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Cagliari, Ranieri chiude un ciclo: la sfida ora รจ pianificarne uno nuovo

Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari | Foto Valerio Spano
Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari | Foto Valerio Spano
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Da qualche ora Giotto ha un degno avversario per la nomea del cerchio perfetto. Claudio Ranieri a Cagliari, infatti, ha chiuso lโ€™ennesimo anello da favola della sua carriera. Promozione e salvezza trentatrรจ anni dopo lโ€™ultima volta in Sardegna sulla panchina rossoblรน. Un traguardo raggiunto dopo tanta sofferenza e tanto cuore, con lโ€™abilitร  del navigatore esperto che ha saputo schivare critiche, infortuni e oggettive difficoltร  tecniche. Ma soprattutto la bravura di chi ha saputo non solo evitare di macchiare una bella storia, ma che รจ anzi riuscito a rinsaldare la leggenda.

Ciclo chiuso

La salvezza a Sassuolo dei sardi chiude un ciclo. E nel calcio, cosรฌ come nella vita, non bisogna spaventarsi quando si utilizza questo modo di dire. Considerare chiuso un progetto รจ il modo migliore per farne partire uno nuovo con ancora maggiore slancio. E in chiave Cagliari chiudere questo ciclo perfetto, fatto da promozione e salvezza (impensabile per molti nellโ€™inverno del 2023 e invece un anno dopo diventato realtร ), รจ il metodo migliore per provare ad alzare ulteriormente lโ€™asticella in ottica futuro. Dโ€™altronde i tifosi, veri protagonisti della corsa salvezza rossoblรน, meriterebbero qualcosa di piรน che un campionato di sofferenza e di uno stadio provvisorio. Ecco perchรฉ il secondo ciclo Ranieri deve considerarsi chiuso anche all’interno del club come ragionamenti in chiave prossimo futuro. Il semestre da promozione dellโ€™anno scorso e lโ€™annata da permanenza in Serie A di questo campionato devono essere visti come una nuova base sulla quale costruire. Un Ranieri che oltre ad essere il comandante di un doppio traguardo strepitoso รจ stato anche abile sarto nel ricucire (ma sarebbe meglio dire saldare), in maniera solidissima, la passione del tifo con la squadra. Considerare chiuso il ciclo di Ranieri, attenzione, non significa pensare che non si possa continuare con sir Claudio in panchina, anzi. Anche solo ipotizzare un nome diverso da quello dellโ€™allenatore romano sembra utopistico. In una sfida che per la dirigenza isolana sarebbe ancora piรน complessa dello scalare lโ€™Everest senza bombole. Serve che il club consideri chiuso questo primo progetto con Ranieri per pianificarne uno nuovo, che preveda la giร  iniziata valorizzazione dei giovani e un poโ€™ meno degli errori di programmazione visti nel passato. E soprattutto che possa permettere a una piazza come Cagliari di poter vivere almeno unโ€™annata con maggiore tranquillitร  in classifica. Insomma, considerare chiuso questo primo ciclo dal ritorno di Ranieri รจ il metodo migliore per non ripartire pensando che, in caso il mister abbia ancora voglia di allenare, ogni errore in fase di pianificazione possa essere poi aggiustato da Ranieri in panchina.

Idee

E il discorso vale per i dirigenti cosรฌ come per lo spogliatoio, che in estate subirร  una naturale piccola rivoluzione considerando anche alcuni leader a scadenza o dal futuro incerto. Spesso in stagione i giocatori hanno utilizzato il parafulmine Ranieri nei momenti peggiori e la figura di peso del tecnico romano non deve essere vista come unica risolutrice nella massima apnea. Per fare meglio servirร  anche a loro un clic mentale in piรน. La linea guida del Cagliari che verrร  si รจ intravista in questa stagione e lโ€™ha ben tracciata il presidente Giulini nel post Sassuolo: โ€œDopo gli errori del passato vogliamo proseguire con la costruzione di una squadra basata sui giovaniโ€. Insomma, giovani di prospettiva (come Prati, Sulemana, Obert o Luvumbo) e giovani scommesse da inserire gradualmente. In questo senso per il club saranno fondamentali gli acquisti di esperienza a contorno. Perchรฉ sotto lโ€™ombra di uno Yerry Mina si cresce bene, sotto lโ€™ombra di giocatori che arrivano in Sardegna con meno stimoli invece si rischia di far faticare nellโ€™inserimento anche i ragazzi meno esperti. E non bisogna scandalizzarsi se poi alcuni dei migliori giovani verranno venduti per fare cassa e per provare a reinvestire il ricavato in nuove promesse. Uno schema che ha funzionato in quasi tutti i progetti di provincia protagonisti ad alti livelli in Italia negli ultimi anni e che il Cagliari sembra aver finalmente riscoperto come linea guida della sua strada maestra anche in Serie A. Ranieri ha chiuso un ciclo e ha gettato le basi e se non dovesse continuare servirร  un grande sforzo da parte di tutti per non cambiare la rotta, ma la societร  sembra aver capito come imparare dal passato. La curiositร  ora รจ capire, anche se a poche ore dalla festa salvezza, cosa riserverร  il nuovo ciclo a questo Cagliari.

Roberto Pinna

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