Nuova sconfitta per il Cagliari Primavera di Michele Filippi che perde in trasferta per 1-0 contro il Napoli. I nostri giudizi sui giovani rossoblù.
Iliev: 6. Sul gol non può nulla e oltre alla conclusione che finisce in rete di Alastuey nel primo tempo è chiamato praticamente ad intervenire solo in uscita sul finire del primo tempo. Bravo a mandare la conclusione di Sahli sopra la traversa al 85′.
Arba: 6. Prima partenza da titolare in campionato per il 2005. Parte timidamente, forse condizionato anche dalla buona verve di Acampora e Sahli sul suo lato ma prende coraggio con il passare dei minuti. Nel secondo tempo spinge con più continuità e spende tutte le energie a disposizione. Impreciso in alcuni casi, ma la sua partita rimane sufficiente. (Dal 84′ Caddeo: sv. Prova a mettere grinta in più negli ultimi minuti, senza però causare conseguenze per gli avversari).
Palomba: 6. Si divide i compiti con Veroli sulla prima punta napoletana. Il giallo più che dubbio potrebbe condizionarlo, ma riesce a controllarsi visto anche l’atteggiamento del Napoli nella seconda parte di gara. Nel finale di partita sale in attacco, ma non il jolly di giornata.
Veroli: 6. Si prende spesso cura di Pesce usando sia le maniere buone che quelle cattive. A inizio seconda frazione rischia perdendosi Gioielli su palla inattiva, ma nel complesso la gara non vede grosse sbavature.
Sulis: 5,5. L’impegno e la tenacia non mancano mai, soffre un po’ però sulla forte pressione del Napoli quando i rossoblù provano a partire con il palleggio dalle retrovie. Spinge poco sul suo lato e Filippi lo chiama a sé per avere più corsa sulla sinistra. (Dal 65′ Idrissi: 5,5. In campo per arrivare sul fondo e provare a mettere in area qualche cross. Gli avversari però fanno buona guardia e lui non riesce ad accendere realmente il motore).
Delpupo: 6. Inizia quasi da trequartista, giocando maggiormente tra le linee e ricevendo spesso spalla alla porta sulla trequarti. Quando riesce a girarsi si aprono diverse soluzioni, come la prima vera e propria conclusione di marca cagliaritana nella gara. Con il prosieguo della gara la sua partita cambia, diventando più di sacrificio e lasciando meno spazio alla qualità e all’apporto offensivo. (Dal 65′ Sulev: 5,5. Sembra entrare con il piglio giusto ma come tutto il Cagliari quando il Napoli si mette tutto dietro la linea della palla non incide. Si perde Alastuey quando il giocatore dei partenopei colpisce la traversa, rischiando di macchiare definitivamente la sua gara).
Carboni: 5,5. Non la partita più semplice per il regista rossoblù. Che inizia bene, ma poi subisce in qualche occasione la pressione del Napoli, come in occasione del corner concesso da cui poi nasce il gol della vittoria partenopea. La presenza di Cavuoti lo rende più libero nel dare una mano alla fase offensiva soprattutto nella prima frazione, si sacrifica tanto per la squadra ma a mancare è la giocata che può cambiare gli equilibri e che in diverse situazioni in passato è riuscito a dare. (Dal 86′ Pulina: sv. Dentro per provare a raggiungere il pareggio, non trova però successo).
Cavuoti: 5,5. Dopo alcuni minuti di indolenza, capisce che quando si accende può disegnare le trame giuste per i compagni. Sembra essere il giocatore in grado di far fare il clic alla squadra, parte con l’atteggiamento giusto nel secondo tempo ma poi si perde, complice un Napoli che fa tanta densità sulla propria trequarti.
Masala: 5. Inizia più lavorando per i compagni che per sé stesso. Il Napoli spinge la squadra sugli esterni ma lui non riesce quasi mai a creare superiorità numerica con il suo uno contro uno e a mettere i palloni giusti in area per Griger. Può dare di più e anche per questo Filippi lo richiama per provare a cambiare qualcosa in avanti. (dal 65′ Konate: 5,5. Prende il posto sull’esterno d’attacco, ma non si vede praticamente quasi mai. Al 93′ ha forse la palla gol più importante della partita per i rossoblù ma la conclusione viene bloccata dal muro partenopeo)
Griger: 5. Di palloni ne vede pochissimi, anche perché i rossoblù non riescono quasi mai a mettere i palloni giusti dentro l’area di rigore. Nel secondo tempo si abbassa in più occasioni per dare un appoggio nella fase di costruzione, a volte però è troppo leggero nei duelli con i centrali avversari. Non una gara da ricordare.
Vinciguerra: 5,5. È l’uomo più cercato sin dall’inizio partita visto il diverso passo con Barba sull’esterno mancino. Ci prova ma non riesce a pungere realmente Sul gol di Alastuey la dormita è generale, ma è l’ultimo a non accorgersi del movimento del giocatore e a non tamponare la conclusione. Inizia a sinistra, poi si sposta a destra nei secondi 45′, ma come Masala non trova mai veramente lo spunto giusto per far male.
All. Michele Filippi: 5. Il Cagliari pecca in attenzione sul gol preso, un atteggiamento che pesa poi sull’esito della gara. Ma non è solo la concentrazione a far suonare il campanello d’allarme, perché i giovani rossoblù non riescono quasi mai a rendersi realmente pericolosi. Poco coraggio e poca lucidità nonostante un secondo tempo giocato continuamente in avanti ma senza squilli, che invece hanno dato gli avversari almeno in due occasioni. La squadra sulla carta ha tutti i mezzi per rialzarsi da questo momento complesso, serve però farlo in fretta per non disperdere quanto di buono fatto fino a inizio febbraio.
Matteo Cardia