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Cagliari, con il Como la prima conferma per Nicola: l’intensità è tutto

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Un tempo a testa, un punto a ciascuno e, alla fine, va bene così. Il Cagliari di Davide Nicola prosegue la mini striscia utile nelle gare ufficiali giocate fin qui uscendo indenne dal primo scontro salvezza stagionale contro il Como di Cesc Fabregas, domato nella prima frazione grazie al marchio di fabbrica di Nicola, ovvero l’intensità. Nella ripresa però, complici anche i cambi, i lariani hanno preso possesso del match aiutati da un vistoso calo fisico dei padroni di casa. Il terzo gol cagliaritano (tra Coppa Italia e campionato) di Roberto Piccoli non è bastato ai rossoblù per portare a casa l’intera posta in palio, complici anche alcune letture sbagliate che, a differenza di quanto accaduto contro la Roma, sono state pagate.

Intensità

Il pareggio contro il Como vale in classifica esattamente quanto quello contro la Roma, ovvero un punto ciascuno, ma sembra diverso il peso a livello di morale. Perché lo 0-0 contro Dybala e soci aveva messo in mostra piglio e intensità che da tempo non si vedevano da queste parti, doti viste quasi esclusivamente nel primo tempo contro il Como. Dopo l’intervallo i rossoblù si sono come sgonfiati, forse anche a causa del gran caldo (che però c’era anche per gli ospiti, eh). “Abbiamo fatto un primo tempo in cui ci siamo anche divertiti, tenendo alta la pressione: nella ripresa è calata un po’ la condizione, forse anche per via del cambio di orario rispetto alle partite precedenti”, ha detto Nicola nel post partita sottolineando però un aspetto positivo, ovvero l’identità già trovata dai suoi ragazzi in questo primo scorcio di stagione. Ed è un aspetto non da poco, considerando come il Cagliari aveva approcciato le ultime annate tra Serie A e B. Dopo la gestione Maran tutti gli inizi di campionato avevano visto i rossoblù partire a rilento, non solo come risultati (sempre un pareggio con rammarico alla prima, da Di Francesco a Ranieri, passando per Semplici e Liverani), con grosse difficoltà nel trovare il giusto amalgama, a maggior ragione a livello tattico considerando i principi di gioco imposti dai vari allenatori. Con Nicola, almeno analizzando questi primi due mesi di lavoro del tecnico piemontese, la situazione appare già diversa. Questo Cagliari ha dato nelle prime uscite ufficiali l’impressione di sapere cosa dover fare in partita, ma la sfida contro il Como ha fornito un insegnamento importante: per poter fare la differenza serve una condizione fisica superiore alla media, ovvero quella mostrata contro Carrarese e Roma, cui va aggiunta la prima frazione del match contro i lariani. Se, in questo momento, cala l’intensità allora il Cagliari diventa una squadra “normale”, cui serve un aiuto importante dal mercato. Perché se è vero che il ritorno di Mina e l’ingresso di Palomino hanno dato esperienza e leadership, la loro condizione atletica ancora non al livello dei compagni rischia di incidere sull’equilibrio quasi perfetto tra tattica e corsa trovato da Nicola in questi primi mesi in rossoblù, con il tecnico piemontese che contro il Como ha avuto la prima e importante conferma: l’intensità è fondamentale per raggiungere gli obiettivi fissati.

Mercato

Ora si attende un’accelerata sul fronte mercato, con i rinforzi che hanno un identikit chiaro: un centrocampista di qualità, che risponde al profilo di Gianluca Gaetano, più una punta d’area di rigore e, qualora uscisse un difensore, un braccetto di destra “vero” e non un adattato. Il direttore sportivo rossoblù Nereo Bonato sarà giocoforza chiamato a essere il protagonista di questi ultimi giorni di agosto, con il calciomercato che chiude alle 24 di venerdì 30 agosto. Ovvero quando il Cagliari di Nicola sarà già a Lecce, per giocare l’unica gara in trasferta delle sue prime cinque giornate di campionato. Bonato sa bene cosa lo aspetta: “Probabilmente ci manca ancora una caratteristica per chiudere la rosa, speriamo di chiudere negli ultimi giorni per dare un organico completo a Nicola per affrontare questo campionato difficile. Dobbiamo essere preparati e consci che ci sarà da soffrire”, ha detto ai microfoni di Dazn prima del match contro la Roma. Saranno giorni roventi e non soltanto per la morsa del caldo che ha colpito nuovamente la Sardegna, ma in casa Cagliari il bicchiere resta mezzo pieno. Si poteva fare di più? Sicuramente, ma anche molto di meno. E non soltanto dal punto di vista dei punti, ma soprattutto dell’atteggiamento. La gara di sabato 31 agosto a Lecce dirà quanto valgono i due pareggi contro Roma e Como, ma il Cagliari visto fin qui ha tutte le carte in regola per tornare dalla trasferta salentina con tre punti in valigia e guardare con ottimismo alla prima sosta per gli impegni delle nazionali.

Francesco Aresu

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