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Un duello tra Nandez e Nainggolan in allenamento

Cagliari, lunga vita alla NN

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Il Cagliari che si prepara alla partita casalinga contro il Bologna di domani sera alla Sardegna Arena ha due certezze assolute sulle quali Maran può fare affidamento a occhi chiusi: Nahitan Nández e Radja Nainggolan.

Nel panorama calcistico internazionale vanno spesso di moda le abbreviazioni: la BBC (Barzagli, Bonucci, Chiellini) della Juventus di Conte e Allergi, la MSN (Messi, Suarez, Neymar) del Barcellona di Luis Enrique e così via, ma difficilmente si trova un esempio che riguardi il centrocampo. Ecco così che a Cagliari sembrerebbe essere nata la NN, una doppia enne che rappresenta Nández e Nainggolan, vere chiavi di volta della stagione finora esaltante dei rossoblù di Maran. Non solo un salto di qualità tecnico, quello che risalta è il salto di qualità mentale di tutta la squadra con giocatori che fino alla passata stagione sembravano più brutti anatroccoli e che ora, grazie alla crescita collettiva e all’esperienza internazionale di alcuni compagni, appaiono trasformati in cigni.

L’apporto che Nández e Nainggolan danno a tutta la rosa è evidente: non più crolli alla prima difficoltà, non più la paura dei favori del pronostico, non più le cadute dopo risultati positivi, le sette partite di fila senza sconfitte sono lì a dimostrarlo e tutta la Serie A ora guarda con rispetto a Maran e ai suoi ragazzi.
Olsen ha rimpiazzato Cragno come meglio non si poteva prevedere dopo la stagione giallorossa, Faragò non è più l’adattato per eccellenza, ma un terzino diventato una spina nel fianco per gli avversari, Pisacane ormai una certezza lontano dall’etichetta di raccomandato rastelliano, Ceppitelli un capitano che dá garanzie al netto degli errori di Torino figli anche dei problemi fisici della vigilia, Cigarini un professore senza cali di tensione, pronto a impartire la lezione di regia grazie ai cagnacci che lo proteggono per novanta minuti. L’apice dell’atteggiamento ribaltato rispetto al passato è rappresentato da Joao Pedro, una vita da quasi partente nei mesi estivi e ora un giocatore che ha messo da parte le pantofole e l’indolenza diventando un equilibratore fondamentale dal punto di vista tattico, tre ruoli in uno (mezzala, trequartista esterno, centravanti) e sempre disponibile al sacrificio richiesto dal Maran, corsa e abnegazione totale.
La partita contro il Bologna è in questo senso la prova del nove: il Cagliari in passato ha spesso deluso nel momento della verità, rimbalzando da posizioni nella parte sinistra a essere invischiato nella lotta per non retrocedere. Un ulteriore risultato positivo certificherebbe la crescita collettiva, una vittoria aprirebbe le porte del sogno.

Matteo Zizola