Sconfitta interna per il Cagliari Primavera di Fabio Pisacane, che sul campo di Asseminello perde per 3-1 contro un Milan cinico e ordinato. I nostri giudizi sui giovani rossoblù.
Wodzicki: 5,5. Non può nulla sul primo gol, partecipa invece attivamente al secondo gol servendo direttamente Sia. Un peccato perché in altre situazioni è bravo con i piedi e anche a rispondere a Camarda quando il risultato è già però sul 3-1.
Arba: 6. Sia lo salta netto in occasione del secondo gol rossonero, ma di responsabilità ne ha poche perché preso in controtempo dall’errore di Wodzicki. Spinge tanto nel corso della seconda frazione rischiando un po’, ma nel complesso gioca una partita ordinata e positiva.
Cogoni: 5,5. Solo l’irruenza che porta alla punizione da cui nasce il gol di Nsiala lo porta all’insufficienza in una partita in cui nonostante Camarda faccia capire a tutti di cosa sia capace con il terzo gol fa più che bene per concentrazione e decisione negli interventi.
Catena: 5,5. Il più sicuro palla al piede nella prima frazione tra i difensori, usa bene anche la voce con i compagni quando serve chiedendo coraggio. Nel lungo periodo però sembra perdere un po’ di freschezza e precisione.
Idrissi: 5,5. Il Cagliari passa dalle sue parti se vuole alzarsi in un primo tempo complicato. Va però in confusione dopo un ottimo approccio durante l’uno-due veloce del Milan e per i rossoblù i suoi momenti complicati hanno un certo peso anche nel voto finale. Non sempre è preciso anche nel secondo tempo, ma resta il binario preferito dai rossoblù.
Balde: 6. Conferma di avere buoni polmoni ed è il motivo per cui è più di una volta utile in fase di non possesso. L’unica pecca resta qualche tocco di troppo quando deve impostare, problema principale contro un Milan che chiude bene tutti gli spazi. Esce senza più energie e quando Pisacane decide di rischiare il tutto per tutto (Dal 78′ Sulev: sv. Entra per mettere ulteriore qualità a disposizione, non sembra però entrare con il piglio giusto)
Carboni: 5,5. Non la mattinata migliore per il numero 10, che non riesce a trovare mai il modo di dare velocità all’azione ma soprattutto in fase di non possesso soffre la velocità delle trame rossonere. (Dal 45′ Simonetta: 6. Si vede che vuole bene al pallone e a volte per questo non riesce a lasciarlo andare via veloce anche quando dovrebbe. Tra i piedi però c’è qualità e si vede nell’azione personale che si conclude con l’assist per Konate e con alcune altre giocate palla al piede)
Marcolini: 5,5. Tanta corsa, tanto sacrificio, ma anche qualche errore di troppo in fase di costruzione non da lui. Condizionato dal lavoro del centrocampo rossonero in certi casi si accontenta del passaggio più semplice e non riesce più a rischiare. (Dal 78′ Conti: sv. Mette il temperamento giusto ma ha poco tempo per incidere).
Konate: 6. Ancora lontano dalla porta come nella gara con il Bologna, con tanta responsabilità sulla trequarti per complicare i piani del Milan. Come il resto degli attaccanti non trova però il modo di far male, se non quando il risultato lo porta ad alzare il raggio d’azione e ad attaccare l’area. Motivo per cui riesce anche a trovare il gol che ridà qualche speranza al Cagliari.
Kingstone: 6. Come Achour non vede arrivare tanti palloni buoni convertibili in iniziative pericolose. La prima vera e propria arriva a metà secondo tempo sul cross di Arba ma non riesce di prima intenzione a essere preciso. Combatte su ogni pallone aereo e prova in qualche modo a farsi sentire anche nella pressione sulla prima costruzione milanista e anche per questo Pisacane rinuncia a lui solo quando la stanchezza affiora. Dal 78′ Bolzan: sv. Scampolo di partita per il neo-arrivato in rossoblù che ha solo il tempo di lottare su qualche pallone)
Achour: 5,5. Pochi palloni giocabili, poche opportunità per lasciare il segno. Aggiunge qualche lettura fuori tempo nella prima pressione che non aiuta i rossoblù. Una giornata che ci sta dopo le diverse prove positive messe in fila. (Dal 45′ Vinciguerra: 6. Porta la frizzantezza e l’attacco alla profondità di cui i rossoblù hanno bisogno. Il Milan di spazi per la verità ne lascia pochi, ma quando riceve dà la solita impressione di poter fare qualcosa di positivo nonostante probabilmente non sembri ancora al meglio).
Allenatore Fabio Pisacane: 5,5. Un voto che fa da media tra un primo tempo in cui i rossoblù non riescono a esprimersi al meglio e pagano il cinismo avversario e un secondo in cui arriva la reazione grazie anche alle scelte dalla panchina. Non è stata la partita più brillante per i rossoblù per coraggio e velocità messe in campo, ma al di là di una sconfitta che vista la caratura dell’avversario può starci servirà riguardare al proprio atteggiamento nella seconda frazione per provare a tornare a far punti pesanti.
Matteo Cardia