Una partita pazza, fatta di 100 minuti vissuti con i giri al limite, con la paura di rompere il motore da un momento all’altro. Il 3-3 ricco di emozioni contro il Milan consente al Cagliari di Davide Nicola di approcciare alla terza sosta per gli impegni delle nazionali con uno spirito ben diverso da quello vissuto nelle ultime settimane, con tre ko di fila che avevano minato le certezze di un gruppo che faticosamente stava costruendosi un’identità. Il 2-1 dell’Olimpico contro la Lazio aveva però fatto intravedere il giusto animo all’interno del gruppo rossoblù, nonostante sconfitta e polemiche arbitrali. Il match contro il Milan era dunque la prova del nove per Pavoletti e compagni, attesi a una risposta forte alla domanda: a che punto è la crescita del Cagliari?
Solidità
Ebbene, lo spettacolare 3-3 contro i rossoneri di Paulo Fonseca ha confermato le buone sensazioni di Roma. Il Cagliari è vivo e padrone delle sue fortune, nel bene e nel male. Nella serata di omaggio alla memoria di Gigi Riva le reti della doppia Zeta Zortea-Zappa hanno illuminato una Unipol Domus che già dopo poco più di un minuto ha fatto sentire la sua voce, grazie alla seconda rete stagionale dell’ex Atalanta e Frosinone, che contro la catena mancina del Milan ha disputato la sua miglior partita della sua esperienza rossoblù. La doppietta – con tanto di gol annullato – di Zappa ha poi completato il quadro pressoché perfetto di una prestazione in cui il Cagliari è rimasto attaccato alla partita non solo con le unghie e con i denti, ma al massimo delle sue forze, fisiche e mentali. Nicola ha preparato bene la partita, giocandosi tanto sui duelli individuali e sulla solidità di squadra. I cambi – tardiva però l’uscita di Palomino, in evidente difficoltà contro gli strappi dell’attacco rossonero – hanno giocato un ruolo fondamentale nella parte finale alla ricerca del terzo gol, che era nell’aria già da minuti. A dimostrazione che sul mercato la squadra è stata costruita con intelligenza, anche se continua a mancare qualcosa in attacco dove la pur lodevole buona volontà di Lapadula e capitan Pavoletti non sembra essere sufficiente a medio e lungo termine. Mentre, per citare un singolo, a centrocampo Alessandro Deiola ha disputato forse la miglior partita degli ultimi anni: sostituire l’Adopo versione Eurostar delle ultime settimane non era semplice, ma il sangavinese lo ha fatto egregiamente. Con una partita da capitano vero dal punto di vista della concentrazione, tenendo sempre alta l’attenzione della squadra ed evitando pericolosi cali di tensione soprattutto nel momento del terzo schiaffo subito, con il gol di Abraham. Contro il Genoa verosimilmente tornerà Adopo, ma Nicola sa di poter contare su uno dei suoi leader, pronto a dare tutto per i colori a prescindere dai minuti giocati.
Mentalità
Il 3-3 contro il Milan ha detto però anche altro. Il Cagliari ha subito due reti in ripartenza, non riuscendo a contenere la maggiore tecnica e potenza dei rossoneri, aiutati da un Leao come sempre letale quando incontra i sardi e da un Reijnders oggettivamente di un livello superiore. Però la squadra di Nicola è riuscita segnarne altrettante (buone, più due annullate), dando l’impressione di poter essere sempre pericolosa in zona gol. Su questo dovrà concentrarsi il Cagliari durante questa sosta: aumentare la concretezza offensiva anche contro avversari che concedono poco. Perché a Marassi contro il Genoa di Gilardino difficilmente Piccoli e compagni avranno tutta quella libertà goduta contro l’allegra difesa del Milan. Parallelamente sarà fondamentale continuare a lavorare in fase difensiva, per limitare il più possibile gli errori, dei singoli e di reparto. In una sola circostanza la porta rossoblù è rimasta inviolata, all’esordio in serie A contro la Roma. Poi sono arrivati 22 gol nelle restanti 11 giornate, per la media perfetta di due a partita. Tanti, troppi rispetto a quelli segnati, 12 in altrettanti turni. Invertire la rotta non sarà semplice per Nicola e i suoi, ma da questo step in avanti passa il futuro della stagione del Cagliari. Per provare a dare una sterzata a un inizio di stagione fin qui con troppi picchi (di rendimento e morale), alla ricerca del tanto agognato equilibrio, componente principale per poter mettere le basi per la crescita del progetto rossoblù.
Lampo
In chiusura, permetteteci di raccontarvi una cosa piccola storiella. Intorno alle 19.50 di ieri sabato 9 novembre, con il risultato ancora sul 2-3 per il Milan, chi scrive stava andando a recuperare l’auto per poter organizzare tutto per la consueta diretta post partita sui nostri social. In quel momento il cielo si è illuminato di due lampi. Pochi secondi più tardi Zappa ha firmato il 3-3, con una giocata da bomber implacabile e non certo da terzino. E nella settimana di celebrazioni in occasione dell’80º compleanno di Gigi Riva diventa impossibile non pensare a lui. Quasi come se fosse voluto intervenire per dare una mano al “suo” Cagliari, proprio nel momento del bisogno. Sarà stato un caso o una suggestione? Chissà, noi però vogliamo crederci.
Francesco Aresu