I nostri giudizi sul Cagliari Primavera di Fabio Pisacane dopo la vittoria in rimonta per 2-1 in trasferta contro il Genoa nel nono turno di Primavera 1.
Iliev 6 – Nel primo tempo vede un Genoa bello tosto e insidioso arrivare spesso dalle sue parti. Sulla rete del vantaggio del Grifone firmata Romano al minuto 16 non può fare granché. Sette minuti dopo, anche se non in modo stilisticamente bello da vedere, salva tutto impedendo a Rossi di trovare il gol del raddoppio, che sarebbe potuta essere una mazzata dura da digerire a lungo andare. Nel secondo tempo, normale amministrazione per l’estremo difensore bulgaro, complice anche il calo del Genoa nella mole di gioco offensiva.
Cogoni 6,5 – Anche se in difficoltà, la pagnotta riesce sempre e comunque a portarla a casa. Nel primo tempo non mostra certo la sua miglior versione con il pezzo forte della casa ovvero le letture preventive, anche perché nella sua posizione mancano i raddoppi da parte dei suoi riferimenti sulla corsia di destra. Nella ripresa, cresce di giri il Cagliari e con lui anche il suo numero 13, che comincia a prendere le misure e a far vedere agli avversari il perché sia uno dei padroni della difesa rossoblù. In sostanza, una prova in crescendo per lui.
Soldati 7 – Non sappiamo se nello spogliatoio del Cagliari gli abbiano già dato un soprannome di qualche tipo ma per quello che si è visto oggi sul terreno di gioco il gigante messicano merita sicuramente i gradi di Sergente della difesa a tre rossoblù. Magari qualche piccola sbavatura in fase di impostazione c’è stata ma per il resto la prova dell’ex Querétaro U23 rasenta la perfezione. E nelle chiusure preventive, così come nei duelli corpo a corpo e in quelli aerei, vederlo dominare è un piacere. E la difesa del Cagliari Primavera beneficia eccome della sua leadership.
Franke 5,5 – Di sicuro il centrale polacco è quello che ha fatto maggiore fatica tra i tre difensori messi in campo quest’oggi da Pisacane contro il Genoa. Costantemente in apnea nell’uno contro uno contro Venturino che nel primo tempo fa spesso e volentieri il bello e cattivo tempo sia con lui sia con Grandu, che non gli dà certo una grande mano nel raddoppio. La fiducia da parte del suo allenatore non manca ma al numero 27 rossoblù serve uno step in più per entrare definitivamente nei meccanismi di gioco. (dal 57′ Liteta 6 – lo zambiano entra in campo e il Cagliari cambia vestito tattico, aspetto che rende la sua partita la migliore da quando è in Sardegna. Gioca pulito, semplice e quando c’è da recuperare, si mette a fare da schermo davanti alla retroguardia insieme ad uno specialista come Balde e il risultato è che il Genoa riesce a fare ben poco in posizione centrale).
Arba 6 – Prestazione dai due volti quella del laterale difensivo destro del Cagliari Primavera. Primo tempo in difficoltà anche per lui, tra gli uomini cresciuti maggiormente sotto la guida tecnica di Fabio Pisacane. Fatica a prendere le misure, soprattutto con i movimenti incontro di un Romano che nel primo tempo si sposta per mettere in difficoltà sia lui che Sulev. Nella ripresa, il Genoa cala di ritmo e il terzino isolano comincia a essere un minimo più concreto anche nella fase offensiva con alcune discese sulla destra che danno maggiori soluzioni ai compagni.
Sulev 6 – A volte è un po’ troppo irruento negli interventi ma cerca comunque di dare la scossa ai suoi compagni in mezzo al campo. Proprio dal suo destro dal limite arriva, nel finale di prima frazione, la prima vera occasione da gol per il Cagliari Primavera che solo l’intervento di un attento Lysionok evita che si tramuti in gol del pareggio. All’intervallo Pisacane lo richiama in panchina. (dal 46′ Balde 6,5 – Con l’ex Cesena in campo, cambia totalmente la musica nel centrocampo del Cagliari Primavera. Solito mix di aggressività, tecnica e qualità a servizio della squadra).
Marcolini 6 – Lo scenario iniziale non lo vede in coppia, come di consueto, con Balde, com’è accaduto nelle ultime uscite ufficiali del Cagliari Primavera. Nonostante nel primo tempo il suo compagno di reparto sia il bulgaro Sulev, con Simonetta libero da compiti di difesa estenuanti e più dentro al gioco offensivo, il numero 7 del Cagliari Primavera dosa quello che è il suo arsenale tecnico. A volte è un un po’ troppo precipitoso nella scelta delle giocate e negli interventi, come dimostra il giallo preso poco dopo la mezz’ora del primo tempo, ma nel compenso porta a casa una sufficienza ampiamente meritata per impegno e dedizione. (dal 78′ Malfitano 6 – dentro per mettere ordine in mezzo al campo nel finale di gara).
Simonetta 7,5 – Il diez è diventato (nuovamente) Re. Dopo il ritorno con assist contro il Sassuolo, arriva la giornata perfetta per il numero 10 del Cagliari Primavera. Nel primo tempo è l’unico, occasione di Sulev a parte, che cerca di creare qualcosa di diverso a parte il solito possesso ragionato che il Genoa non ha così tanti problemi nel leggere e capire. Nella ripresa, però, la sua luce diventa sempre più intensa e da lì in poi cominciano i problemi veri sì… ma per gli avversari. Confeziona una grandiosa doppietta che gli permette non solo di salire a quota tre in campionato ma anche di regalare il primo successo esterno in campionato al Cagliari Primavera. E come se non bastasse l’ottimo apporto in fase offensiva, ci mette anche la cattiveria ideale nell’andare a sacrificarsi in fase difensiva pur di proteggere la rimonta d’autore che lui stesso ha firmato. Straordinario.
Grandu 5,5 – Primo tempo in costante apprensione per il numero 16 del Cagliari Primavera che, dall’infortunio di Langella, occupa stabilmente la posizione di laterale alto a sinistra nel centrocampo a cinque rossoblù. Apprensione che diventa ansia reale quando Venturino gli fa sudare sette camicie in fase di uno contro uno, come ad esempio in occasione del gol del momentaneo vantaggio genoano firmato da Romano. (dal 57′ Marini 6 – Più spinta rispetto a Grandu sulla corsia di sinistra. Ha sul suo piede sinistro l’occasione per andare per la prima volta a segno in questo campionato ma non inquadra la porta. Nel complesso prova ordinata e senza sbavature per l’ex Lazio).
Vinciguerra 6 – Sufficienza più per l’impegno messo in campo in una situazione difficile nel primo tempo, con tanto lavoro di sacrificio e con la squadra in evidente difficoltà. Vero che non è mai stato pericoloso in fase offensiva ma anche sacrificarsi in difesa ha il suo perché. (dal 78′ Trepy 5,5 – Altro subentro e altro tentativo di Pisacane di aumentargli non solo il minutaggio ma anche di renderlo a tutti gli effetti la carta letale spacca-difese specie in situazioni dove la partita o è in bilico o va chiusa. Se nelle precedenti occasioni, questa formula aveva dato dei frutti interessanti, stavolta – almeno contro il Genoa – gli effetti non sono quelli sperati. Qualche tentativo sporadico di uno contro uno ma poco altro per l’attaccante francese con la 94 rossoblù sulle spalle).
Bolzan 6 – A regnare nella sua prova contro il Genoa è più la parola rammarico che la parola impegno, che comunque si è visto nonostante un primo tempo decisamente in ombra che richiama vecchi fantasmi di un passato recente da dimenticare. Va meglio nel secondo tempo ma le occasioni nitide che capitano dalle sue parti, soprattutto grazie all’assistenza di un Simonetta in formato extra lusso, non vengono concretizzate a dovere. La sufficienza che gli viene data in questa occasione è più politica e d’incoraggiamento che di effettivo merito sul campo ma è altrettanto vero che la sua importanza nello scacchiere tattico del Cagliari Primavera non è affatto in discussione. Forse gli manca la continuità in zona gol dello scorso anno ma il suo essere pericoloso come mole di gioco è già un buon segnale.
Allenatore Fabio Pisacane 6,5 – La sua formula di carattere e qualità ancora una volta ha la meglio. Non rinuncia al 3-5-2 e il suo turnover si limita alla sola mossa di Simonetta per Balde, che alla lunga si è rivelata ultra azzeccata. Dopo un primo tempo in cui è piovuto sul bagnato, e non solo sotto l’aspetto meteorologico, nella ripresa ridisegna il Cagliari Primavera con la difesa a quattro e i risultati, tattici ma anche di intensità e carattere si vedono alla grandissima. Risultato? Prima vittoria esterna in questo campionato e Vinciguerra e compagni a quota 13 punti. Stratega.
Fabio Loi