Un attaccante in grado di dialogare con gli esterni, che sappia tenere alta la squadra, ma capace anche di mettersi in proprio ed essere gelido sottoporta.
Questo era il profilo di centravanti che cercava Fabio Liverani per il suo 4-3-3: ai lati due esterni col piede invertito, al centro il 9 vero e manovriero. L’identikit rispondeva perfettamente a Joao Pedro, ipotesi (o sogno) che il tecnico romano ha potuto soltanto accarezzare per qualche giorno, prima di arrendersi alla realtà: il brasiliano era destinato alla cessione, con il Fenerbahce che dopo una lunga e complessa trattativa lo ha strappato ai rossoblù per regalargli l’opportunità di misurarsi con l’Europa a 30 anni compiuti. Per sostituirlo Liverani ha chiesto un nome e uno soltanto: Gianluca Lapadula, già allenato nel 2019-20 in Serie A con il Lecce. Una stagione non esaltante dal punto di vista del risultato della squadra a fine stagione (poi retrocessa tra i cadetti), ma buona dal punto di vista realizzativo per l’ex Milan (13 gol tra Serie A e Coppa Italia).
Serie B…oomer
Dopo una stagione complicata con la maglia del Benevento, con 11 reti complessive ma anche un ammutinamento che gli ha fatto saltare quasi metà campionato, l’italoperuviano era in uscita dal Sannio, con il tecnico giallorosso Caserta che ha puntato sull’ex Venezia Forte come centravanti titolare e con il palermitano La Gumina come suo sostituto. Cagliari e Cremonese si sono fiondate sul torinese di origini peruviane, con la società di via Mameli che ha vinto la corsa. Blasone, voglia di riscatto, ambizioni comuni: sono questi, probabilmente, gli aspetti che hanno convinto Lapadula a scegliere il rossoblù, con un contratto triennale a far capire l’importanza dell’interesse del club isolano. In un mercato da boomer, in cui gli ultra trentenni (Lewandowski, Perisic, Di Maria) hanno quasi più appeal dei giovanotti (con Haaland, Nunez e Tel a fare da eccezioni), l’acquisto di un 32enne come l’italoperuviano non è certamente in controtendenza, anzi. Si pensi ai movimenti offensivi delle principali squadre della cadetteria: il Genoa ha puntato su Coda (33 anni), il Palermo su Matteo Brunori (27), il Como su Mancuso (30), il Modena su Diaw (30) e, infine, la Spal su La Mantia (31). Questo per un motivo semplice: in Serie B non ci si può permettere di fallire la scelta del bomber, che spesso corrisponde a un profilo di esperienza.
Cecchino da cadetteria
Il Cagliari ha sondato diversi nomi tra quelli appena citati, poi alla fine ha deciso di affondare su Lapadula. Che, per quanto prodotto negli ultimi anni, ha una media gol tra Serie A e B di tutto rispetto: 34 reti segnate in 89 presenze, con le maglie di Lecce e Benevento (0,38 gol a partita). Ma è soprattutto tra i cadetti che il nuovo attaccante del Cagliari ha lasciato il segno: due sole stagioni, ma con cifre davvero importanti. Ben 43 gol in 68 presenze, per una media di 0,63 reti a gara che ne fa uno dei centravanti più prolifici in circolazione. E, contestualmente, il nome giusto per sostituire Joao Pedro, che nelle ultime tre stagioni ha messo il pallone dentro la porta avversaria per 47 volte. L’arrivo di Lapadula permetterà a Liverani di poter spaziare tra diversi sistemi di gioco: perno centrale del tridente offensivo nel 4-3-3, punta di movimento in un 4-3-1-2 insieme a Pavoletti, con uno tra Pereiro e Tramoni alle spalle. Ma soprattutto il Cagliari potrà contare su un elemento che in passato gli ha spesso fatto male, come dimostrano le 5 reti segnate contro i rossoblù in carriera (cui sommare le 4 nel campionato Primavera, quando il torinese vestiva la maglia del Parma).
Investimento importante
In attesa di vederlo sul terreno di gioco con la maglia del Cagliari addosso, le aspettative su Lapadula sono tante. Da parte del club, che ha investito su di lui – anche in prospettiva di un auspicato ritorno in Serie A – in un momento storico caratterizzato più da austerità che da spese pazze, così come da parte della tifoseria che aspetta un beniamino cui affezionarsi dopo il vuoto lasciato da Joao Pedro. “Il Cagliari mi ha voluto e io ho voluto il Cagliari in maniera molto forte. Mi aspetto tante gioie nella prossima stagione e mi auguro di vedere uno stadio bello pieno”, ha detto il neorossoblù ai microfoni di Gianluca Di Marzio. Dalle parole ora serve lasciare spazio ai fatti, a cominciare già dalle amichevoli internazionali, in vista di un inizio di stagione da affrontare con la giusta cattiveria. Riguardando al passato di Lapadula, però, anche su questo aspetto i tifosi del Cagliari possono dormire sonni tranquilli. In caso di dubbi, poi, chiedere a Robin Olsen…
Francesco Aresu