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Ismael Konate, attaccante del Cagliari Primavera | Foto Cagliari Calcio/Valerio Spano

Cagliari Primavera | Le Pagelle: bene Belloni e Konate, Conti fa fatica

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Sconfitta in trasferta per il Cagliari Primavera, che si arrende nel finale a un Torino che sul campo di Vercelli passa per 3-1. I nostri giudizi sui giovani rossoblù.

Iliev: 6. Bravo all’ottavo ad avventarsi sul pallone senza alcun timore della mischia in area che avrebbe potuto subito indirizzare la gara. Il Torino non scalda realmente i suoi guantoni ma è piuttosto cinico, con l’estremo difensore classe 2005 che però sulle reti non può far più di tanto.

Zallu: 5,5. Parte bene, con una prima frazione come al solito attenta. Prova a salire di colpi dopo il pareggio rossoblù cercando di accompagnare di più l’azione ma la spia delle energie comincia a lampeggiare nel finale, proprio quando il Torino prende il sopravvento. Una fatica evidente quando Ciammaglichella gli va via troppo facilmente nell’azione che poi porta al rigore nel minuto finale.

Palomba: 5,5. Annulla Ansah che non si vede praticamente mai, ma quando entra Corona il gioco si fa più duro e il capitano del Cagliari soffre la stazza dell’avversario. Leggermente in ritardo in occasione del 2-1, quando l’attaccante avversario si stacca e porta avanti i suoi.

Veroli: 5,5. Le preoccupazioni sono poche perché il lavoro con Palomba è prezioso contro un Torino che deve prendere iniziative in contropiede o dalla distanza per impensierire i rossoblù. Pure lui però viene risucchiato dalla ripartenza degli avversari in occasione della seconda rete.

Sulis: 6. Mette dentro al campo il solito mix di attenzione e grinta che gli consente di arginare prima il talentuoso Dell’Aquila e poi Savva, entrato bene nel match e più fisico di lui. Nel finale entra in ritardo su Ciammaglichella nell’ultimo tentativo di evitare il 3-1. La sufficienza rimane.

Caddeo: 6. Fa quasi sorridere l’idea, ma nella mediana inedita schierata è il più esperto visti i minuti giocati in stagione. Duella con Ruszel fino a prendere un giallo che però prova a non far pesare con attenzione. Nell’azione del primo gol avversario rimane nel mezzo del contropiede letale del Torino e quasi per rifarsi è lui a recuperare il pallone nell’azione del momentaneo pareggio. Regge fino alla fine nonostante una botta presa a metà ripresa.

Conti: 5,5. A lui il compito di dare ritmo alla squadra vista l’assenza di Carboni, non un incarico semplice in questo periodo. Prova a fare il suo, non togliendo mai il piede in fase difensiva ma il Torino dall’altra impedisce di giocare con tranquillità. Ha sul groppone però il corner battuto male che porta al gol in ripartenza dei granata. (Dal 66′ Achour: 5,5. Entra per affiancare Konate e dare maggior strappo in ripartenza. L’impegno c’è ma si vede poco.)

Sulev: 6. Buttato subito dentro, il bulgaro classe 2006 parte cercando la posizione giusta per poi prendere maggior coraggio con il passare dei minuti. Qualche buon spunto, ma soprattutto tanto sacrificio nell’aiuto dei compagni in fase di non possesso. Spirito da premiare, come fanno capire gli applausi al suo ritorno in panchina. (Dal 75′ Pulina: 5,5. Entra nel momento in cui i compagni cominciano ad avvertire di più la stanchezza. Da lui ci si aspetta sempre la giocata che però a Vercelli non si vede.)

Belloni: 6,5. Conferma la crescita intravista nell’ultimo periodo il numero 24 ex Olbia. Il più vivo tra i giocatori offensivi anche in un primo tempo dove le iniziative sono poche. Nel secondo, anche con un pizzico di cattiveria in più, cresce e prova a prendere la squadra per mano. Va vicino al pareggio con un gran sinistro a giro, poi è lui a servire in maniera intelligente Konate per il gol che vale l’1-1. Dopo i cambi, vista l’emergenza, si abbassa anche a fare il regista anche se non è il suo forte ma non inficia nella prestazione.

Idrissi: 6. Filippi e Pisano decidono che senza Vinciguerra è lui a poter alzare il suo raggio d’azione in fase offensiva. Nel primo tempo gli avversari trovano le contromisure e anche lui sembra doversi leggermente adattare al quadro della gara. Nella seconda frazione prende coraggio e non ha paura di guardare la porta, andando al 49′ vicino al pareggio. Lascia spazio ai compagni poi nel tentativo del Cagliari di vincerla. (Dal 75′ Deriu: sv. Dentro per dare maggior peso all’attacco negli ultimi quindici minuti. Il numero 14 però deve abbandonare presto il campo piuttosto dolorante. Dal 87′ Mameli: sv.)

Konate: 6,5. Impatto non semplice, con tutto l’attacco sulle sue spalle e pochi, pochissimi palloni giocabili. Il classe 2006 però si sbatte tanto per non far rimpiangere Griger e con il passare dei minuti riesce a prender fiducia. E soprattutto alla prima occasione vera è freddo davanti al portiere, andando così un’altra volta a segno. Andando verso il finale si spegne pure lui, ma resta una prova in cui ha dimostrato ancora il suo potenziale.

Allenatore Pisano: 6. Senza Filippi, che collabora con lui dalla tribuna, prova a guidare il Cagliari oltre le assenze e contro una squadra quadrata come il Torino che all’andata aveva rovinato l’esordio dei rossoblù in campionato. Subito dentro Sulev, con Idrissi e Belloni più alti rispetto alle rispettive abitudini: cambi obbligati che tolgono qualcosina al Cagliari dal punto di vista del gioco ma che ne esaltano il sacrificio, parola chiave per comprendere la partita dei rossoblù. Attitudine che alla fine però si può pagare, come dimostrano i troppi spazi lasciati a campo aperto nelle azioni del primo e del secondo gol. Il carattere e il coraggio, già dimostrato più volte in stagione, sono da salvare, ma lo staff dei giovani rossoblù per far fare il salto di qualità alla squadra dovrà lavorare ancor di più sui dettagli che possono decidere le partite.

Matteo Cardia

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