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Cagliari Primavera, dopo Verona serve cura dei dettagli e la giusta maturità

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I dettagli fanno la differenza. Una consuetudine che corrisponde al vero anche nel mondo del calcio. E proprio la mancanza di precisione e di attenzione nei momenti chiave possono cambiare una partita, fino a deciderne o a cambiarne l’esito in qualunque istante. Il Cagliari Primavera di Fabio Pisacane perde per la seconda volta in stagione, stavolta per 1-0 contro il Verona, risultato che, seppur arrivato con il minimo scarto, ha un sapore ancora più amaro per via dei diversi errori commessi dai rossoblù nell’arco dei novanta minuti regolamentari.

Stop

Un passo indietro rispetto a quello che si è visto contro il Monza per un Cagliari ancora in piena evoluzione in quanto a crescita di un gruppo che sta cercando la sua metamorfosi definitiva. Il Verona, contro i rossoblù ha comunque dimostrato di essere squadra già collaudata e dai meccanismi consolidati. La pressione portata dalla squadra di Sammarco sulla prima costruzione cagliaritana, insieme al lavoro del centrocampo scaligero su quello isolano, hanno complicato le uscite palla al piede di capitan Vinciguerra e compagni nella prima frazione. Qualcosa su cui Pisacane e i suoi dovranno necessariamente lavorare con ancora più insistenza da qui in avanti. Così come sarà da perfezionare anche la fase offensiva, dove gli isolani non sono ancora riusciti a trovare la giusta quadra nella finalizzazione nonostante la mole di gioco prodotta, specialmente nel secondo tempo, dove si è giocato a una porta sola e con il Verona che ha alzato il muro davanti alla porta di Zouagri. Il Cagliari comunque ha provato a tenere i nervi saldi in una partita già di per sé complicata e a riorganizzare le proprie fila fin quando le energie lo hanno permesso, in particolare con un Simonetta particolarmente cercato dai compagni, ma senza che questo abbia poi portato a un esito soddisfacente. Al di là di una ripresa giocata più con la forza dei nervi che delle idee, gli errori comunque non sono mancati in casa Cagliari. Il gol di Vermesan che ha deciso la gara, per esempio, nasce da una disattenzione in uscita palla al piede dalla prima pressione, con un Marini troppo leggero nel farsi soffiare palla dall’avversario e con il bomber rumeno che ha trafitto un Auseklis non certo perfetto nell’intervento. Così come ci sono stati altre disattenzioni da cui sono scaturite altrettante ripartenze veronesi, alcune delle quali salvate da interventi provvidenziali di Pintus e Cogoni. E poi ancora ingenuità dettate dalla poca lucidità nella scelta delle giocate in costruzione e in rifinitura. Aspetti, questi, che hanno fatto arrabbiare e non poco nel post partita mister Pisacane. “Come dico sempre, i dettagli fanno la differenza e oggi nel dettaglio – sia negli ultimi venti metri nostri che nei loro – siamo mancati al momento di fare la scelta giusta: in zona difensiva a volte bisogna badare al sodo, magari evitando di specchiarci troppo come nell’occasione del gol, davanti dovevamo finalizzare meglio e avere meno frenesia, come è successo nella ripresa”, ha tuonato il tecnico dei giovani rossoblù, deluso da quanto espresso in campo dai suoi ragazzi.

Occasione

La sosta per le nazionali prevista anche per il campionato Primavera sarà con ogni probabilità una preziosa alleata per il Cagliari. Poco più di una settimana di pausa per recuperare prima di tutto le energie fisiche e mentali. E poi anche a lavorare e a ragionare su quegli elementi di gioco, dalla maggiore attenzione sulle uscite in impostazione alla concretezza sotto porta, che andranno sicuramente perfezionati per affrontare nel migliore dei modi il proseguo del campionato che vedrà prima la sfida interna contro l’Inter e poi la trasferta contro il Torino. Squadre che hanno incominciato la stagione con un nuovo allenatore, che hanno già trovato il loro primo successo stagionale, così come fatto dai rossoblù di Pisacane alla seconda giornata di Primavera 1, e che ora puntano ad accelerare la propria andatura in campionato. Stesso obiettivo del Cagliari, che vuole continuare a seminare quanto di buono fatto nel corso del reente passato ma con una cura ancora più maniacale del dettaglio, volta a dare la giusta spinta a un gruppo che vuole trovare la sua strada in campionato.

Fabio Loi

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