I nostri giudizi sul Cagliari Primavera di Fabio Pisacane dopo il pareggio per 1-1 al Centro Sportivo “Romagna Centro” di Martorano contro il Cesena.
Iliev 6 – Altra titolarità per l’estremo difensore bulgaro, la seconda consecutiva nel giro di appena una settimana dopo quella contro l’Empoli ad Asseminello. Nel primo tempo non può fare granché sul tiro che consente a Coveri di portare avanti il Cesena. Una prima parte di gara, quella del portiere del Cagliari, che prosegue nel segno della difficoltà con una smanacciata che rischia di regalare a Castorri la palla del raddoppio, sprecata poi dal centrocampista cesenate. Il secondo tempo è un po’ più tranquillo anche se nel finale rischia la beffa ma Perini per sua fortuna lo grazia mandando fuori con un colpo di testa in avvitamento molto pericoloso.
Cogoni 5,5 – Un po’ troppo impreciso e forse anche sorpreso dalla pressione portata dal Cesena in particolare nella prima frazione di gioco. Qualche sbavatura anche in fase di lettura preventiva, che solitamente è il sale delle sue prestazioni. Una gara complessa per il numero 13 del Cagliari Primavera che comunque non cancella affatto quanto di buono fatto negli ultimi mesi al centro della retroguardia isolana.
Pintus 6 – Senza ombra di dubbio è quello che nel primo tempo prova con più convinzione e attenzione a rimettere insieme i cocci di una difesa, quella del Cagliari Primavera, che fa fatica specie grazie al forcing avversario e agli errori abbastanza banali di Cogoni da una parte e Soldati dall’altra. La sua gara dura poco più meno di un’ora ma tanto basta per portarsi la pagnotta a casa. (dal 57′ Bolzan 5: entra per dare un assetto ancora più offensivo al Cagliari ma la versione spietata da goleador di razza e da raccordo ideale nel gioco offensivo dei rossoblù ancora non si è visto. Fa tanta fatica, non riesce a essere incisivo e, cosa ancora più importante, continua il suo momento negativo in quanto a prestazioni e digiuno da gol che gli manca addirittura dalla prima giornata contro la Roma).
Soldati 6 – Gara a due facce per il messicano ex Querétaro, in sostanza in media tra una prestazione da cinque nel primo tempo e di sei nel secondo, con mezzo punto in più per l’impegno. Nel primo tempo sbaglia tanto in impostazione e fa fatica a prendere le misure sugli attacchi di un Cesena che, specie nella prima frazione, rende la vita difficile alla retroguardia del Cagliari Primavera. Nel secondo tempo, invece, la sua prova cresce di tono quando viene schierato al centro della difesa dopo l’uscita dal campo di Pintus per rendere la formazione di Pisacane ancora più offensiva.
Grandu 5 – Appena una settimana fa festeggiava il suo primo gol in campionato ad Asseminello contro l’Empoli. Oggi per il numero 16 del Cagliari Primavera c’era un esame importante da affrontare quello della continuità, che però il laterale di Pisacane sarà costretto a ripetere perché i risultati ottenuti a Martorano contro il Cesena sono abbastanza rivedibili. Spinge pochissimo nel primo tempo dove si fa vedere solamente per un cross basso sgonfio e senza pretese. In fase difensiva non va meglio e anzi i movimenti in particolare di Castorri e Coveri, autore del provvisorio 1-0, lo mettono in difficoltà a tal punto che il Cesena è libero di fare ciò che vuole. Nel secondo tempo, la situazione non cambia più di tanto nonostante il calo dell’intensità degli avversari.
Balde 6 – Prima volta da ex a Martorano per l’attuale numero 4 del Cagliari Primavera. Nel primo tempo è l’unico che cerca di dare la scossa ai suoi compagni in un centrocampo che vede Liteta ancora in fase di ambientamento, con Sulev che invece prova a dare manforte dalla parte opposta. Qualche errore di troppo nella fase di rifinitura ne fanno però ne fanno calare il rendimento ma il suo impegno va sicuramente riconosciuto e premiato. (dal 65′ Malfitano 6: porta ordine al centrocampo offrendo anche qualche inserimento interessante senza palla, aspetto che è mancato e non poco al Cagliari in questa partita).
Liteta 5 – La vera novità, alla lettura delle formazioni ufficiali, è proprio l’inserimento dal primo minuto del centrocampista zambiano, in una mediana tutta muscoli e fosforo insieme all’ex di giornata Balde e al bulgaro Sulev. Ma la grande occasione che Pisacane offre al suo numero 14 viene mal sfruttata. Non entra mai in partita, fa una fatica bestiale a trovare la posizione e dalla sua zona il Cesena trova sistematicamente spazi. L’unico primato della sua partita è quella di aprire le danze dei cartellini gialli sul taccuino del sig. Di Reda di Molfetta. All’intervallo Pisacane lo richiama in panchina (dal 46′ Marcolini 6: entra al posto di un Liteta evanescente e la musica cambia decisamente in mezzo al campo. Dà maggiore impatto almeno in termini di presenza e palleggio. Suo il corner decisivo dai cui sviluppi nasce la rete di capitan Vinciguerra che regala l’1-1 al Cagliari Primavera).
Sulev 6 – Volenteroso e senza paura, il centrocampista bulgaro del Cagliari Primavera è stato il giocatore che ha provato di più. tra i due tempi, la conclusione dalla distanza. Una soluzione interessante con una difesa schierata e ben messa in campo come quella del Cesena, anche se la precisione non è propriamente sua alleata. Nel complesso, ci mette una discreta dose di carattere nella sua prestazione prima di lasciare il campo a circa quarto d’ora dalla fine. (dal 76′ Longoni 6: una sufficienza di incoraggiamento per l’ex esterno offensivo del Toro, dentro per l’assalto finale rossoblù al pareggio. Entra subito con la tigna giusta ed è suo il sinistro che impegna Montalti alla parata in distensione sul primo palo. La tecnica e il talento non gli mancano e questo può essere già un primo segnale di rinascita per il numero 29 del Cagliari Primavera).
Marini 5 – Dopo l’infortunio occorso a Langella contro l’Empoli, è l’ex Lazio a essere scelto come esterno di sinistra, suo vecchio ruolo nelle giovanili biancocelesti, ma la sua gara si rivela essere un autentico incubo nonostante il Cagliari Primavera sia riuscito a conquistare un punto nel finale. Uno dei duelli chiave della partita era proprio quello tra lui e Manetti, che però gli fa girare la testa nei duelli uno contro uno, saltandolo sistematicamente e non facendogli capire nulla in fase di contenimento. Non va meglio quando si parla di marcatura sui calci piazzati e in una di quelle circostanze, il Cesena spreca tutto con Pitti che però era libero di colpire proprio per via della marcatura allegra e superficiale del numero 77 del Cagliari.
Vinciguerra 6 – Si dice spesso che i giocatori chiave emergano nel momento del bisogno anche quando di mezzo ci sono le difficoltà. Nel dizionario del Cagliari Primavera di questa gara, a questa definizione corrisponde alla perfezione il profilo del capitano dei giovani rossoblù di Pisacane. Primo tempo passato a capire dove sia finito il Vinciguerra pungente e incisivo e con la difesa del Cesena che di fatto lo cancella dai radar, anche perché dalle sue parti di palloni giocabili ne sono arrivati pochi e con il contagocce. Nella ripresa, però, qualcosa cambia. Comincia, seppur gradualmente, a ingranare le marce e a creare qualche piccolo grattacapo alla difesa cesenate che piano piano comincia a mollare la presa. E come è vero che il destino favorisce chi osa, ecco che la gara da 5,5 del capitano isolano diventa da sufficienza con il suo ritorno al gol – il secondo stagionale – che fa riemergere il Cagliari da sotto il livello del mare, consentendo alla sua squadra di aggiungere un altro tassello alla classifica generale.
Achour 6 – In un primo tempo in cui il Cagliari Primavera fatica e tanto a trovare spazi e a creare chance nitide da gol, il lavoro prezioso e sporco spalle alla porta del centravanti franco-algerino si rivela fondamentale per non far affondare la nave guidata da Pisacane e da capitan Vinciguerra sul terreno di gioco. Non ha occasioni per essere ancora una volta SuperSofi com’è successo soltanto sette giorni fa contro l’Empoli ma ciò dimostra che il ragazzo ha carattere e grinta da vendere. Segnali comunque incoraggianti per il presente e in prospettiva. (dal 57′ Trepy 6: qualche spunto interessante e un tiro a giro pericoloso al minuto 84 caratterizzano la sua prestazione. Con lui in campo si vede che c’è un altro Cagliari in fase offensiva).
Allenatore Fabio Pisacane 5,5 – Il rischio di perdere una partita giocata con difficoltà nel primo e ripresa con carattere e caparbietà nel secondo c’è stato eccome. Per il tecnico del Cagliari Primavera qualche scelta errata di formazione come l’inserimento di un Marini troppo disattento e di un Liteta ancora alla ricerca del giusto feeling con il calcio giovanile italiano. In compenso il carattere, aspetto che è stato suo fido amico quando giocava con la maglia rossoblù, diventa amico anche dei suoi giocatori in Primavera, grazie al quale il Cagliari Primavera acciuffa un punto sudato ma prezioso. Ora la pausa per le nazionali, la seconda della stagione, arriva proprio nel momento giusto, con l’obiettivo di rimettere a posto le idee e di guardare alla ripresa alla gara contro il Sassuolo ad Asseminello.
Fabio Loi