Dopo una delusione la tentazione di mollare tutto e far partire il ridimensionamento è tanta. Arriva il momento delle scelte e se la voglia è restata intatta l’unica soluzione è reagire e rilanciare. Un’altra volta, un’ultima volta. All-in, giocarsi tutto nella speranza che il secondo tentativo vada a buon fine. Tra risultati del campo e situazioni esterne ad aggiungere il proprio carico le possibilità erano due, lasciare o raddoppiare. Tommaso Giulini per il suo Cagliari sembra aver scelto la seconda anche se mancano i due tocchi finali per completare l’opera.
Il riscatto di un centenario che sarebbe dovuto essere altro e invece è diventato nella prima metà del 2020 un’agonia inaspettata. Scelte sbagliate o in ritardo, la coesione che è mancata nei momenti topici, il colpo di spugna. In attesa di Radja Nainggolan e di un esterno d’attacco – gli ultimi desiderata di Di Francesco – la notizia è che a oggi tutte le stelle della rosa sono ancora al loro posto. Giulini si è travestito da pallavolista, sotto rete ha alzato il muro e respinto ogni attacco, l’importanza delle conferme che va oltre quella dei nuovi innesti. Nel mercato dei pagherò l’obiettivo è rilanciarsi sul campo, attraverso i risultati far crescere quel tesoretto che tornerà più che utile tra dieci mesi. Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile soprattutto se chi vorrebbe uno dei gioielli fosse disposto a mettere sul piatto quanto richiesto.
Zero concessioni, il prezzo fissato e, come da detto, pagare moneta vedere cammello. Cragno è ancora saldo tra i pali nonostante Inter e Roma abbiano bussato alla porta, Rog unico vero incedibile della truppa, Nández che ha visto il Napoli provarci ma senza raggiungere la valutazione desiderata, Simeone sempre più numero nove della squadra, Joao Pedro che fino al 5 ottobre aspetterà di capire se il Torino alzerà la posta. Per ora restano tutti ad Asseminello pronti a salutare l’arrivo di Diego Godín e chissà di quelle due ciliegine che mancano. L’unica incertezza al momento – oltre il nodo Nainggolan – resta quella degli esuberi perché vendere è spesso più difficile che comprare. Troppo traffico ad Asseminello e nessuno che voglia prendere davvero le uscite che portano altrove e anche il passato insegna quanto alcune cessioni possano dare maggiori risultati rispetto agli acquisti. Sarà una settimana calda con al centro Radja Nainggolan e non solo, da Ceppitelli a Cerri passando per Pajac, Bradaric, Birsa, Despodov e chissà magari anche Pavoletti si attendono uscite per ora difficili da portare a compimento. Sfoltire la rosa diventa l’obiettivo per un Cagliari all’ennesimo anno zero che prova ad alzare l’asticella in attesa che il campo possa dare i frutti.
Matteo Zizola