Vittoria sul campo della vice-capolista Milan per il Cagliari Primavera, con un 2-4 che rilancia i giovani rossoblù in classifica. Di seguito i nostri giudizi.
Iliev: 5,5. Tra i pali è come al solito sicuro. Bravo a respingere il tiro di Liberali al 26′, poi nel secondo tempo a dire di no sempre all’attaccante milanista al 55′. Poi però soffre tanto quando chiamato a giocare con i piedi e in uscita, con il secondo gol del Milan che nasce proprio da una sua uscita a vuoto. Un errore riscattato parzialmente dall’uscita nei minuti di recupero su un corner velenoso di Eletu.
Arba: 5,5. Inizia molto bene sulla destra, sicuro anche palla al piede quando è chiamato ad alzarsi. Quando Liberali però cresce sulla sua corsia si comincia ad avvertire qualche problema. Nell’azione del gol del classe 2007 stringe in ritardo, ma è anche ingannato dal mancato intervento di uno tra Zeroli e Cogoni. Poco dopo è sfortunato quando quasi salva il gol del 2-3 milanista, ma è bravo a stringere in quel momento i denti e i nervi e restare dentro la gara fino al fischio finale durante il forcing finale avversario.
Cogoni: 6. I pericoli principali non passano dalle sue parti, ma è bravo a farsi trovare sempre in posizione quando c’è da respingere i pochi palloni milanisti che arrivano al centro dell’area. L’unica pecca di una partita positiva resta il mancato scontro vinto in area di rigore con Zeroli da cui nasce il gol del 1-2 e su cui tra l’altro ha la peggio. Prova a rimanere in campo fin che può, poi però la testa gira a causa del colpo subito e Pisacane è costretto a toglierlo. (Dal 82′ Pintus: 6. Entra con il piglio giusto per dare il proprio contributo alla vittoria)
Catena: 6,5. A volte è troppo leggero quando è chiamato a impostare dal basso. E soprattutto nelle fasi iniziali del secondo tempo si avverte. Cresce però nel lungo periodo ed è importante durante i minuti in cui il Cagliari è chiamato a soffrire.
Idrissi: 5,5. Ha Cuenca dalla sua parte che non lo fa tanto respirare, né sganciare con la solita libertà in avanti. Il Milan spinge tanto sulla destra nel secondo tempo e gli affanni continuano, anche con Scotti in campo. In qualche modo fa però il suo dovere e trova le energie quando il Milan prova il tutto per tutto nei minuti finali.
Sulev: 7. Nei tre di centrocampo, ha alcuni spunti positivi quando alza la testa e cerca i compagni in verticale senza pensarci troppo. Ma è bravo anche a sacrificarsi con maggior vigore per dare una mano ad Arba su Liberali. Cresce in fase di possesso durante la seconda frazione, ed è prezioso nell’inventare il pallone per il gol di Vinciguerra. (Dal 82′ Deriu: 6. A volte eccede in irruenza, ma mette l’elmetto e combatte con i suoi con coraggio)
Carboni: 7,5. Davanti alla difesa, a provare a far girare i suoi, a farli respirare e quando serve a mettere anche il piede o scegliere il fallo tattico. Partita totale, impreziosita dall’assist per il gol di Kingstone, un mix tra furbizia ed educazione del proprio mancino.
Marcolini: 6,5. Sembra in difficoltà nella prima parte di gara, complice una posizione da trovare e un Milan che con Cuenca sul suo lato può tentare di offendere. Nel momento decisivo della gara diventa però la diga di cui il Cagliari ha bisogno e sembra essere ovunque.
Kingstone: 7. Vince pochi duelli nella prima frazione, anche quando ha lo spazio per accelerare sembra che la difesa milanista legga bene i suoi movimenti. Nel secondo tempo inizia con uno spirito diverso e si vede: prima lavora bene il pallone per l’occasione nitida di Vinciguerra in ripartenza, poi poco dopo è soprattutto bravo ad attaccare il pallone di Carboni bruciando così il difensore avversario e a toccare morbido per lo 0-1. Altra partita positiva per lo zambiano. (Dal 82′ Achour: 6. Entra bene in partita, sfiora anche il gol nel finale quando solo il palo gli nega la gioia della rete)
Konate: 7,5. Come Kingstone nella prima frazione è spesso alla rincorsa del pallone senza però trovare il modo di rendersi pericoloso. Il cambio di passo arriva nel secondo tempo. Nel primo gol realizzato c’è tutta la fame del classe 2006, che sradica il pallone da Parmiggiani ed è freddo davanti al portiere; nel secondo, l’opportunismo da punta vera. Determinante.
Vinciguerra: 8 Non lascia mai tranquilla la difesa di Abate. Il motore lo accende sin dal primo minuto, nonostante le chance per essere pericoloso siano più di poche. Quando attacca la profondità in accelerazione sembra essere in grado di poter mettere a soqquadro la difesa avversaria. Un atteggiamento che non cambia nella seconda frazione. Malizia e talento si mischiano in occasione del 1-3, ma a sorprendere è la forza nelle gambe al 96′ quando dalla sua ennesima sgroppata nasce il 2-4. Instancabile, ma soprattutto ancora una volta fondamentale.
Allenatore Fabio Pisacane: 6,5. Tre punti pesanti che possono dare fiducia ma soprattutto consapevolezza ai suoi. Nel primo tempo la squadra è ordinata, soffre poco, ma non crea tanto. Il suo discorso nello spogliatoio serve a far aumentare le marce e si vede, perché il suo Cagliari diventa affamato e soprattutto ci crede di più. Il cinismo mancato contro la Roma, così come quel pizzico di fortuna necessario, tornano indietro a Vismara. Per un risultato che non può che far sorridere.
Matteo Cardia