piano tattico: l’Empoli con l’avvento di Iachini è passato al 352, uno schema indigesto per il Cagliari e che quest’anno ha creato non poche difficoltà al rombo maraniano, come accaduto d’altronde nella gara di Coppa Italia contro il maestro del genere Gasperini.
Vincere contro l’Empoli darebbe ai rossoblù la garanzia di restare almeno con sette punti di vantaggio sulla zona rossa: affrontare gli ultimi giorni di mercato con tre punti in più in classifica potrebbe cambiare più di uno scenario e, chissà, portare nuove ambizioni al di là dell’obiettivo minimo della salvezza.
Matteo Zizola