Il nostro commento a freddo sull’amichevole tra Modena e Cagliari, match terminato 2-2 che ha chiuso le due settimane di ritiro precampionato nella Penisola per i rossoblù di Davide Nicola.
“Dare risposte adesso su chi arriva o parte è difficile. Prima bisogna valutare e poi fare delle scelte. Perché dovrei fare delle scelte prima di conoscere la rosa?”. Così si espresse Davide Nicola nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Cagliari, tenuta lo scorso 8 luglio nella sala stampa della Unipol Domus, con il direttore sportivo rossoblù Nereo Bonato al suo fianco. Dal suo arrivo all’aeroporto di Elmas a oggi, domenica 4 agosto, sono passate esattamente quattro settimane. Per il tecnico piemontese forse un tempo sufficiente per le prime valutazioni tecnico-tattiche della rosa a sua disposizione, dopo il lavoro svolto ad Assemini e in Valle d’Aosta. Le tre amichevoli giocate contro Como (sconfitta per 1-3), Catanzaro (successo 2-0) e Modena (pareggio 2-2) hanno dato le prime indicazioni precise sullo stato di forma di Pavoletti e compagni, “messi alla frusta” da una preparazione atletica volta a sviluppare un’intensità forse mai vista a Cagliari nel recente passato.
Il 2-2 del Braglia
Quasi un mese per valutare il materiale umano a propria disposizione, con tre gare di varia difficoltà utili a mischiare le carte e capire pregi e difetti degli elementi in rosa. E anche al “Braglia” di Modena, contro i padroni di casa allenati dal grande ex Pierpaolo Bisoli, Nicola ha proseguito con i suoi esperimenti. Tre undici diversi a seconda delle partite, per poter vedere tutti all’opera più o meno nelle stesse condizioni di stress. Contro gli emiliani si è vista un’inedita difesa a tre con Zappa e Obert braccetti, più Wieteska al centro a dirigere le operazioni. In mediana ancora Marin ad agire da play, con ai suoi fianchi i faticatori Adopo e Deiola, mentre sugli esterni confermati Zortea e Augello, designati a ricoprire il ruolo di quinti titolari per questo inizio di annata. Davanti la terza coppia provata in altrettante gare, con un centravanti di peso (Piccoli) e una seconda punta agile (Luvumbo). Sono arrivate certamente alcune risposte positive per Nicola, a cominciare dal primo gol (non ufficiale, ovviamente) dell’ex Lecce e Atalanta da quando è arrivato in Sardegna, dall’imprevedibilità dell’angolano e dalla solidità di Zortea e Obert, entrambi chiamati a uno step in avanti dopo le prime amichevoli. Anche Wieteska ha mostrato segni incoraggianti per il prossimo futuro, con tre interventi in scivolata non semplici ma efficaci, a dimostrazione della volontà di migliorare sul piano della “ignoranza difensiva” come chiestogli dal tecnico rossoblù. Allo stesso tempo, però, ci sono state indicazioni meno positive, a cominciare dal netto calo di intensità (complici certamente afa e tasso di umidità del “Braglia”) visto rispetto alle amichevoli giocate in Valle d’Aosta, specialmente nella ripresa. Zappa e Hatzidiakos hanno nuovamente patito alcune letture difensive nell’interpretazione del ruolo di braccetto destro, mentre in avanti Lapadula è parso imballato e inoperoso nell’area di Gagno. Anche se i risultati delle amichevoli non contano, certamente a Nicola avrà fatto piacere il solito gol di Pavoletti in pieno recupero a evitare una sconfitta che, per quanto indolore, probabilmente avrebbe infastidito più che preoccupato lo stesso ex tecnico di Empoli e Salernitana.
Settimane di fatica e valutazioni
Intensità e un nuovo modo di stare in campo, sia a livello di sistema (con il passaggio ormai stabile alla difesa a tre) che di sviluppo del gioco nelle due fasi di possesso e non possesso. Nella rosa del Cagliari 2024-25 c’è chi ha appreso subito i principi del calcio di Nicola (non solo chi era già abituato per averlo avuto in passato) e chi sta avendo più difficoltà, così come alcuni devono abituarsi alla Serie A o all’essere nuovamente al centro di un progetto tecnico come non capitava da qualche tempo. Una situazione probabilmente attesa dalla dirigenza rossoblù che, dopo aver salutato Nandez, Aresti e Mancosu (tutti a fine contratto), sul mercato ha operato due cessioni importanti come Dossena (andato al Como) e Sulemana (Atalanta), plusvalenze utili per finanziare le operazioni in entrata che hanno cambiato volto all’undici titolare. Luperto dall’Empoli, Zortea, Adopo e Piccoli dall’Atalanta, più la scommessa Felici dalla Feralpisalò sono tutti elementi potenzialmente in grado di lasciare il segno su questa nuova stagione del Cagliari, ma molto dipenderà dall’amalgama e dai risultati, ça va sans dire, che i rossoblù riusciranno a portare a casa.Ora qualche giorno di stacco per i rossoblù, poi si entrerà nel vivo della stagione con il primo impegno ufficiale fissato per lunedì 12 agosto in casa contro la Carrarese. “Per ogni giocatore che va via, serve che arrivi qualcuno ma con la società siamo in continuo contatto”, ha detto Nicola in un passaggio della conferenza stampa che ha chiuso il ritiro di Chatillon facendo riferimento al mercato. Yerry Mina tornerà a Cagliari solo il prossimo 8 agosto: ed è grande il punto interrogativo sul suo futuro, sia sul mercato (siamo nell’ultima settimana in cui sarà valida la clausola rescissoria di 2 milioni di euro) che sul piano fisico. “È un giocatore di grossa personalità”, le parole del tecnico rossoblù su di lui: “L‘ho sentito al telefono, mi ha fatto un’ottima impressione ma avrà bisogno di tempo e preparazione perché ha una certa struttura e gli serve continuità di lavoro”.
Il tempo delle scelte
Un’incognita non certo trascurabile per questo Cagliari: le prime quattro settimane di Nicola alla guida del Cagliari hanno sì mostrato che i rossoblù sono sulla buona strada a livello di atteggiamento generale e disponibilità al sacrificio, ma resta ancora tanto lavoro da fare, soprattutto a livello tattico nel recepire tutti gli insegnamenti del tecnico piemontese. Che ora potrebbe avere le idee più chiare sul mercato: via i giovani Catena, Kourfalidis e Delpupo, salutato Radunovic andato a Bari, in ogni reparto ci sono ancora diversi calciatori in bilico tra permanenza e cessione e alcune situazioni incerte in uscita influenzano il mercato in entrata (la posizione di Lapadula su tutte). Troppi quasi 30 giocatori per poter affrontare serenamente una stagione difficile, con rivali per la salvezza agguerritissime e alcune (vedi Como) con potenzialità economiche decisamente superiori rispetto al Cagliari. Tutti fattori che rendono agosto il mese delle scelte, possibilmente da non sbagliare.
dall’inviato a Modena Francesco Aresu