I nostri giudizi sul Cagliari Primavera di Matteo Battilana e Fabio Pisacane dopo il match casalingo pareggiato 3-3 al Centro Sportivo di Asseminello contro l’Hellas Verona di Paolo Sammarco.
Iliev 6 – L’estremo difensore bulgaro è una delle certezze in sede di formazioni ufficiali da parte del duo Battilana-Pisacane. Può veramente poco sulle reti segnate dal Verona. Per il resto è giornata di normale amministrazione in ufficio per il numero 31 rossoblù, che si fa spesso trovare pronto nelle uscite – specialmente quelle alte – e nei tiri dalla distanza portati dalle sue parti dalla squadra di Sammarco.
Zallu 5 – Letteralmente il fantasma di sé stesso. Il numero 2 del Cagliari Primavera, nonostante l’ennesimo attestato di fiducia con annessa titolarità da parte di Battilana e Pisacane, gioca ancora una volta sottotono e senza riuscire mai ad incidere come ai vecchi tempi. Troppo impreciso in fase di scarico del pallone, sia nei passaggi semplici sia in quelli in cui i suoi compagni attaccano la profondità. In fase offensiva, scende pochissimo e i pochi cross che riesce a mettere sono preda solamente per i racattapalle a bordocampo. La sua gara è da dimenticare e finisce alla fine del primo tempo. (dal 46′ Pulina 6: entra in campo da inizio ripresa al posto di un Zallu in giornata nera, cambiando così l’assetto di un Cagliari sotto di due e in evidente difficoltà. Il suo impatto sulla partita è significativo. Il numero 7 si guadagna infatti il calcio di rigore trasformato poi da Cavuoti al 71′ anticipando con tempismo e lucidità un disattento Schirone, avviando così la rimonta rossoblù).
Palomba 6 – Prestazione da Dottor Jeyll e Mr Hyde. Nel primo tempo, il capitano del Cagliari Primavera va totalmente in blackout con un disimpegno suicida: anziché spazzare via senza complimenti e badando poco allo stile, perde incredibilmente grip e palla, permettendo così a Florio di mettere dentro la rete dell’1-1 al 23′ del primo tempo. Nella ripresa, invece, rimette a posto i cocci di una prestazione fino a quel momento ben al di sotto della attese e si riscopre vera e propria mina vagante in fase offensiva, colpendo prima una clamorosa traversa con una demi volé di destro e poi regalando nel finale al suo fedele scudiero Veroli l’assist per il gol che vale il 3-3 finale che scatena la gioia incontenibile del pubblico di Asseminello.
Veroli 6,5 – Torna dalla squalifica e puntualmente riguadagna il suo posto da titolare in mezzo alla difesa al fianco di capitan Palomba. La sua gara è senza grosse sbavature in fase difensiva. Quando la sua prestazione sembra essere destinata al minimo sindacale con annessa sufficienza, frutto di senso della posizione e di zero rischi alla voce giocate, ecco che la sua giornata diventa improvvisamente da eroe. È lui infatti a far tornare il sereno in casa Cagliari Primavera, con una girata da centravanti puro che si infila nell’angolo coperto dal portiere Boseggia e che fa impazzire il pubblico di Asseminello, per quello che è il suo quinto centro in campionato. In un clima che si era fatto tempestoso e per nulla piacevole, l’ex Pescara è l’uomo della provvidenza.
Idrissi 5,5 – Il motorino della fascia sinistra rossoblù appare assai ingolfato e fa una grande fatica a entrare in partita, non spingendo praticamente mai. Soffre terribilmente le scorribande sulla corsia di destra di Bragantini, che lo manda letteralmente per terre quando il Verona trova la rete del vantaggio con Cazzadori a fil di sirena del primo tempo. Nella ripresa, riprende grip e confidenza con la sua posizione, ma riesce ad attaccare solamente negli istanti finali di gara, quelli decisivi. (dal 90′ Pintus SV: entra nel finale per consentire a capitan Palomba di salire a fare il centravanti).
Caddeo 5 – Dovrebbe essere l’uomo dell’equilibrio e della sostanza nel centrocampo del Cagliari Primavera ma diventa, suo malgrado, quello più in tilt e in maggiore difficoltà rispetto ai suoi dirimpettai Cavuoti e Carboni. Spesso impreciso ed eccessivamente falloso, il numero 17 rossoblù non accende praticamente mai la luce alla propria gara , lasciando spesso libera uscita con annesse praterie da attaccare ad un avversario particolarmente ostico e nel contempo tecnico come Florio. All’inizio del secondo tempo, con l’ingresso in campo di Pulina per Zallu, viene spostato di una decina di metri per ricoprire un ruolo non certamente suo come quello di terzino destro, cercando di dare maggiore copertura al reparto difensivo che in quel momento navigava in cattive acque ma la mossa anche in questo caso non dà gli esiti sperati. (dal 53′ Arba 6: subentra ad un evanescente Caddeo e i frutti a lungo andare si vedono. Deciso e preciso in fase difensiva quando c’è da coprire e meno timido rispetto alle ultime uscite quando si tratta di attaccare sulla destra. Da un suo traversone messo dentro con i tempi giusti nasce la palla gol al 93′ con il colpo di testa di Konate, parato poi da Boseggia in volo plastico).
Cavuoti 7 – Indubbiamente è una delle firme d’autore di maggior prestigio del Cagliari Primavera in questa ultima parte di Primavera 1. Dal suo pregevole piede mancino nasce lo scambio con Carboni per la rete del vantaggio firmata da Konate. Il suo continuo muoversi lungo tutto il centrocampo fa venire letteralmente il mal di testa agli avversari. Si prende tante responsabilità, giocando un numero quasi industriale di palloni. Avvia la rimonta dei rossoblù, trasformando in maniera glaciale al 71′ il rigore procurato da Pulina. Il lieto fine del film che era diventato thriller per il suo Cagliari parte da lui e dal suo estro.
Carboni 7 – Il suo ritorno contro la Roma nel turno infrasettimanale era il preludio a qualcosa di importante. Quella sensazione contro i giallorossi è diventata certezza contro il Verona. Detta i tempi con sapienza qualità in mezzo al campo e l’asse con Cavuoti funziona che è una meraviglia. Proprio da uno scambio di prima con il numero 10, nasce il suo assist regale spacca-difesa per la rete del momentaneo vantaggio firmata da Konate. Si rende utile con carattere e grande determinazione anche quando si tratta di andare a coprire in ripiegamento difensivo.
Delpupo 5,5 – In una partita così delicata e importante per il futuro del Cagliari Primavera in Primavera 1, Battilana e Pisacane si affidano ancora una volta alla fantasia dell’italo-argentino, vero e proprio raccordo tra il centrocampo e l’attacco dei rossoblù. Stavolta l’effetto sorpresa voluto dal duo tecnico isolano nello schierare il loro numero 80 sortisce l’effetto contrario. La volontà certamente non manca e l’impegno pure ma la precisione nei passaggi così come nei tentativi di combinazione con i compagni nelle sortite offensive non trovano la precisione desiderata sebbene i mezzi tecnici a disposizione dicano esattamente l’opposto. (dal 52′ Sulev 5: il bulgaro entra ad inizio secondo tempo per dare maggiore vivacità e struttura al centrocampo, dando così anche più possibilità di inserimenti in avanti a Carboni e Cavuoti per tentare l’operazione rimonta. La sua prestazione non è certo da ricordare. Non entra mai in partita e in fase offensiva si fa vedere soltanto al 95′ con un tiro che finisce altissimo).
Vinciguerra 6 – Gara dai due volti per il numero 22 del Cagliari Primavera. Scelto come partner d’attacco di Konate, l’attaccante di Battilana e Pisacane non riesce ad accendere la luce nella prima frazione di gioco, soprattutto grazie alla marcatura uomo contro uomo studiata ad hoc dal Verona e portata su di lui da un avversario fisicamente più strutturato come Matyjewicz. Nella ripresa, il copione della sua partita è leggermente diverso e mostra, attraverso alcune sortite offensive individuali, la sua voglia di rivalsa.
Konate 6,5 – Con Griger impegnato con la Slovacchia nel Mondiale U20 in corso di svolgimento in Argentina, tutto il peso dell’attacco del Cagliari Primavera è sulle spalle dell’italo-ivoriano. Il suo impatto con il match è da marce alte. Al 21′ del primo tempo, riattiva la modalità Re Mida vista contro la Roma, sfruttando al meglio l’intuizione geniale di Carboni nello spazio: al resto ci pensa lui, con il controllo con il destro e con la fucilata di sinistro a impallinare Boseggia che gli vale il sesto sigillo in Primavera 1. Sbatte, lotta tra le maglie difensive di un Verona arcigno, si impegna e sfiora la doppietta al 93′ con un colpo di testa che Boseggia respinge con un salvataggio strepitoso. Macchia la sua partita che sarebbe stata da sette pieno in pagella con un’espulsione scatena-parapiglia che gli farà saltare la trasferta di Frosinone.
Allenatori Battilana-Pisacane 6 – Non mollare mai cantava Gigi D’Alessio nel 2002. Contestualizzando il titolo del brano del cantante napoletano, il mantra del Cagliari Primavera, dal cambio in panchina in poi, è stato quasi sempre questo. Ancora una volta in rimonta, con il cuore che prende il largo rispetto alle idee e allo spettacolo ma che tanto basta per tenere ancora a galla la nave, che ancora non è attraccata al porto ma mancano poche miglia per riuscire nella missione. Il punto conquistato oggi contro un Verona arcigno e concreto tiene ancora tutto in equilibrio nella lotta salvezza. Ora ai giovani rossoblù servirà l’impresa in quel di Frosinone per chiudere definitivamente i giochi e archiviare una stagione più complicata del previsto.
Fabio Loi