Si chiude con una sconfitta il 2023 del Cagliari Primavera, che paga un pomeriggio poco concreto sottoporta perdendo 1-0 in casa della Sampdoria. Questi i nostri giudizi sui giovani rossoblù.
Iliev: 6. Non può nulla sul gol, poi l’unico episodio è una piccola incertezza nel corso del primo tempo in un uscita. Per il resto della gara è uno spettatore non pagante della sfida.
Arba: 5,5. Ovalle Santos ha un vantaggio fisico evidente sin dall’inizio. Nell’azione del gol non è aiutato nella maniera giusta ma l’avversario gli va via troppo facilmente in velocità. Un episodio che ne condiziona la prova, nonostante provi a rifarsi facendo crescere la propria spinta nella seconda metà di prima frazione. (Dal 45′ Casali: 5,5. Ritrova il campo dopo diverso tempo. Inizia con una palla persa evitabile, chiude con una battuta dell’ultima punizione per provare a cercare il pari completamente sbagliata. Nel mezzo tanto impegno ma anche qualche altra imprecisione. Non la prestazione che probabilmente desiderava).
Cogoni: 5,5. Nell’azione del gol potrebbe provare a temporeggiare, invece esce troppo forte su Ovalle Santos che poi trova il passaggio a rimorchio per Conti. La sua partita diventa ricca alti ma anche di qualche basso nel prosieguo, con qualche imprecisione insolita palla al piede quando chiamato a impostare ma anche con chiusure in anticipo che non lasciano spazio alla Samp per offendere. La piccola pausa gli farà bene per riprendere fiato e un pizzico di fiducia in più.
Catena: 6. Qualche errore in fase di possesso, per il resto partita senza troppi impegni per l’ex Roma. Solo un rischio quando nel primo tempo prima si fa sorprendere alle spalle da un lancio in profondità e poi nel cercare di risolvere la situazione attende un po’ troppo l’uscita di Iliev che non arriva.
Idrissi: 6. Partita ordinata in fase difensiva, in cui utilizza bene anche una fisicità differente con l’avversario diretto. Spinge tanto nel corso della gara, è sempre aggressivo. Nel primo tempo rischia anche di trovare il secondo gol consecutivo, ma nel momento in cui nel secondo tempo servirebbe qualche cross preciso in più manca un po’ di precisione. Prova comunque positiva.
Sulev: 5,5. Qualche buona idea con la palla tra i piedi ma troppo poco per lasciare il segno. Anche perché a volte dimentica di dare una mano in maniera costante ad Arba in fase difensiva. (Dal 59′ Marcolini: 6. Prova a fare il suo in aiuto soprattutto in regia senza strafare).
Conti: 6. Davanti alla difesa, a provare a far girare la squadra e a fare il filtro necessario. Impiega un po’ di tempo a capire come riuscire a far convivere i due lavori non semplici. Non si tira mai indietro dalla lotta, poi Pisacane ha bisogno di aggiungere peso all’attacco e allora decide di sostituirlo. (Dal 59′ Konate: 5,5. Vorrebbe spaccare il mondo, si nota, poi però non riesce a dare il contributo che ci si potrebbe aspettare. Complice anche un pizzico di nervosismo che gli toglie energie mentali preziose e lo porta verso qualche lamentela di troppo con i compagni).
Malfitano: 6. Per l’approccio e per quanto ci prova meriterebbe il gol che solo la posizione di fuorigioco gli nega. A inizio seconda frazione Pisacane alza inizialmente la sua posizione, poi le dinamiche dei cambi lo riportano alla posizione iniziale nonostante la licenza di offendere resti. Si vede però di meno, complice uno spartito tattico che poi vede tanti attaccanti contemporaneamente in campo e una stanchezza che lentamente affiora.
Carboni: 6. Pisacane lo sceglie nuovamente per legare centrocampo e attacco. Nel primo tempo ha la chance più ghiotta ma si trova il pallone sul destro davanti al portiere avversario, poi quasi si inventa il gol del pari al volo dalla distanza. Nel secondo tempo prova a guidare anche con la tempra i suoi, la Samp però riduce gli spazi e lui piano piano si spegne. (Dal 75′ Achour: 5,5. Stavolta l’impatto non è quello solito. Non riesce a trovare il modo di rendersi pericoloso).
Vinciguerra: 5,5. Se accelera è come sempre impossibile da fermare. La Sampdoria spesso gli nega l’attacco alla profondità, così perde qualcosa poi in lucidità nel tentativo di risolvere la questione in solitaria. Ha l’occasione più importante di tutto il secondo tempo quando solo la mano aperta di Scardigno gli nega la rete, poi fatica realmente a incidere.
Kingstone: 6,5. Il primo tempo passa in sordina, i palloni sono pochi e lui oltre a provare a lavorarli fa poco altro. Nel secondo tempo cresce e si fa notare. Bravo nel mandare Vinciguerra in porta, sfortunato in occasione di una rovesciata che arriva a sorpresa con la sfera che si stampa sul palo per poi beffardamente non entrare in porta. Ci prova anche di testa nel finale, ma la misura non è quella giusta. Alla fine è però il migliore in avanti.
Fabio Pisacane: 5,5. Il voto è figlio soprattutto del mancato cinismo dei suoi. Perché per il resto il Cagliari soffre veramente poco e anche se qualche volta servirebbe più velocità non muove male il pallone, ma ha troppe chance che non vengono concretizzate e viene così punito nell’unica vera e propria occasione creata dagli avversari. Una piccola lezione per i suoi giovani rossoblù, che dovranno essere più continui sotto porta – al di là della sfortuna come nel caso del palo di Kingstone – per continuare a dare fastidio in quella zona di classifica da cui si può lanciare l’assalto ai playoff.
Matteo Cardia