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Cagliari-Catanzaro 2-0, il borsino | Marin illumina, la difesa non convince

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Seconda amichevole del ritiro in Valle d’Aosta per il Cagliari di Davide Nicola che vince 2-0 contro il Catanzaro di Fabio Caserta. Di Lapadula (al 5′) e Pavoletti (75′) i gol che decidono il match del Perucca (QUI LA CRONACA). Va fatta una premessa fondamentale: tra Cagliari e Catanzaro c’è una categoria di differenza e al “Perucca” si è visto. Ecco perché è difficile dare giudizi troppo validi, ma proviamo ugualmente a fornire le nostre parziali impressioni dopo il match contro i calabresi di Fabio Caserta.

Cosa va

La coppia Marin e Adopo – In tandem rischiano di regalare il 2-0 su corner al Cagliari in chiusura di primo tempo. Personalità, un assist al bacio per il vantaggio di Lapadula, piede caldo e tanta densità. Il rumeno ex Empoli conferma le buone impressioni mostrate in allenamento (ricevendo i complimenti in tribuna dei compagni Prati e Ciocci) e se dovesse restare in rossoblù potrebbe rappresentare un rinforzo “inatteso” per il centrocampo di Nicola. Con il suo carico di forza e corsa, il franco-ivoriano vuole prendersi una maglia da titolare cercando di convincere Nicola di essere l’uomo giusto per garantire filtro e strappi al centrocampo rossoblù.

Augello – L’esterno milanese è un martello sulla fascia sinistra, in cui l’ex Cos Piras fa fatica a contenerlo. Nel 3-5-2 di lotta e intensità può ritagliarsi un ruolo importante, specie dopo i consigli di Nicola in allenamento che gli chiedeva maggiore personalità.

Kingstone – Entra nella ripresa e si sistema insieme a Luvumbo alle spalle di Pavoletti: pronti-via e ruba un pallone prezioso, poi va vicinissimo al 2-0 con un destro potente deviato in angolo. Riceve costantemente indicazioni da Nicola specie in fase difensiva, ma la sua voglia di lasciare il segno è quella giusta.

Cosa non va

Movimenti difensivi – Tolto Luperto (che sembra essere l’unico davvero sul pezzo con i principi di gioco di Nicola), la difesa rossoblù dà ancora l’impressione di non essere solida, sia su alcune letture che sui calci piazzati. La sfida principale per Nicola – che a fine partita ha ripreso pesantemente sia Hatzidiakos che Azzi – sarà quella di dare sicurezza a quello che sembra essere fin qui il reparto con maggiore necessità di accorgimenti.

Zortea e Azzi – Se a sinistra il Cagliari spinge con costanza e costrutto, a destra i movimenti sono ancora da registrare. L’ex Atalanta gioca meglio rispetto al ko contro il Como, ma non basta: non mancano certo volontà e impegno, ma Nicola (e non solo) si aspetta di più da lui in fase offensiva. L’italobrasiliano ha messo sulla testa di Pavoletti il pallone del raddoppio, ma per il resto ha sofferto tanto in fase difensiva.

Il centrocampo a 4 (secondo tempo) – In sofferenza rispetto ai primi 45 minuti, quando la linea a 5 aveva dato l’impressione di maggiore solidità. Non a caso Nicola ha richiamato spesso la sua mediana per alcuni movimenti sbagliati (specie sugli esterni).

dall’inviato a Chatillon Francesco Aresu

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