agenzia-garau-centotrentuno

Cagliari Primavera | Le pagelle: Iliev il migliore, giornata nera per Kingstone

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

I nostri giudizi sul Cagliari Primavera di Fabio Pisacane dopo la sconfitta per 3-1 al Valentino Mazzola di Orbassano contro il Torino.

Iliev 6,5 – Il risultato sul tabellone del Mazzola di Orbassano è vero che recita 3-1 a sfavore per il Cagliari ma se il punteggio è rimasto quello, molto o forse gran parte del merito lo si deve alla prova super nella ripresa del portiere bulgaro con la 1 rossoblù sulle spalle. Nelle tre segnature del Torino non può granché ma non è tanto questo a consegnargli il voto più alto in pagella dei giovani sardi nella nebbiosa domenica torinese bensì la trasformazione in muro totale con tre parate consecutive nel giro di appena 2′ tra 75′ e 77′, compreso il rigore parato a Njie. Decisamente in palla in un match apparso fin da subito molto difficile per la sua squadra.

Arba 5,5 – Passo indietro rispetto ai recenti progressi mostrati nelle ultime uscite. Nelle preventive, specie sui palloni da fermo, è il centrale aggiunto della retroguardia rossoblù. Soffre e non poco, anche per via dei mancati raddoppi di marcatura del suo riferimento di centrocampo, le iniziative portate da Njie sul settore di sinistra quando il Toro è in fase offensiva. L’impegno comunque non gli manca e questo può e deve essere un segnale importante per la sua stagione.

Cogoni 6 – La botta al capo di settimana scorsa e le lacrime dopo l’errore che aveva consentito all’Empoli di fare 1-1 ad Asseminello nell’ultima azione della partita sembrano un lontano ricordo per il numero 13 rossoblù, prontamente recuperato e rimesso al suo posto al centro della retroguardia al fianco del suo partner abituale ovvero Catena. Nel complesso la sua prestazione non è certo da grandi applausi come alla prima della Scala di Milano ma nemmeno da buttare via. Attenzione e concentrazione sono all’ordine del giorno, con anche in più degli straordinari vista la giornata negativa – nella ripresa – di Catena, poi sostituito.

Catena 5 – Il calcio è strano. Quante volte avremo sentito dire questa frase nelle varie trasmissioni sportive tanto amate dai calciofili? Nel primo tempo, l’ex Sporting gioca una gara tutto sommato senza grossi acuti ma con pulizia e attenzione, aspetti fondamentali per un difensore che sa bene che prendersi dei rischi contro un Torino particolarmente aggressivo su tutte le zona del campo non era proprio il caso. Al 42′ del primo tempo si rende protagonista di un salvataggio assolutamente decisivo, sostituendosi di fatto a Iliev e salvando di fatto un gol che sembrava fatto. Due minuti dopo, al 44′, di testa sfiora per poco il 2-2 e il suo primo gol cagliaritano. Nella ripresa, però, rovina una partita che sarebbe stata da 6 pieno in pagella con una frittata clamorosa. Troppo sicuro di essere da solo in fase di pulizia, stoppa in piena area di rigore un pallone che andava solo spazzato via senza fronzoli e non sente l’arrivo di Ciammaglichella che sfrutta il suo blackout improvviso per guadagnarsi il rigore del 3-1 trasformato poi da Dellavalle. La sua gara da emozioni contrapposte finisce poco dopo l’ora di gioco (dal 61′ Pintus 6: entra in campo al posto di Catena per rinforzare la terza linea rossoblù e lo fa quasi emulando lo stesso Catena, ovvero con un salvataggio miracoloso sulla linea di porta sul tiro a botta sicura di Njie)

Idrissi 5 – In una partita come quella di oggi contro il Toro, non era proprio il caso di mettersi a spingere come solitamente fa e con buoni risultati il numero 3 del Cagliari Primavera. A testimonianza di ciò c’è il fatto che in avanti la sua presenza in avanti è praticamente inesistente, anche perché dietro c’era molto bisogno di una mano viste le mareggiate granata in fase offensiva. Il duello con Dellavalle, difensore e goleador del Torino, viene perso nettamente dal laterale mancino italo-marocchino, che perde riferimenti e anche contatto con la partita, non riuscendo a incidere (dall’82’ Deriu SV: entra al posto di Idrissi nel finale di partita per tentare di dare maggiore fosforo al centrocampo e dare soluzioni alternative in fase di raccordo ma non fa nemmeno in tempo a toccare un pallone).

Sulev 5 – La mezzala destra di riferimento che si aggiunge all’occorrenza anche agli attaccanti quando si tratta di spingere ha dei riferimenti ben precisi sul radar di mister Pisacane. I parametri portano chiaramente al numero 11 bulgaro. Dopo la buona prestazione contro l’Empoli, forse la sua migliore da quando è arrivato in Sardegna, il centrocampista rossoblù ricasca nell’anonimato. Nella fase difensiva, si sente e non poco la mancanza dei suoi raddoppi, con Arba che è costretto a tenere duro e a fare gli straordinari nel duello contro un cliente molto scomodo come Njie. In fase di spinta, va vicino al gol al 39′ ma senza trovare la porta. (dal 61′ Pulina 5: la fantasia dovrebbe essere parte del suo repertorio tecnico ma proprio la sua arma migliore si dissolve nella nebbia del Mazzola di Orbassano).

Marcolini 5,5 – La pulizia in mezzo al campo senza sbavature non sempre è il miglior alleato del centrocampista moderno al giorno d’oggi. Questo lo si capisce dal fatto che il numero 74 rossoblù, quando attaccato, va costantemente in difficoltà, specialmente contro Savva che lo fa impazzire nei duelli in mezzo al campo fino a quasi fargli venire il mal di testa. In fase offensiva, la presenza dell’ex Spal si nota solo al 31′ del primo tempo con una bella stoccata da fuori area che viene respinta dal portiere granata Bellocci (dall’81’ Malfitano SV: entra per marcolini per dare geometrie ma a risultato già compromesso).

Carboni 6 – “Oh capitano, mio capitano”, diceva una celeberrima frase dell’Attimo Fuggente con protagonista uno straordinario Robin Williams. Prendendo in prestito questa citazione cinematografica, il capitano del Cagliari Primavera mette da parte la tecnica sopraffina che addetti ai lavori e non conoscono per mettere elmetto e armatura, in una partita difficile e dove l’intensità la fa da padrone. Certo non eccelle in giocate da effetti speciali come di consueto ma è suo il gol che dal dischetto dà la scossa ai suoi compagni.

Vinciguerra 6 – La partita è intensa e molto chiusa. La variante insidiosa nella prestazione del numero 22 del Cagliari Primavera è proprio questa. Ciononostante, dimostrando forte attaccamento e nel contempo grande senso di sacrificio, lui va oltre senza guardare in faccia nemmeno l’ostacolo più duro. Il motivo? Basti pensare a come manda in tilt Rettore guadagnandosi il rigore del momentaneo 1-1 siglato da Carboni. Lettura perfetta in una situazione di errore avversario e come un condor approfittarne, portando  l’azione dalla sua parte in un amen. Per il resto è il solito Vinciguerra, corsa e alcuni tentativi di uno contro uno.

Konate 4,5 – Cercasi continuità alla voce numero 45 sul dizionario del Cagliari Primavera. Pisacane gli dà ancora una chance dopo la convincente prestazione con gol contro l’Empoli ma il risultato questa volta per l’attaccante italo-ivoriano non è quello del Re Mida che ogni tanto si impossessa di lui quando è in giornata. Tanti errori in particolare nella fase di rifinitura, qualche estemporanea nei duelli fisici e nessuna vera occasione da gol creata nel corso dell’incontro, proprio quando servita dare più alternative ad un attacco, quello rossoblù, che oggi è apparso spento più del solito.

Kingstone 4,5 – Contro l’Empoli, per questioni di fuoriquota e per favorire il reinserimento tecnico e fisico di Desogus, era forse l’escluso eccellente dall’undici iniziale del Cagliari Primavera. Dopo la sfida ai toscani, ecco che la figura del 2003 gambiano riappare nelle scelte di mister Pisacane, che gli consegna le chiavi dell’attacco rossoblù al fianco di Konate e supportati alle spalle dalla posizione ibrida di Vinciguerra. Nel primo tempo, al minuto 19, non approfitta dell’erroraccio incredibile di Rettore e si fa letteralmente chiudere la porta in faccia dal portiere Bellocci quando il gol sembrava fatto. Ma è la seconda frazione della sua gara ad essere quella che fa maggiormente senso. Al 59′ si becca un giallo assolutamente inevitabile e che francamente è più tendente all’arancione. Come se non bastasse, al 60′ si mangia un’altra chance dopo un’ottimo slalom, facendosi ribattere la conclusione sulla linea di porta. La sua giornata no al Mazzola si conclude come peggio non si potrebbe: è infatti suo il tocco di braccio che regala al Toro il secondo di rigore di giornata, sbagliato poi da Njie e neutralizzato da Iliev. (dall’81’ Achour SV: con la partita oramai compromessa a livello di punteggio, Pisacane gli concede qualche minuto nel finale ma il numero 9 non riesce a farsi vedere e a incidere).

Allenatore Fabio Pisacane 5 – Dopo la beffa amarissima in casa contro l’Empoli, quella del Mazzola contro il Torino doveva essere l’esame di maturità dal punto di vista del carattere e della forza delle idee per il Cagliari Primavera. L’allenatore rossoblù ha riconfermato il suo credo tattico, senza dover ricorrere per forza a rivoluzioni eccessivamente drastiche. Il risultato, purtroppo, punteggio a parte, è stato quello di una squadra che di fatto ha retto l’urto nel primo tempo, trovando anche una buona reazione allo svantaggio con il pari di Carboni su calcio di rigore ma calando poi alla distanza nella ripresa, dando semaforo verde al Torino. Tuttavia, l’equilibrio che si respira dalle parti del sesto posto, ultimo slot utile per centrare la qualificazione ai quarti di finale dei playoff, può comunque dare una mano al Cagliari Primavera. E l’effetto Asseminello può essere un ulteriore alleato nella sfida contro il Frosinone del prossimo turno.

Fabio Loi

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
4 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti