Vittoria preziosa in rimonta per il Cagliari di Claudio Ranieri che batte 2-1 il Palermo. I nostri giudizi sui rossoblù.
Radunovic: 6,5. Sul gol non può nulla, ma è invece pronto sulla conclusione di Tutino che alla mezz’ora lo costringe ad andare giù rapidamente sul primo palo. Nel secondo tempo è praticamente inoperoso.
Goldaniga: 6,5. Ancora tra i titolari l’ex Sassuolo, confermato dopo la buona prestazione con il Perugia. Partita attenta e senza sbavature, a cui aggiunge un paio di tentativi di far male agli avversari anche su palla inattiva.
Deiola: 7. Dopo le buone prestazioni, l’esperimento in mezzo alla difesa viene ripetuto. Stavolta però dura poco tempo, perché il Cagliari ha bisogno di più uomini in mezzo al campo. E così alla prima occasione arriva l’inserimento vincente e ancora un gol che rimette in equilibrio un match iniziato male. Rischia la doppietta con un colpo di testa che finisce di pochi centimetri lontano dal palo. Oltre al gol, nella sua partita c’è tanta buona volontà ma anche qualche errore di troppo in palleggio. (Dal 75′ Rog: 6. In campo per dare la sua qualità nel momento in cui il Cagliari ha bisogno di abbassare i ritmi e tenere il possesso).
Dossena: 6. Inizia la sua gara con uno svarione insolito in palleggio, poi sale di livello. La partita non è delle più semplici, Soleri e Tutino non sono gli attaccanti fisici contro cui l’ex Atalanta si sa esaltare. L’ammonizione guadagnata pesa e allora Ranieri decide di richiamarlo in panchina presto. (Dal 66’ Obert 6: Entra per dare respiro e utilizzare le sue qualità in palleggio)
Zappa: 5,5. Sul gol del Palermo è lui a perdere Marconi. Unica distrazione, in una partita in cui pensa più alla propria metà campo che alla fase offensiva. Anche se è una delle sue progressioni in avanti è l’incipit del gol del raddoppio. (Dal 66’ Di Pardo: 6. Si vede poco, ma fa il suo compito).
Nandez: 6,5. Centrocampo a due o a tre, cambiano le posizioni, ma non il tentativo di guidare la squadra con la solita vigoria. Corre tanto l’uruguaiano, ma è anche tra i più attenti visto che è lui ad approfittare dell’errore palermitano per mettere poi il pallone con i giri giusti per Deiola. Nel secondo tempo il copione è simile, con il Cagliari che agisce spesso sulla destra per provare a scardinare la difesa avversaria. (Dal 75’ Kourfalidis: 6. Qualche errore in appoggio, ma entra bene in partita offrendo la propria intensità).
Makoumbou: 7. Lavoro oscuro davanti alla difesa, importante, anche perché dalle sue parti agisce un Verre che prova a infastidire i rossoblù. Cresce alla distanza, con un secondo tempo in cui il pallone passa maggiormente dai suoi piedi, azione del gol di Lapadula compresa. Cruciale anche nel finale di partita quando c’è da congelare la partita.
Azzi: 5,5. Parte come al solito con i giri del motore alto sulla corsia sinistra. Al 14’ però la centralina si spegne e Segre gli passa davanti depositando la rete dell’1-0. Da lì l’italo-brasiliano soffre sia Tutino, ma soprattutto gli inserimenti di Buttaro. Ranieri decide comunque di dargli fiducia nella seconda frazione, lui ripaga crescendo sotto il profilo dell’attenzione, ma la macchia rimane.
Mancosu: 6. Non è la serata in cui la sua stella brilla maggiormente. Gomes prova a tenerlo sotto controllo e per gran parte dei primi 45’ ci riesce. Il timore è lecito, perché ogni volta che il numero 5 ha spazio trova la giocata giusta, come quando vede l’inserimento per Lapadula che offre poi una grossa chance a Pavoletti. Nel secondo tempo non è sempre preciso, ma resta fondamentale nello sviluppo dei pericoli rossoblù. (Dal 82’ Lella: sv. Mette quanto necessario per portare a casa il risultato).
Lapadula: 7,5. Ancora una volta decisivo. Primo tempo più di quantità per il peruviano, che inizia la sua gara lavorando un gran pallone per Pavoletti, ma vede arrivare pochi palloni per il resto della gara, complice una linea difensiva palermitana molto bassa. Nella seconda frazione cambia la gara, mettendo lo zampino nel doppio giallo di Marconi, poi inventandosi un gol da stropicciarsi gli occhi.
Pavoletti: 6,5. Di nuovo titolare, il livornese ha l’occasione più importante della prima parte di gara. Sul tiro che Pigliacelli respinge c’è tanta forza, ma poca precisione. Come per Lapadula, anche per il capitano rossoblù ci sono pochi spazi e pochi palloni. Va al di là di una condizione fisica ancora evidentemente non ottima, con la ripresa che lascia intravedere una crescita dell’intesa con Lapadula. Un segnale positivo per il futuro dei rossoblù.
Allenatore Claudio Ranieri: 6,5. Comincia con la difesa a tre e Deiola ancora in mezzo alla linea sorprendendo tanti. Poi però, come ha abituato, ridisegna la squadra e trova la quadra per far male a un Palermo reattivo. Nel secondo tempo la squadra aumenta il pressing che aveva chiesto anche a Oristano e in conferenza stampa e risultati arrivano, anche se il gol vittoria è un’invenzione del suo numero 9. Non è la partita qualitativamente migliore dei rossoblù, ma, al di là di quello che dirà la graduatoria dopo l’ultima giornata, quella dell’Unipol Domus resta una vittoria importante sotto più punti di vista.
Matteo Cardia