Ritorno sul set di Asseminello e ciak riuscito al primo colpo per il Cagliari Primavera. Buona la prima stagionale tra le mura amiche, quindi, per i rossoblù che, con la regia del tecnico Fabio Pisacane, hanno avviato nel migliore dei modi la ripresa del proprio campionato davanti al proprio pubblico, grazie al 3-2 contro il Monza, risultato che in qualche modo ha mandato subito agli archivi l’inciampo dell’esordio del Tre Fontane contro la Roma. Tra compattezza, prestazione e intensità, il Cagliari ha fatto dei significativi passi in avanti che certamente fanno ben sperare anche in ottica futura.
Voglia
Una partita quasi dai due volti contrapposti. Tra un primo tempo in cui il Cagliari, specialmente nella prima mezz’ora, ha dominato la gara con buone e interessanti trame di gioco offensive, sfruttando anche le disattenzioni della difesa del Monza. E un secondo tempo in cui la doppietta di Zanaboni, il migliore per distacco nei brianzoli, poteva dare una direzione diversa a una partita che, in generale, ha visto il Cagliari in gestione del risultato. La prima vittoria stagionale ottenuta tra le mura amiche di Asseminello è la sintesi di una gara in cui a fare la differenza è stata probabilmente la maggiore qualità di gioco espresso da parte dei rossoblù, unita alla voglia di riscattarsi e di portare a casa un risultato importante. Già nella gara d’esordio contro la Roma, al di là dell’espulsione di Malfitano e degli episodi non favorevoli, le idee di gioco dei sardi sono apparse subito chiare in più situazioni. Dalla costruzione dal basso, anche a costo di prendersi qualche rischio, ai tocchi rapidi fino all’attacco dello spazio e al pressing feroce sui portatori di palla avversari. Ad Asseminello, il Cagliari ha provato a fare lo stesso, non rinunciando a quei dettami di intensità, qualità e carattere che Pisacane chiede spesso ai suoi ragazzi. Qualcosa, però, per il tecnico campano e per il suo staff, è ancora da registrare. Nel secondo tempo, infatti, il Cagliari ha subito il ritorno, seppur a folate individuali, del Monza, che ha preso ritmo e coraggio a fronte di un calo del forcing dei rossoblù, che comunque hanno creato altre chance da gol per arrotondare ulteriormente il risultato. ”Sin dal primo giorno che sono arrivato ho detto ai ragazzi che non devono mai accontentarsi”, ha dichiarato mister Pisacane ai nostri microfoni dopo il fischio finale. Un concetto, quello del rimanere concentrati e sempre sul pezzo nell’arco dei novanta minuti, su cui il Cagliari Primavera dovrà lavorare con ancora maggiore insistenza in vista dei prossimi impegni ufficiali, già a partire dalla trasferta di Verona contro l’Hellas del prossimo 1° settembre.
Indicazioni
Il bicchiere è dunque mezzo pieno da un punto di vista del risultato, che consente quindi al Cagliari di trovare il primo successo della stagione e davanti al proprio pubblico, cosa che l’anno scorso era riuscita agli isolani soltanto alla quarta giornata nell’1-0 contro la Fiorentina. “Quella contro il Monza è stata la vittoria del gruppo”, l’ha definita Pisacane nell’immediato post partita. Ma non si può non considerare il fatto che diverse indicazioni positive, oltre che nel gioco corale espresso dai rossoblù nel corso della gara, siano arrivate anche dalle prestazioni di alcuni singoli, che hanno fatto sicuramente la differenza alla prima casalinga della stagione. Dall’esordio con gol di un Langella propositivo in avanti ma che deve registrare ancora qualcosina in copertura – suo è la scivolata sul cross che consente a Zanaboni di ricevere il pallone nell’azione del 3-2 – a un Balde in costante crescita per qualità e intensità, da un Vinciguerra come sempre dominante a un Simonetta che, nonostante il suo futuro sia in direzione Como, continua a dare prova di essere un talento cristallino che dispensa giocate di qualità mai fini a sè stesse. In generale, il segnale che Pisacane cercava è arrivato e per giunta con una vittoria importante che dà nuove certezze e positività. Ora, però, viene il difficile perché la missione principale per Vinciguerra e compagni sarà quella di trovare il giusto ritmo e soprattutto di consolidarsi come gruppo, rivoluzionato in diverse sue componenti nel corso del mercato estivo. I primi semi sono stati gettati ma d’altronde, come dice il famoso detto, chi ben comincia è a metà dell’opera.
Fabio Loi