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Cagliari Primavera | Le Pagelle: Vinciguerra-Bolzan decisivi. Simonetta, che impatto!

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I nostri giudizi sul Cagliari Primavera di Fabio Pisacane dopo la vittoria per 3-1 al Virgilio Porcu di Selargius contro il Sassuolo.

Iliev 6 – La prima mezz’ora del primo tempo al Virgilio Porcu lo vede praticamente nei panni non tanto del portiere quanto dello spettatore non pagante viste le pochissime conclusioni del Sassuolo che arrivano dalle sue parti. Non può nulla sulla conclusione dalla distanza che gli rimbalza davanti sul terreno bagnato e che consente a Knezovic di portare in vantaggio il Sassuolo. Secondo tempo invece più di gestione e di controllo.

Cogoni 7 – L’uomo chiamato chiusura preventiva. Leggete il dizionario Cagliari Primavera-italiano e automaticamente troverete la parola Cogoni per questa definizione. Non perde mai la concentrazione, è concreto e non sbaglia un colpo il numero 13 rossoblù, che ormai ci ha preso gusto a stazionare come braccetto destro nella difesa a tre, diventato ormai il marchio di fabbrica del Pisacane pensiero. Non bada molto allo stile, certo, ma quello che serve è essere attento nelle chiusure e non importa se magari ogni tanto sbaglia qualche lancio in impostazione, anche perché non è propriamente il suo compito. L’intesa con il messicano Soldati sta crescendo e così anche quella con un Franke che man mano sta guadagnando spazio. La carta

Soldati 7 – Da Mexico City con furore. L’ex centrale difensivo del Querétaro U23 guida la retroguardia del Cagliari Primavera con sapienza, attenzione e letture preventive senza mai perdere il senso del ritmo in una partita che per il Cagliari si era improvvisamente messa in salita dopo lo svantaggio firmato Knezovic al minuto 36. Nella ripresa, la sua prestazione sale di giri e con lui tutto il Cagliari. E a conferma della sua miglior prestazione fin qui dal suo arrivo in Sardegna, arriva anche il suo primo gol in assoluto in Primavera 1 con un destro molto ben calibrato che batte Scacchetti e consente al Cagliari di completare l’operazione rimonta in un secondo tempo costantemente all’attacco, forte anche della superiorità numerica.

Franke 6,5 – Schierato come braccetto di sinistra nella difesa a tre, fin dai primissimi minuti di partita si capisce che la prima impostazione della manovra passa dal suo piede mancino, con Cogoni e Soldati che invece vanno più sulle preventive. A volte cerca un po’ troppo i lanci in profondità per ricercare Vinciguerra, che per usare un eufemismo non è proprio un gigante. Il gol del vantaggio del Sassuolo arriva dalla sua parte di campo, con Knezovic che ha troppo spazio per liberare il mancino che batte Iliev per la rete dello 0-1. Sarebbe nella teoria una gara da cinque se fosse rimasta così la gara e invece anche lui cresce con il passare dei minuti e acquisisce anche maggiore tranquillità, senza correre grossi rischi.

Arba 6,5 – Riecco l’Arba che tutti conosciamo, quello che non si fa impietosire o svantare da nessuno. In fase difensiva, il lavoro in coppia con Cogoni e con l’aiuto, a turno, dei centrocampisti Balde e Marcolini è di quelli impeccabili. Spinge anche sulla corsia con Vinciguerra e la superiorità numerica da quella parte è di difficile lettura per il Sassuolo. Corre tanto e talvolta arriva anche fino al fondo campo per crossare, segno che il suo contachilometri è in continuo aggiornamento alla voce distanza percorsa sul terreno di gioco. Un giocatore ritrovato e che si rivela importante per questo Cagliari. Con l’uscita dal campo dello stesso Vinciguerra, arriva anche il premio della fascia da capitano.

Balde 7 – Solito mastino nel cuore della mediana cagliaritana. Oggi gli inserimenti, in una partita comunque appiccicosa contro una delle formazioni più attrezzate di Primavera 1 come il Sassuolo campione d’Italia, non erano la priorità assoluta. Lo era invece dare legna, sostanza, grinta e cattiveria in mezzo al campo e il risultato, a parte qualche rischio di troppo in fase di pulizia e scarico palla sulla prima pressione neroverde, è sempre positivo e di quelli che contano. Non bada molto allo stile o alla qualità tecnica, che comunque non gli manca, ma tanto basta per essere il giusto riferimento per i compagni quando si tratta di uscire da situazioni difficili dalla sua parte di campo. (dal 73′ Malfitano 6 – Dentro per Balde nell’ultimo quarto d’ora e più di partita per dare una rinfrescata al centrocampo rossoblù).

Marcolini 6,5 – Il suo percorso di crescita in questa fase della stagione è sotto gli occhi di tutti. Ormai il vecchio Marcolini che tendeva troppo a specchiarsi sulla sua tecnica e a puntare più sugli effetti speciali che alla sostanza è ormai andato via. Ora c’è un nuovo numero 7, che lavora di reparto, che cresce anche nell’intensità in mezzo al campo e che ha una visione più periferica del gioco e che sa quando alzare o abbassare i ritmi. E l’intesa con Balde continua a essere quella ideale nel cuore del centrocampo.

Sulev 6 – Un’ora da titolare fatta più di intensità che di tecnica e di inserimenti ma tanto basta per portare a casa la sufficienza per il numero 17 bulgaro. A volte eccede un po’ troppo ad innevosirsi quando perde palla ma la tempra è quella giusta. (dal 59′ Simonetta 7 – Bentornato Jacopo! Dall’infortunio subito contro l’Inter la sua assenza si è fatta sentire eccome sulla trequarti del Cagliari Primavera per qualità, dinamismo, visione di gioco e soprattutto concretezza. Pisacane gli concede l’ultima mezz’ora di campo e lui la trasforma nel miglior ritorno possibile. All’inizio qualche lampo con annesso accenno di dribbling e di spunti sulla corsia di sinistra, ma l’atteggiamento è di quelli da spaccare il mondo. Poi arriva la primizia, ovvero l’assist per il gol del 3-1 firmato da capitan Vinciguerra che chiude i giochi e consente al Cagliari di conquistare la vittoria al Virglio Porcu di Selargius).

Grandu 6,5 – Corre e tanto il numero 16 rossoblù, anche se sulla sinistra, complice l’infortunio di Langella e la panchina iniziale per Marini, risulta essere adattato, quantomeno sulla carta. Il problema della posizione in campo, tuttavia, non lo condiziona affatto e l’esterno classe 2006 ripaga a pieni voti la fiducia riposta in lui da mister Pisacane con alto senso del sacrificio in entrambe le fasi di gioco, accompagnato anche da sprazzi di tecnica molto interessanti, su tutti un doppio dribbling nel primo tempo, con il risultato a sfavore per capitan Vinciguerra e compagni. Già di per sé sarebbe da sufficienza piena, ma il mezzo voto in più è per la crescita che questo ragazzo sta avendo in questo inizio di stagione in Primavera 1 (dal 73′ Marini 6 – Dentro nel quarto d’ora finale per dare forze fresche sulla fascia sinistra).

Vinciguerra 7,5 – Ora spento, poi acceso e infine in trance agonistica. Nel primo tempo fatica a prendere le misure ma comunque è sua l’unica occasione che ha avuto il Cagliari nei primi 45 minuti con un destro da posizione invitante in uno contro uno con Scacchetti, che salva tutto. Nella ripresa, ecco il cambio totale di scena a lor signori ed ecco fare il suo ingresso il Vinciguerra non solo volenteroso e tecnico ma anche quello decisivo. E così via allo show degli spunti, dell’uno contro uno e dei continui movimenti senza palla sull’esterno per dare imprevedibilità. Tutto questo viene coronato non solo dall’assist per il gol del pareggio di Bolzan ma anche dal suo secondo gol in questo campionato con un destro perfetto che vale il 3-1. Ma come minimo una cena gliela deve a Simonetta per l’assist (dall’82’ Achour 6: vero, non ha occasioni da gol per poter rendersi pericoloso ma fa un lavoro comunque prezioso nel tenere su il baricentro del Cagliari nel finale di gara).

Bolzan 7 – Si è fatto attendere e come se si è fatto attendere ma alla fine il panzer italo-argentino è tornato a fare quello che sa fare meglio: mettere la palla dentro al sacco. Il suo primo tempo sembrava la copia esatta del momento negativo che ha accompagnato le sue ultime prestazioni con il Cagliari Primavera, con diversi errori in fase di controllo a farla da padrone. Nel finale di tempo, però, arriva il primo vero segnale della sua rinascita. Al minuto 42 infatti apre totalmente il campo per Vinciguerra che però fallisce il colpo dell’1-1 solo davanti a Scacchetti. Azione finita? Macché. Di fatti l’arbitro vede un fallo proprio sull’ex Roma da parte di Di Bitonto, già ammonito e che poi viene espulso dall’arbitro. Nella ripresa, tutto il Cagliari va all’attacco e lui ringrazia ritrovando maggiore convinzione nel dialogo con Vinciguerra, il quale gli serve il pallone che gli vale il ritorno al gol – il secondo in campionato – e anche il raddoppio del Cagliari. Finalmente è tornato a splendere il bomber con la 19 (dall’82’ Trepy 6,5 – Ogni qualvolta entra in possesso del pallone, state pure certi che un pericolo, potenziale o concreto che sia, arriverà di sicuro dalle parti del portiere avversario. Al primo pallone toccato dal suo ingresso per un convincente Bolzan, aziona il DRS e accelera, mettendo poi dentro un pallone pericoloso che la difesa del Sassuolo allontana con affanno. Nel finale sfiora il gol del possibile 4-1 ma l’intervento in distensione di Scacchetti gli evita la prima rete in campionato).

Allenatore Fabio Pisacane 7 – Game, set e match e primo successo stagionale contro una delle big del campionato come il Sassuolo di Bigica. Indomito, Pisacane inizia la partita con il solito 3-5-2, nonostante le critiche verso questo sistema di gioco ormai diventato il marchio di fabbrica del Cagliari Primavera in questa annata dopo tanti anni passati con la difesa a quattro. E invece, a discapito delle polemiche, ha ragione lui. Per i rossoblù una vittoria di qualità e in rimonta ma anche tante risposte positive dai singoli. E alla prossima giornata di campionato c’è la trasferta contro il Genoa.

Fabio Loi

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