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Cagliari, il 2025 per Nicola inizia nel modo giusto: ora serve continuità

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È stata la partita che andava fatta, sia a livello di prestazione che di risultato. Il Cagliari di Davide Nicola torna dalla trasferta di Monza con tre punti in tasca, figli dell’1-2 firmato Zortea-Piccoli a rimontare il vantaggio iniziale dei brianzoli arrivato con il rigore da Caprari.

Superiorità
Il successo del Brianteo è il miglior modo possibile di iniziare il 2025 per i rossoblù, che contro il fanalino di coda della Serie A da una parte hanno dimostrato di essere una squadra che poco ha a che fare con le ultime tre posizioni di classifica, dall’altra di avere però ancora un bel po’ da lavorare su cinismo e precisione. Al di là di qualche sporadica ripartenza del Monza, gli uomini di Nicola hanno seguito lo spartito definito dal tecnico: prestazione di personalità in ogni reparto, limitando le sofferenze e sfruttando i limiti – più mentali che tecnici – della squadra di Bocchetti. E dire che l’inizio di gara sembrava rispettare, ancora una volta, il canovaccio negativo già seguito dal Cagliari in diverse gare della stagione: ottima partenza, gol sbagliato e gol subito alla prima occasione. Il doppio episodio sfavorevole – traversa colpita da Felici dopo neanche 2 minuti e il conseguente rigore trasformato da Caprari per l’1-0 dei brianzoli – avrebbe potuto abbattere subito il morale, ma così non è stato. E lo si è capito subito dai gesti dell’undici in campo: spronati da Mina e Viola, i rossoblù si sono posizionati per ripartire come se nulla fosse successo, pronti a schiacciare subito il piede sull’acceleratore. Il gran gol di Zortea al 21’ è stato una naturale conseguenza della pressione del Cagliari su una fragile difesa come quella brianzola, salvata in precedenza dal solito Turati e dall’altrettanto solita imprecisione dei rossoblù. Imprecisi sì, ma finalmente attenti e attivi a leggere i momenti del match.

Gruppo
L’1-1 ha ridato certezze alla squadra di Nicola, che non ha tolto il piede dall’acceleratore. Grazie a una difesa quasi perfetta in ogni elemento ha contenuto le poche avanzate del Monza, sfruttando anche il moto perpetuo della coppia Makoumbou-Adopo in mediana. Ma è difficile parlare dei singoli, perché la vittoria del Brianteo è davvero merito del gruppo come ha sottolineato Viola a fine partita. È stata la gara giusta per risvegliare la vena realizzativa di Piccoli, arrivato segnare a 5 gol nel girone d’andata per la prima volta in carriera e per salutare nel modo migliore Scuffet, destinato a Napoli dopo una prestazione nuovamente di grande livello. Il friulano è stato decisivo in almeno due circostanze, sulle due uniche distrazioni della ripresa del reparto arretrato isolano, quasi a dimostrazione delle belle parole spese per lui da Nicola alla vigilia. Ma soprattutto nel freddo di una grigia Brianza è arrivata la risposta chiesta sia dal tecnico che dalla piazza a una squadra con potenzialità e limiti ma che, come già detto nelle scorse settimane su queste pagine, ancora probabilmente non è consapevole del suo valore. Non è un caso se uno dei membri più influenti e “pensanti” dello spogliatoio rossoblù come Nicolas Viola abbia usato parole al miele per il gruppo, definito “formidabile”. “Vedo una squadra viva che resta sempre in partita”, ha detto il numero 10 calabrese, aggiungendo: “Questo mi fa stare tranquillo per il futuro. Non c’è un segreto, ma siamo veramente un gruppo formidabile. Ci sono margini di miglioramento molto alti, abbiamo voglia di fare meglio dell’anno scorso e nel girone di ritorno possiamo crescere tantissimo. Vedo sicuramente grandi potenzialità”. Un chiaro invito ai compagni più giovani a continuare a lavorare con serietà e costanza, senza lasciarsi condizionare dagli ultimi risultati.

Sguardo in avanti
Per il Cagliari gennaio è iniziato nel modo giusto, con una vittoria che toglie al momento i rossoblù dalle ultime tre posizioni di classifica dopo un girone d’andata chiuso a quota 17 punti. Sicuramente pochi per quello che ha mostrato la squadra di Nicola (che non a caso nel postpartita ha sottolineato come ai suoi manchino diversi punti), ma che resta il miglior rendimento degli ultimi anni dopo l’esperienza con Rolando Maran sulla panchina rossoblù. Il tecnico trentino nel 2019-20 girò a metà stagione al sesto posto con 29 punti, mentre l’anno precedente tredicesimo posto chiuse il girone d’andata a quota 20. Stessa cifra del 2017-18 con Diego Lopez allenatore (quindicesimo posto), mentre con Rastelli nel 2016-17, stagione della risalita in Serie A, i punti erano 23 – a +14 dalla zona rossa – con la quattordicesima posizione in classifica. Nicola ha fatto meglio di Ranieri (+2 punti), Mazzarri (+7) e Di Francesco (+3), ovvero gli ultimi predecessori in ordine di tempo. Eppure, classifica alla mano, c’è ben poco di cui essere orgogliosi, dato che dal punto di vista dei risultati il rendimento del Cagliari nella prima parte di stagione è stato deludente. Per tutti, sia chiaro: per la tifoseria, per la stampa, ma pure per staff tecnico e squadra. Adesso che il girone d’andata è andato in archivio, c’è modo e tempo di pensare al domani. Con il successo di Monza Nicola sa però di aver dato una bella oliata agli ingranaggi della sua condizione, grazie a una vittoria convincente e, soprattutto, alla risposta data dalla squadra. Lo spogliatoio è unito intorno al suo tecnico e questa è una buona notizia in vista del girone di ritorno: ora il club è chiamato a dargli i giocatori giusti per far decollare davvero il suo progetto tattico. La prova della fiducia della società sta nell’arrivo di Caprile, portiere chiesto già da Nicola in estate e arrivato a Cagliari con sei mesi di ritardo. Al tecnico di Vigone ora spetta il compito forse più difficile: dimostrare che gli inciampi e le incertezze mostrate dalla sua squadra nel girone d’andata sono servite come mosse di assestamento. Identità e prestazioni sono mancate raramente fin qui, ma ora è arrivato il momento di raccogliere quanto seminato, su qualunque campo. Nicola ha dimostrato di saperlo e poterlo fare, ma nel 2025 il Cagliari deve accelerare. Il successo di Monza sia solo l’inizio, non un risultato su cui cullarsi: in Brianza i rossoblù hanno fatto solo il loro dovere. E questo deve essere ben chiaro a tutti, ma dalle risposte date da Nicola e Viola nel postpartita l’impressione è che lo spogliatoio sia ben consapevole. A Milano contro il Milan la speranza è di vedere in casa Cagliari lo stesso spirito visto già con altre big. Per riscattare un dicembre da dimenticare e guardare al nuovo anno con rinnovata fiducia.

Francesco Aresu

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